Lesioni da fulmini: quali sono e come prevenirle

Può capitare che durante una passeggiata in montagna o durante un bagno al mare ci si accorga che le nuvole diventino minacciose e inizi a lampeggiare. Ci sono pochi dubbi, sta per arrivare un temporale. Anche se ci sono alcune regole di sicurezza da seguire, pochi sanno cosa accade quando si viene colpiti da un fulmine e come si trattano le lesioni da fulmini.

Ecco quindi un approfondimento sul tema.

Cosa sono i fulmini e come avvengono

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) spiega che un fulmine è:

una scarica elettrica che si verifica nell’atmosfera, ad alta intensità di corrente.

La causa della scarica è data da una differenza di potenziale elettrico. La stragrande maggioranza dei fulmini si genera nelle nuvole, e in particolare in quelle temporalesche che si trovano per lo più a un’altitudine di 8-10 chilometri. Tuttavia, anche se raramente, ci possono essere fulmini durante tempeste di sabbia e bufere di neve o in nuvole di polvere vulcanica.
Ci sono diversi tipi di fulmini: alcuni si scatenano all’interno di una nuvola, altri si trasmettono da una nuvola all’altra e solo una piccola parte (circa il 10%) si scaricano al suolo. Questi sono quelli che ovviamente hanno il maggiore impatto sulla salute e in generale sulle attività umane. In questo caso, la differenza di potenziale all’origine del fulmine si crea a causa dello sfregamento all’interno della nuvola fra le particelle di acqua che salgono verso l’alto e quelle di ghiaccio trasportate verso il basso.

Casi in cui un fulmine può colpire una persona

In Italia cadono in media circa 1.600.000 fulmini all’anno, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, ma il fenomeno può verificarsi, più raramente, anche d’inverno.
Non ci sono in Italia zone esenti dal rischio dei fulmini, ma secondo l’ISS, le aree più colpite sono il Friuli, la regione dei laghi lombardi, la zona di Roma e in genere i rilievi prealpini e appenninici.
Al momento non ci sono studi ufficiali relativi al numero di vittime delle lesioni causati da fulmini.

Il fulmine tende a colpire oggetti alti o isolati, come alberi, torri, tetti, aste di bandiere, posti di gradinata e steccati. In un campo aperto, una persona può rappresentare l’elemento più alto. Gli oggetti metallici e l’acqua non attraggono i fulmini ma trasmettono facilmente l’elettricità una volta colpiti. E l’elettricità da fulmine può viaggiare da linee esterne o telefoniche ad apparecchi elettrici o al telefono di casa.
I fulmini possono colpire una persona in vari modi.

Ecco quali:

  • possono ferire un individuo direttamente;
  • raggiungono una persona che stia toccando o si trovi in prossimità di un oggetto che è stato colpito dall’elettricità del fulmine;
  • la corrente elettrica può raggiungere una persona attraverso il suolo;
  • la scossa elettrica può scaraventare una persona lontano, provocando un trauma da impatto.

Lesioni da fulmini: danni alla salute

Un fulmine può provocare danni alla salute in due modi:

  1. in forma diretta, se il corpo viene colpito direttamente dalla scarica;
  2. in forma indiretta, se viene colpito dalla corrente di ritorno nel terreno.

I danni più gravi sono quelli derivanti dalla fulminazione diretta, e in certi casi possono arrivare a provocare anche la morte.
Questo perché, una volta colpiti dal fulmine, la corrente può passare per il cuore provocando un arresto cardiaco, mentre nel caso attraversi i centri nervosi o respiratori può portare alla morte per arresto respiratorio.

La cute può non mostrare segni oppure andare incontro a ustioni a forma di piuma ramificata, costituite da una serie di piccoli punti localizzati, come bruciature di sigaretta o linee di traspirazione cutanea. Però, è da ricordare, che ferite gravi o bruciature conseguenti alla fulminazione possono causare anche il decesso.

Altri danni e lesioni da fulmini possono essere:

  • lesioni cerebrali che causano perdita di coscienza fino al coma;
  • amnesie al risveglio dal trauma;
  • stato confusionale;
  • rallentamento del pensiero;
  • difficoltà di concentrazione;
  • alterazioni della personalità, anche permanenti;
  • paralisi. 

Possono, infine, svilupparsi torpore, formicolio e debolezza a causa dei danni ai nervi che si diramano dal midollo spinale (neuropatia periferica).

Il lampo può causare poi disturbi alla vista fino alla cataratta e l’onda d’urto danni alle membrane del timpano portando spesso alla sua perforazione e quindi danni gravi all’udito.

Diagnosi e trattamento delle lesioni da fulmini

Per prima cosa è fondamentale chiamare i soccorsi (112) in modo che possano essere attivati e, in caso, guidino le persone che assistono chi è stato colpito da un fulmine a operare in sicurezza le prime manovre salvavita. Chi viene colpito da un fulmine in genere non trattiene elettricità, quindi non vi è alcun rischio durante i soccorsi. I soggetti in arresto cardiocircolatorio necessitano di immediata rianimazione cardiopolmonare, con compressioni del torace e respirazione artificiale. Se disponibile, si deve utilizzare un defibrillatore esterno automatico (DAE)
Nel caso di una persona colpita da un fulmine di norma viene eseguito un elettrocardiogramma per monitorare l’attività cardiaca. Talvolta è necessario eseguire anche esami del sangue o di diagnostica per immagini, come la tomografia computerizzata  o la risonanza magnetica.

Come proteggersi dalle lesioni da fulmini in casa e nell’ambiente

Ci sono alcuni accorgimenti che si possono mettere in pratica per limitare la possibilità di essere colpiti dai fulmini, sia in casa sia in ambienti esterni. Innanzitutto è fondamentale verificare le condizioni meteorologiche già in fase di pianificazione delle attività, soprattutto se all’aperto.

Ma più in dettaglio ecco quali strategie si possono attuare.

  • In montagna o all’aperto

Evitare di ripararsi sotto gli alberi o nei boschi perché gli alberi in generale sono particolarmente esposti ai fulmini. È consigliabile stare lontano anche dai pali (anche quelli delle fermate degli autobus) e dai muri: un fulmine li può far crollare, del tutto o in parte.
Anche se sembrerebbe una scelta controintuitiva, se non è possibile mettersi al coperto, è meglio stare in uno spazio aperto, lontano da oggetti appuntiti o metallici (come ombrelli, bastoni e piccozze) e assumere una posizione accovacciata. Non stare sdraiati o in piedi e nemmeno vicini ad altre persone.
Meglio evitare di parlare al cellulare, soprattutto se l’apparecchio ha l’antenna.
Se si è in campeggio, meglio stare fuori della tenda ed evitare di toccare i paletti metallici.

  • Al mare o al lago

Evitare di fare il bagno in mare o uscire subito dall’acqua durante un temporale dal momento che l’acqua è un buon conduttore elettrico. La cosa migliore è abbandonare la spiaggia e mettersi al riparo. Se non è possibile, meglio rimanere accovacciati all’aperto, senza ombrello e lontani da oggetti appuntiti o metallici. Non praticare passatempi che comportano l’uso di oggetti appuntiti, come la pesca.

  • In casa

La casa è un posto sicuro in caso di temporali, ma anche qui, è bene evitare di fare il bagno o la doccia o di lavare i panni, sempre perché l’acqua è un buon conduttore. Sarebbe buona norma anche staccare gli elettrodomestici, che possono bruciarsi se la casa viene colpita da un fulmine. Evitare di parlare al telefono fisso perché la carica potrebbe propagarsi attraverso i fili. E infine, evitare di stare vicino a porte o finestre oltre, ovviamente, a non sostare su balconi, ballatoi gazebi.

  • Mezzi di trasporto

La macchina è un posto sicuro: è una gabbia metallica che scarica l’eventuale fulmine sulle gomme (è l’effetto noto come gabbia di Faraday). Bisogna però evitare di toccare l’autoradio e le parti metalliche dell’abitacolo. Simili, per sicurezza, alla macchina o alla casa anche il camper e la roulotte dove valgono le stesse regole.
Chi si trova in barca e si trova vicino a un porto è bene che cerchi di attraccare. Altrimenti conviene cercare di allontanarsi dal temporale. Attenzione all’albero di una barca che è esposto ai fulmini, quindi è bene non avvicinarsi.
L’aereo è un altro mezzo sicuro, dotato di dispositivi di sicurezza, e di solito vola al di sopra delle nuvole temporalesche. Anche in treno non si corrono rischi.

Fonti:

 

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