Avere un ciclo mestruale regolare è sintomo di benessere ed equilibrio fisico e mentale nel nostro organismo. Tuttavia può succedere che, per un motivo particolare, le mestruazioni tardino ad arrivare, provocando malessere e ansia, soprattutto se si sta cercando un bambino.
Il ritardo e la possibilità di non poter prevedere con certezza l’ovulazione rischiano di mandare in fumo un progetto di vita così bello.
Esistono dei farmaci per stimolare le mestruazioni? Lo scopo di questo articolo è proprio quello di dare una risposta a questa domanda.
In particolare, affronteremo il sintomo legato alla mancanza del flusso mestruale in due accezioni: la prima riferita al caso in cui i sintomi siano presenti e accompagnati da una condizione di malessere; la seconda, invece, riferita al caso in cui l’ovulazione non sia avvenuta e questo porti disagio ed impossibilità di cercare un concepimento.
Voglio consigliarti in entrambi i casi i farmaci da assumere, e le procedure da seguire. In ogni caso bisogna ricordarsi che è sempre preferibile effettuare una visita di controllo periodica, sia in via preventiva ma soprattutto se invece i ritardi prolungati e le anomalie del ciclo mestruale sono frequenti.
Fatta questa premessa, vediamo quali sono gli integratori per stimolare le mestruazioni quando tardano ad arrivare.
In questo articolo parliamo di:
Integratori per stimolare l’arrivo delle mestruazioni: esistono?
Soffri di tutti i sintomi legati all’arrivo del ciclo, ma questo tarda ad arrivare? Mal di schiena, male alla testa, crampi all’addome, tensione al seno… Sono tutti fastidiosissimi sintomi della sindrome premestruale.
In alcune donne essi possono essere meno accentuati, in altre possono addirittura sfociare in episodi di vomito: che tu possa tollerare la sindrome premestruale (SPM) oppure che tu soffra di più, il fatto di avere i sintomi da giorni senza che in effetti il ciclo arrivi è davvero fastidioso.
Ma esistono dei prodotti e rimedi naturali che possono sbloccare la situazione? La risposta è sì, vediamoli subito. In particolare ti voglio parlare di tre prodotti che agiscono i maniera differente sulla stimolazione del ciclo: Buscofen Premestruale®, Agnocasto e Inofolic®.
1° Buscofen Premestruale: l’integratore concentrato che combatte la SPM
Se la sindrome premestruale è una costante e se ti trovi a doverla sopportare da oltre una settimana, allora puoi provare ad assumere un integratore adatto a fronteggiare questa situazione: Buscofen Premestruale.
Si tratta di un integratore che mira a sopperire alle carenze che possono presentarsi in questa fase del ciclo e che possono tardarne l’arrivo oppure renderlo estremamente abbondante e doloroso. All’interno troviamo: il magnesio, il calcio, la vitamina D3 e le vitamine B6 ed E.
Infatti, la carenza di magnesio è uno dei principali fattori responsabili dell’irritabilità, della ritenzione idrica e dell’ansia, soprattutto se l’organismo reagisce con un deficit nell’alterazione della sintesi di sostanze attive sul sistema nervoso, ad esempio la serotonina e la dopamina.
Il calcio coopera con il magnesio nell’ottimizzazione della contrazione muscolare, compresa quella dell’utero: la sua carenza causa forti crampi a difficoltà nell’avvio del ciclo mestruale.
Una carenza di vitamina B6 ha ripercussioni sulla sfera psicologica, causando pianti improvvisi e nervosismo.
Buscofen Premestruale è un integratore alimentare che contrasta l’insorgenza di questi stati, in quanto sostiene il benessere fisico ed emotivo delle donne che soffrono di questi problemi.
Ma come si presenta? Si tratta di compresse effervescenti che contengono:
- 300 milligrammi di magnesio;
- 240 milligrammi di calcio;
- 15 milligrammi di vitamina E;
- 3 milligrammi di vitamina B6.
Dentro ogni confezione ci sono 15 compresse al gusto di agrumi: bisogna assumere una compressa al giorno per una settimana prima dell’arrivo del ciclo fino alla fine del flusso.
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2° Agnocasto: attenua i disturbi causati dal ciclo
Un altro rimedio che si può trovare tranquillamente in farmacia è l’agnocasto. Si tratta di una pianta che prende il suo nome da “agnus” e “castus”, due parole che volevano riferirsi alle proprietà anafrodisiache attribuite alla pianta, tanto che spesso viene anche chiamato “pepe dei monaci”, in quanto veniva adoperato proprio dai monaci per avere un supporto nel mantenere fede al loro voto di castità.
In effetti, tra i costituenti chimici di questa pianta si annovera la vitexina, ossia un flavonoide dalle proprietà fortemente rilassanti che risultano particolarmente indicate per contrastare la sindrome premestruale ed i sintomi che si accompagnano al ciclo doloroso.
In particolare, questa pianta contiene:
- flavonoidi;
- diterpeni, come vitexilattone e rotundifurano;
- iridoidoglicosidi, come le agnosie e l’aucubina;
- alcaloidi;
- olio essenziale.
Questo frutto, grazie agli elementi che contiene, agisce sul sistema endocrino, modulando la produzione di alcuni ormoni ipofisari come LH ed il progesterone che agiscono ciclo ed eventuali irregolarità.
Infatti questa pianta si adopera in caso di mancanza del ciclo (amenorrea), oppure dolore al seno, oligomenorrea e polimenorrea (dove nel primo caso i cicli sono ravvicinati o troppo distanti gli uni dagli altri) e ovviamente in presenza di SPM.
L’agnocasto, in virtù della sua azione stimolante a livello ormonale, non va assunta in gravidanza né durante l’allattamento, così come è bene chiedere il parere di un medico qualora si stessero assumendo altri farmaci, onde evitare interazioni negative e dannose.
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3° Inofolic: acido folico e myo-inositolo per la sindrome dell’ovaio policistico
Inofolic® è un altro integratore mirato a favorire l’arrivo delle mestruazioni: esso viene adoperato in special modo in caso di sindrome da ovaio policistico oppure nel caso di iperstimolazione ovarica controllata e di pre-diabete o insulinoresistenza.
In questo integratore possiamo trovare un supporto:
- acido folico;
- myo-inositolo.
Il myo-inositolo rappresenta la forma biologicamente attiva dell’inositolo, ossia uno dei componenti della membrana plasmatica delle cellule del corpo, e ricopre un ruolo di secondo messaggero. Ciò significa che agisce a livello neurologico e psichiatrico, tanto da venire adoperato come ansiolitico. Ma non solo, esso viene adoperato proprio in ambito ginecologico come anticipato, come coadiuvante nella terapia per l’ovaio policistico, poiché è importantissimo per la crescita e la maturazione follicolare.
L’acido folico o vitamina B9 è una vitamina del gruppo B presente in natura come folato, la quale viene metabolizzata a livello epatico e trasformata in un derivato che viene distribuito ai vari tessuti dell’organismo, oppure immagazzinato come riserva.
Esso è fondamentale poiché partecipa alla sintesi di alcuni amminoacidi, dell’emoglobina e serve per il corretto funzionamento delle cellule nervose, oltre a favorire l’assorbimento del ferro. Proprio per queste funzioni, possiamo provare stanchezza ed astenia dinanzi ad una carenza di questo acido.
Dunque la combinazione di queste due sostanze all’interno dell’integratore favorisce diversi risultati nel trattamento della sindrome dell’ovaio policistico. Tuttavia si presta bene anche nel caso in cui si sia deciso di affrontare una gravidanza in quanto l‘acido folico è essenziale per il corretto sviluppo del feto.
Non sono stati riscontrati particolari effetti collaterali, anche perché questi due elementi sono fondamentali per il corpo. Il fatto che tale integratore sia privo di glutine, poi, lo rende adatto ai celiaci.
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Ma cosa fare se invece il ciclo non arriva e si sta cercando di avere un bambino? Come indurre l’ovulazione? Ecco di cosa parleremo insieme nella seconda parte della guida.Abbiamo visto finora gli integratori che inducono l’arrivo delle mestruazioni nel caso in cui stessero tardando pur accompagnandosi ai sintomi tipici. In alternativa puoi leggere i nostri consigli per stimolare il ciclo con rimedi naturali e casalinghi.
I farmaci per l’induzione e la stimolazione dell’ovulazione
Come farsi venire il ciclo? Se hai deciso di cercare un bambino ma il ciclo non arriva, innanzitutto è bene recarsi dal ginecologo per una visita approfondita.
Se stai cercando comunque di indurre l’ovulazione, esistono dei farmaci che, ripeto, è il medico a dover prescrivere e consigliare. Questi farmaci agiscono attraverso la stimolazione dell’ipofisi, ghiandola che può agire appunto sulle ovaie, provocando l’ovulazione in quelle donne che non ovulerebbero: si parla per questo di induzione dell’ovulazione, nei casi di anovulazione cronica.
Possiamo, invece, parlare di stimolazione dell’ovulazione nel caso in cui la terapia voglia stimolare la produzione di follicoli in donne che ovulerebbero naturalmente anche senza l’assunzione di farmaci ma che soffrono di patologie per cui ovulano più raramente del normale.
Come funzionano questi farmaci? Essi agiscono per mezzo di specifiche molecole, le quali stimolano appunto l’ovulazione, intorno al quattordicesimo giorno, favorendo così un concepimento desiderato.
È fondamentale essere seguite da un medico in questa operazione poiché il dottore deve monitorare la crescita del follicolo attraverso esami ad hoc, come ecografie transvaginali ed esterne.
Clomifene citrato
Uno dei farmaci più adoperati in questo campo è, appunto, il clomifene citrato. Si tratta di principio attivo sintetico in grado di stimolare l’ovulazione. La sua azione mira a far credere al cervello che il tasso di estrogeni sia troppo basso nel sangue. In questo modo l’ipotalamo produce maggiori quantità di GnRh (ormone di rilascio ipotalamico delle gonadotropine), in modo da stimolare l’apparato riproduttore femminile.
Alla dose consigliata è di solito pari a una compressa da 50 mg al giorno, a partire dal secondo giorno del ciclo in poi.
Il clomifene riesce ad indurre l’ovulazione nel 75% dei casi: le statistiche affermano che almeno la metà di queste donne riescono a rimanere incinte nel giro di sei mesi.
Tuttavia si tratta di un farmaco vero e proprio, che può causare effetti collaterali, come spotting, calore, dolore alla testa e disturbi della vista, oltre irritabilità e mestruazioni più abbondanti.
Altri farmaci
Se questo farmaco non sortisce effetti, il medico potrebbe consigliare l’uso di altri farmaci a base di gonadotropine, ossia ormoni equivalenti dell’LH e dell’FSH, oppure altri ancora, agonisti e antagonisti della GnRH, i quali potrebbero stimolare eccessivamente le ovaie.
Conclusioni: come stimolare il ciclo?
Se le mestruazioni non arrivano i problemi potrebbero essere di svariata natura: nei casi meno gravi potrebbe essere sufficiente assumere un integratore per sbloccare il nostro organismo e far arrivare il ciclo, che magari tarda ad avviarsi.
Se invece il ciclo non arriva da mesi, allora potrebbe essere non solo consigliabile, ma necessario recarsi presso un medico, il quale necessariamente cercherà di capire cosa causa questo stato e aiuterà la paziente ad indurre l’ovulazione, sia per il suo benessere che nel caso in cui stesse cercando una gravidanza.
Gli integratori sortiscono un effetto efficace ma più blando, utile a aiutare nel caso di SPM o di ritardo del ciclo, mentre i farmaci sono più potenti e necessitano della supervisione del ginecologo.
In ogni caso ribadisco l’importanza di essere sempre seguiti da un professionista di fiducia per essere tranquille nell’affrontare i cambiamenti del proprio corpo ed eventuali problemi.
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