Inquinamento domestico: impatto sull’ambiente outdoor. Ecco come ridurlo

In qualunque periodo dell’anno, quando usciamo per una passeggiata, spesso ci preoccupiamo della qualità dell’aria che respiriamo all’esterno. Tuttavia, difficilmente pensiamo alla qualità dell’aria delle nostre abitazioni o dei luoghi al chiuso che frequentiamo. Secondo gli esperti l’inquinamento domestico ha un impatto negativo anche sull’aria esterna oltre sulla nostra salute. Pertanto, identificare e ridurre le fonti di inquinanti interni aiuterebbe a ridurre l’inquinamento atmosferico indoor e outdoor, con benefici per la salute pubblica. Ecco quindi un breve approfondimento sul tema.

Cos’è l’inquinamento domestico

Secondo diversi studi, trascorriamo più dell’80% del tempo in ambienti chiusi, dove sono presenti inquinanti atmosferici. Le fonti indoor di inquinamento atmosferico sono meno caratterizzate e più complesse, dal momento che i composti chimici possono trasformarsi a certe condizioni di temperatura e umidità liberando nuovi possibili inquinanti. Negli anni, c’è stata sempre più attenzione alla qualità dell’aria interna per la salute umana. Anche perché, l’inquinamento generato all’interno delle abitazioni ha un impatto sulla qualità dell’aria esterna e contribuisce al cambiamento climatico. Per quanto riguarda l’inquinamento domestico si possono suddividere due fonti:

  1. continue: materiali da costruzione, gas e vapori chimici dalle fondamenta dell’edificio, fonti biologiche (gli animali domestici o l’uomo stesso contribuiscono con la respirazione, il sudore o la desquamazione della pelle).
  2. episodiche: attività temporanee come il fumo di sigaretta, uso di detergenti per la casa, candele profumate, il caminetto acceso, combustione per cucinare, particelle ultrafini rilasciate dalla cottura dei cibi.

Inquinamento atmosferico, in cosa consiste

Secondo la definizione della Fondazione Umberto Veronesi, l’inquinamento atmosferico è:

“l’insieme delle sostanze presenti nell’aria che hanno effetti dannosi sugli esseri umani, sugli animali, sulla vegetazione o sui materiali”.

Gli inquinanti atmosferici sono gas e particelle e possono avere un’origine naturale (sostanze prodotte da un incendio) o antropica (componenti prodotti dalla combustione di macchinari o dal riscaldamento). Le particelle inquinanti possono essere visibili se sufficientemente grandi, come la polvere o la caligine, oppure talmente piccole da risultare invisibili. Proprio queste ultime sono le più pericolose perché sono quelle che penetrano più facilmente nelle vie respiratorie causando problemi di salute.

In particolare, possiamo ricordare tra gli inquinanti atmosferici di tipo gassoso gli ossidi di zolfo e di azoto, i composti organici volatili e il più conosciuto monossido di carbonio. Tuttavia è presente anche il particolato atmosferico (PM), classificato in base al diametro aerodinamico delle particelle: ad esempio PM 10 si intende che il particolato ha un diametro inferiore a 10 micron e così via per PM 2,5 e PM 0,1.

Impatto dell’inquinamento domestico sull’aria outdoor

Nel 2022, l’American Thoracic Society ha provato a valutare quale fosse il contributo dell’inquinamento domestico sulla qualità dell’aria esterna. Infatti, secondo gli esperti le fonti domestiche di inquinamento atmosferico contribuiscono in modo significativo alla qualità dell’aria esterna. E il loro controllo e la filtrazione dell’aria sono le misure più efficaci per ridurre questo contributo. Il workshop è stato condotto da 22 partecipanti, medici esperti in scienze atmosferiche, ingegneria ambientale, tossicologia, epidemiologia, politiche regolatorie.

Ci si è focalizzati sulle fonti domestiche e delle attività commerciali negli Stati Uniti e i punti affrontati sono stati:la combustione a legna, il gas, la cottura dei cibi, i composti organici volatili, la ripartizione delle fonti, le politiche di regolamentazione.

Come prevenire l’inquinamento domestico

Le strategie da percorrere per ridurre l’inquinamento atmosferico generato indoor, spaziano dai programmi di sostituzione degli elettrodomestici al controllo delle fonti e alla filtrazione dell’aria, fino agli incentivi economici per l’elettrificazione e normative più dirette.

Secondo gli esperti, sono anche necessari maggiori studi, compresi trial clinici su interventi sia singoli che multifattoriali, per quantificare la riduzione dell’esposizione agli inquinanti e i relativi benefici per la salute. Ma anche integrare i dati delle reti di monitoraggio esistenti con un’ulteriore caratterizzazione chimica per facilitare l’identificazione delle fonti di inquinamento e consentire la valutazione degli effetti sulla salute. Poi, educare i cittadini sulle attività che generano inquinanti e strategie per ridurre le emissioni. Una strategia per coinvolgerli è costruire progetti di “citizen science”, ad esempio, per ottenere dati in tempo reale sulle concentrazioni di particolato nell’aria a livello locale.

Ecco cosa fare nel concreto

Qualche suggerimento dagli esperti.

  • Migliorare la ventilazione e il ricambio d’aria interno alle abitazioni
  • Usare sempre la cappa aspirante mentre si sta cucinando. Attenzione però: i filtri intrappolano ma non distruggono il particolato. Sì a una manutenzione periodica
  • Preferire la bollitura o la cottura a vapore come metodi di cottura
  • Evitare l’uso troppo frequente di candele profumate o profumatori per l’ambiente.
  • Installare impianti di condizionamento con ricircolo costante o frequente dell’aria o acquistare dei filtri HEPA (high-efficiency particulate air), sistemi di filtrazione ad elevata efficienza
  • Sì a deodoranti in crema o roll-on per l’igiene personale, ed evitare quelli spray.
  • Per la pulizia della casa preferire i prodotti in forma liquida, che vanno direttamente sulle superfici senza creare un aerosol che si inala
  • Quando si spolvera utilizzare un panno bagnato
  • Dopo un trasloco aerare bene gli ambienti nei giorni immediatamente successivi all’ingresso dei nuovi mobili. Le superfici dei mobili nuovi, infatti, rilasciano molti composti organici volatili che contribuiscono all’inquinamento domestico.

 

Fonti:
Uni UPO– Inquinamento domestico

Indoor Air Sources of Outdoor Air Pollution: Health Consequences, Policy, and Recommendations: An Official American Thoracic Society Workshop Report
N. J. Nassikas, M. C. McCormack et al.
Annals of the American Thoracic Society, Volume 21, Issue 3
https://doi.org/10.1513/AnnalsATS.202312-1067ST

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