Calendula: proprietà e controindicazioni

Un fiore giallo-arancione dalle proprietà disarrossanti, lenitive e cicatrizzanti in particolare per la pelle. E’ la calendula, una pianta diffusa anche in Italia, utilizzata sia a scopo medicamentoso che alimentare. Approfondiamo le sue caratteristiche e vediamo anche in quali casi è sconsigliato il suo utilizzo.

La calendula, la pianta del sole

Calendula officinalis è una pianta medicinale utilizzata da millenni, della famiglia delle Compositae. Il nome deriva dal termine latino “calenda”, che indica il primo giorno di ogni mese. Infatti, alcune specie di calendula fioriscono una volta al mese durante tutta l’estate. Inoltre, la calendula è stata spesso chiamata “erba del sole”, poiché i suoi fiori sbocciano al mattino e si chiudono alla sera. Le piante di calendula sono abbondantemente diffuse in Europa centrale e nelle regioni mediterranee. Si trovano anche nei paesi del Medio Oriente (Cipro, Turchia e Iran), in India e Cina.

Questa pianta contiene:

  • flavonoidi
  • triterpenoidi
  • glicosidi
  • saponine
  • carotenoidi
  • olii volatili
  • amminoacidi
  • steroidi
  • steroli e chinoni.

Usi della calendula

Secondo il Comitato per i Medicinali a base di Piante (HMPC) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) è sicuro utilizzare i prodotti contenenti calendula, in particolare in fiori, per il loro uso tradizionale ultra trentennale. Le indicazioni sono per le infiammazioni cutanee (ad esempio arrossamento da pannolino nei bambini), le piccole ferite e le infiammazioni della bocca o della gola, sulla base del loro uso tradizionale.

In generale, per molto tempo, la calendula è stata utilizzata anche per trattare ustioni lievi, ferite e problemi della pelle, disturbi gastrointestinali, ginecologici, oculari e di igiene orale.

Altri usi della calendula sono di tipo alimentare o come colorante. I petali vengono usati per preparare un aceto aromatico, mentre la loro polvere è utilizzata a livello alimentare come alternativa economica allo zafferano. Invece, le foglie delle calendule sono consumate con altre erbe in insalata e gli acheni in sottaceto.
In tintoria i capolini si usano per tingere tessuti di giallo con sfumature verdi.

Proprietà farmacologiche della calendula

Le molecole attive della calendula hanno molti effetti biologici, ecco le attività più conosciute:

  • antinfiammatoria
  • antitumorale
  • antielmintica
  • antifungina
  • antidiabetica
  • cicatrizzante
  • epatoprotettiva
  • antiossidante.

Secondo la ricerca, la calendula è benefica nel trattamento di varie malattie della pelle grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antimicrobiche.

Agli alti livelli di sostanze polifenoliche, come flavonoidi e acidi fenolici, si associano proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Inoltre, contiene carotenoidi, che hanno dimostrato di possedere proprietà anti-invecchiamento e di protezione contro le radiazioni UV.

Attualmente, le forme farmaceutiche più usate vi sono la tintura, l’unguento ad uso topico, entrambi contenenti estratti di fiori. Vengono commercializzati prodotti anche sotto forma di gel, creme, soluzioni e spray.

Effetti avversi, ecco quali sono

Generalmente la calendula è un’erba sicura infatti ha una bassa incidenza di reazioni avverse e non sono stati riportati effetti potenzialmente fatali associati al suo utilizzo o consumo. Questa sicurezza è particolarmente rilevante per le applicazioni topiche, che rappresentano la via di somministrazione più comune. Il profilo di sicurezza è stato confermato da numerosi studi che hanno dimostrato una minima sensibilità da contatto o irritazione cutanea.
Anche se raramente, ci sono soggetti che possono presentare un’eruzione cutanea pruriginosa o una reazione allergica dovuta al contatto diretto con una sostanza.

Inoltre, ci sono persone che presentano allergia crociata con altri membri della famiglia delle Composite, cioè una reazione allergica a una sostanza a causa della sua somiglianza con un’altra a cui l’individuo è già sensibilizzato. Si fa riferimento a piante come ambrosia, crisantemi e margherite. Quindi, chi ha allergie note a queste piante dovrebbe usare cautela nell’utilizzo di prodotti a base di calendula.

Infine, cautela anche per le potenziali interazioni farmacologiche, in particolare con i farmaci sedativi. La calendula potrebbe portare a un prolungamento del sonno e a difficoltà respiratorie se somministrata contemporaneamente.

 

Fonti:
Calendula in modern medicine: Advancements in wound healing and drug delivery applications
O. Ejiohuo, S. Folami et al.
European Journal of Medicinal Chemistry Reports
Volume 12, December 2024, 100199
https://doi.org/10.1016/j.ejmcr.2024.100199

An Updated Review on the Multifaceted Therapeutic Potential of Calendula officinalis L.
K. Shahane, M. Kshirsagar et al.
Pharmaceuticals (Basel)
2023 Apr 18;16(4):611. doi: 10.3390/ph16040611

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