Quando parliamo di estrogeni naturali, che possono essere chiamati anche fitoestrogeni, parliamo di sostanze che sono contenute all’interno di alcuni alimenti di origine vegetale o piante che però non sono estrogeni a tutti gli effetti, ma piuttosto sostanze in grado di replicare, in alcuni casi, il funzionamento di questi ormoni naturalmente prodotti nel nostro organismo come ad esempio l’estradiolo.
Queste sostanze naturali hanno delle strutture chimiche particolari che li rendono molto simili agli ormoni femminili e sono in grado di legarsi agli stessi recettori degli estrogeni, andando a realizzare quelle che sono poi le attività biologiche tipiche degli estrogeni prodotti dal corpo femminile.
In questo articolo parliamo di:
Le quattro classi principali dei fitoestrogeni
I fitoestrogeni possono essere divisi in quattro classi principali:
- cumestani;
- isoflavoni;
- lattoni (che però hanno scarsissima applicazione terapeutica e quindi sono per la maggior parte completamente ignorati dalla medicina);
- lignani.
Si trovano in un enorme numero di piante, anche se soltanto poche di queste sono commestibili per l’uomo. Tipicamente quelli che possono essere di beneficio per l’uomo si trovano nei legumi, nello specifico nella soia e anche, in quantità che sono però fortemente ridotte, nella verdura e nei cereali integrali.
Le principali fonti attualmente disponibili per il largo consumo da parte degli esseri umani sono costituite dalla soia e dai suoi derivati, incluso anche il tofu.
A cosa servono gli estrogeni naturali?
I fito-estrogeni hanno applicazioni terapeutiche piuttosto varie. Svolgono principalmente due tipi di funzioni:
- antiossidante: riescono a combattere i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare, anche se l’intero impianto degli antiossidanti è attualmente oggetto di studio da parte della medicina ufficiale, che potrebbe ridimensionarne la portata;
- effetto simile agli estrogeni (simil-estrogenico): ovvero possono andare a migliorare quelle condizioni patologiche che sono dovute alle carenze di estrogeni come accade per la menopausa in cui abbiamo una drastica riduzione.
A far partire le ricerche che hanno avuto come oggetto la possibile utilità dei degli estrogeni naturali in medicina sono state delle evidenze empiriche mostrate dalle popolazioni asiatiche, che statisticamente presentano una minore incidenza di patologie cardiovascolari, di tumori alla mammella e all’ovaio, di disturbi che vengono tipicamente associati alla menopausa e sono relativi alla carenza di estrogeni.
Le proposte terapeutiche che hanno come oggetto principale l’utilizzo di estrogeni naturali sono diverse:
- secondo chi vorrebbe gli antiossidanti come importanti per le terapie anti-age, questi prodotti si possono utilizzare per combattere rughe e fragilità dei capelli;
- per combattere quelle che sono le manifestazioni avverse tipiche della menopausa, come secchezza vaginale, vampate di calore ed alterazione dell’umore. In questo caso le terapie a base di estrogeni naturali sarebbero alternative e non solo complementari a quelle a base di ormoni;
- per curare la mastodinia, ovvero il dolore di carattere nevralgico che colpisce la mammella;
- per prevenire molte patologie cardiovascolari: riuscirebbero infatti a ridurre la pressione arteriosa nonché a tenere sotto controllo i livelli di trigliceridi e di colesterolo;
- per migliorare lo stato di salute dell’apparato osseo.
Secondo alcune ricerche, che però necessitano ancora della vidimazione da parte della scienza ufficiale, gli estrogeni naturali potrebbero anche essere usati per ridurre e addirittura eliminare del tutto la presenza di masse tumorali. Si tratta però di studi ancora in erba, nonostante in molti ne stiano approfittando per offrire ai pazienti terapie che, al momento, sono ancora basate sul nulla.
L’interesse della ricerca per questo tipo di applicazione degli estrogeni naturali è sicuramente presente, ma da qui a dichiarare gli stessi come cura per il cancro del futuro, purtroppo, ce ne passa.
Come agiscono gli estrogeni naturali?
Pur non essendo poi in realtà degli estrogeni veri e propri, i fitoestrogeni si comportano in moltissime occasioni proprio come se lo fossero, in quanto sarebbero in grado di interagire appunto con i recettori deputati alla trasduzione del segnale mediato dagli ormoni femminili.
Hanno una struttura ambivalente e dunque riescono ad agire, nella maggioranza dei casi, sia come estrogeni che come anti-estrogeni, andando a regolare le funzioni che sono imputate a questi importantissimi ormoni.
L’azione è di fondamentale importanza, in quanto gli estrogeni sono coinvolti, oltre che nel corretto funzionamento del nostro corpo, anche in quelle che sono patologie e forme tumorali che colpiscono prostata, ovaie e utero.
Allo stesso tempo, così come gli estrogeni reali, possono andare a prevenire l’insorgenza di diverse patologie cardiovascolari, nonché dell’osteoporosi.
Come possono essere assunti?
Il metodo principale di assunzione dei fitoestrogeni è sicuramente la dieta. Si trovano, come abbiamo detto poco sopra, principalmente nella soia e nei suoi derivati, anche se possiamo comunque trovarne quantità più che interessanti all’interno dei cereali integrali e degli altri legumi.
Non tutti gli estrogeni naturali assunti con la dieta però vengono assimilati allo stesso modo. A seconda dell’azione svolta dalla flora intestinale può variare infatti, da soggetto a soggetto, la quantità di estrogeni che vengono effettivamente messi in circolo.
La presenza inoltre di patologie che interessano l’apparato digerente possono rendere piuttosto problematica l’assunzione degli stessi come anche una compromissione della flora batterica intestinale.
Per questo motivo, stabilire le quantità di fitoestrogeni da assumere con l’alimentazione è particolarmente difficoltoso tale da rendere le terapie di a base di questo tipo di prodotti un problema da non sottovalutare.
Esistono farmaci ed integratori a base di estrogeni naturali?
La maggior parte degli integratori alimentari a base di estrogeni naturali hanno come indicazione terapeutica la menopausa, un periodo molto particolare per la donna che vede calare drasticamente i livelli ematici dei suoi ormoni femminili con le conseguenze che ne derivano. I fitoestrogeni più utilizzati sono gli isoflavoni della soia che rientrano nella composizione della maggior parte degli integratori in commercio. Qui ho riportato una lista di quelli più conosciuti ed utilizzati:
Tutti questi integratori contengono al loro interno anche una serie di estratti vegetali e sali minerali appositamente scelti per ridimensionare quelli che sono i sintomi connessi con la menopausa.
E i farmaci? Se parliamo di estrogeni naturali riferendoci a quelli che sono contenuti naturalmente in piante ed alimenti, al momento non esistono farmaci a base di queste sostanze. Tuttavia, quando si parla di estrogeni naturali spesso si vuole indicare anche il tipo di estrogeni presenti all’interno della pillola anticoncezionale che sono la maggior parte di origine sintetica. Un nome di una pillola spesso associata al concetto di estrogeni naturali è Zoely® che però non contiene estrogeni di derivazione vegetale ma un ormone femminile che viene naturalmente prodotto dal corpo della donna.
Ci sono effetti collaterali nell’assunzione di estrogeni naturali?
Come sapranno ormai bene i nostri lettori, il fatto che si tratti di sostanze naturali non vuol dire necessariamente che si tratti di agenti completamente innocui per il nostro organismo.
Non sono noti al momento particolari effetti collaterali collegati all’assunzione dei fitoestrogeni, sebbene almeno per il momento ne viene sconsigliato l’utilizzo durante la gestazione. Avendo infatti interazioni importanti con l’apparato riproduttivo, se ne sconsiglia il consumo eccessivo per tutta la durata della gravidanza, a scopo però puramente precauzionale, dato che non esistono per il momento effetti dannosi documentati.
Attenzione al fai da te
Nel caso in cui si stessero affrontando le condizioni patologiche di cui abbiamo parlato poco sopra, si può sicuramente ricorrere a terapie a base di estrogeni vegetali, sebbene sia necessario anche in questo caso, e soprattutto se volessimo abbandonare le terapie ormonali sostitutive in toto, consultarsi con il proprio medico.
Nonostante ad esempio quelli della menopausa non siano che disturbi il cui esito infausto è impossibile, è sempre necessario consultarsi con un medico prima di sostituire una terapia o prima di iniziarne una nuova.
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