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I flavonoidi sono composti naturali molto “famosi” quando si parla di benessere della circolazione sanguigna e di prevenzione dell’invecchiamento. Tutti ne parlano, tutti vorrebbero assumerne di più e tutti o quasi trovano che siano elementi fondamentali per vivere meglio e più a lungo.
Dato che però spesso le informazioni che riguardano la nostra dieta e gli alimenti che dovremmo assumere sono parziali e fuorvianti, abbiamo pensato di fornire una guida scientifica ma di facile comprensione per capire cosa sono i flavonoidi, perché sono utili alla nostra salute e per cosa possono aiutarci.
Cercheremo inoltre di sfatare quelle che sono convinzioni a-scientifiche sulla bontà dei flavonoidi, dato che purtroppo, come spesso capita in concomitanza della “scoperta” di qualche beneficio alimentare derivante da alcuni alimenti, si è finito per esagerare, ritenendo i flavonoidi la cura per molti mali.
Cosa sono i flavonoidi?
I flavonoidi sono una categoria di composti chimici naturali, che possiamo trovare nelle piante e nei frutti. Sono molecole che nelle piante svolgono diverse funzioni come il richiamo degli insetti impollinatori. Sono sostanze prodotte naturalmente dalla pianta che si concentrano sopratutto i foglie e frutti. I flavonoidi conferiscono a fiori, foglie e frutti colori molto diversi tra loro: giallo, arancio, rosso, viola e persino bianco.
Parliamo, dunque, di composti che si possono assumere molto facilmente con l’alimentazione e in quantità adeguata semplicemente scegliendo gli alimenti giusti da inserire nella dieta quotidiana.
Per cosa sono utili i flavonoidi?
Si fa un gran parlare delle qualità dei flavonoidi e per larga parte si tratta di qualità effettivamente esistenti, che possono davvero aiutarci a stare meglio.
I flavonoidi sono particolarmente importanti per:
- garantire il funzionamento corretto del fegato e degli organi che fanno parte del medesimo apparato;
- per rinforzare il nostro sistema immunitario;
- per ridurre le infiammazioni, soprattutto quando sono a carico del sistema cardiovascolare;
- garantire la salute delle vene, delle arterie e dei capillari;
- combattere l’azione dei radicali liberi, anche se di questo dovremo parlare più avanti in modo sicuramente più approfondito.
Una classe estremamente ampia
In realtà quando parliamo di flavonoidi facciamo riferimento ad una famiglia estremamente ampia di composti (almeno 5000 strutture differenti) che lavorano molto diversamente in combinazione con il nostro corpo, e spesso il flavonoide contenuto in un determinato alimento non può essere d’aiuto in determinate circostanze.
Facendo un esempio tipico, possiamo dirvi che ad esempio i flavonoidi contenuti nel tè verde sembrano essere particolarmente efficaci contro i radicali liberi, mentre ad esempio quelli che sono contenuti nell’ippocastano possono svolgere un’importantissima azione a tutela del sistema cardiocircolatorio.
Fonte foto: eblogfa.com
Stesso discorso può essere fatto valere per il vino rosso: a dosi moderate possiamo giovarci del suo contenuto in flavonoidi per migliorare lo stato del nostro sistema cardiocircolatorio.
Il discorso dei radicali liberi e dei flavonoidi
Moltissimi tipi di flavonoidi vengono ritenuti efficaci nel combattere l’azione dei radicali liberi. Si tratta di una verità che in realtà è stata accettata nella comunità scientifica senza farsi troppe domande e che oggi viene fortemente contestata da un’ala, importante, della scienza medica.
Si tratta in realtà non di un bugia, ma di un ambito nel quale sarebbe sicuramente indicato fare studi più approfonditi, che vadano ad individuare quelle che sono le vere potenzialità di queste sostanze per combattere i radicali liberi e dunque l’invecchiamento.
Se non fosse abbastanza, l’incertezza che si ha nel considerare i flavoinoidi come antagonisti dei radicali liberi è dettata dal fatto che in realtà il funzionamento dei secondi è ancora misterioso in larga parte, anche per la scienza. Non sappiamo ancora come questi agiscono nel dettaglio nei confronti delle cellule e molto di quello che si sente in giro è in realtà frutto di ricostruzioni che non sempre hanno una base scientifica.
I flavonoidi fanno male?
Non ci sono studi che abbiano mai sottolineato la possibile nocività dei flanovonoidi per il consumo umano. Si tratta di sostanze che, anche quando non sono in grado di fare del bene, non fanno comunque male e che possono dunque essere assunte senza alcun tipo di problema.
Inoltre, non si sono mai rilevate allergie a questo o a quel flavonoide, motivo per il quale il loro consumo è davvero consigliato a tutti.
Non solo per guarire, ma anche per prevenire
Altrettanto importante è il ruolo di prevenzione dei flavonoidi: gli alimenti che li contengono non devono essere consumati soltanto nel caso in cui si dovesse soffrire di qualche patologia. La loro azione, soprattutto nei confronti del sistema cardiocircolatorio e del fegato può aiutare a prevenire l’insorgere di determinate patologie e dunque diviene di fondamentale importanza andare consumare questo tipo di alimenti sempre e non soltanto a patologia contratta.
Quali sono gli alimenti più ricchi di flavonoidi?
Tra gli alimenti ricchi di flavonoidi ne possiamo trovare alcuni che fanno parte della nostra dieta tradizionale e altri invece che possono essere assunti grazie ad erbe ed infusi. Tra i più importanti cibi troviamo:
- i frutti di bosco, di qualunque tipo essi siano;
- gli agrumi, con una certa predilezione per i limoni;
- il finocchio, da consumare sia fresco che cotto, oppure anche come infuso;
- il mirtillo;
- il cioccolato, anche se rigorosamente fondente;
- il cacao, anche in forma di polvere.
In aggiunta possiamo trovare i flavonoidi nelle seguenti erbe e tisane:
- Tè verde;
- Centella;
- Ginkgo Bilboa;
- Cardo Mariano;
- Ippocastano.
Si tratta dunque di una lista da tenere sempre a mente quando si tratta di andare a organizzare la propria dieta in funzione dei flavonoidi. Questa lista non deve, però, essere ritenuta assoluta perché gli alimenti che contengono discrete quantità di quantità di queste sostanze sono tantissimi specie nel mondo della frutta e delle erbe officinali.
Possiamo, infatti, trovarli praticamente in tutti gli alimenti di origine vegetale, anche se in quantità minori. Organizzare dunque la propria dieta al fine di andare ad assumere più alimenti di origine vegetale e più frutta è comunque una buona idea.
Propoli, il vero concentrato di flavonoidi
Chi volesse beneficiare di un vero e proprio integratore naturale di flavonoidi può anche consumare la propoli, una sostanza che viene isolato dalle api e che viene comunemente venduta nelle erboristerie di tutta Italia. Tra i benefici della popoli non troviamo solo i flavonoidi, ma anche proprietà immunostimolanti (ovvero che stimolano il sistema immunitario), fungicide e antibiotiche.
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