In questo articolo parliamo di:
- Come si esegue la manovra di Heimlich?
- Come effettuare la manovra di Heimlich su una persona in posizione eretta
- La manovra di Heimlich si può fare anche su se stessi?
- Cosa fare quando il soggetto ha perso conoscenza
- Cosa fare dopo che le vie aeree sono state liberate?
- L’importanza delle scuole di primo soccorso
- Per i neonati esiste una manovra diversa
- Quando si consiglia di non fare la manovra?
- Occhio al peso della vittima!
La manovra di Heimlich è una tecnica di disostruzione pediatrica e non solo che consente soccorso immediato molto importante, di indubbia efficacia per moltissime tipologie di casi di soffocamento. Si tratta di una manovra che porta il nome del suo inventore, Henry Heimlich, che ebbe il merito in realtà di mettere nero su bianco un movimento che già in molti conoscevano.
La manovra in questione alterna spinte addominali a pressioni sulla schiena con lo scopo di ostruire le vie respiratorie rese non pervie e permettere al soggetto che la subisce di tornare a respirare. Si tratta di una delle manovre che tutti dovrebbero saper effettuare in quanto rientrano in quello che è l’ambito delle azioni salvavita in caso di soffocamento.
La manovra di Heimlich è di fondamentale importanza sia per gli adulti che per i bambini e la sua corretta esecuzione può davvero fare la differenza per un pronto soccorso celere ed efficace.
Come si esegue la manovra di Heimlich?
La manovra di Heimlich viene eseguita applicando con le mani una pressione piuttosto decisa sul diaframma. Questa pressione si traduce in una compressione dei polmoni, che possono espellere così aria ad un grado di pressione tale da permettere di liberare la trachea da qualunque tipo di oggetto la stesse ostruendo.
Si tratta in fin dei conti di qualcosa di molto affine ad un colpo di tosse stimolato artificialmente ed è di fondamentale importanza proprio per questo motivo: la persona che infatti ha le vie aree ostruite, si troverà al tempo stesso nell’impossibilità di tossire in quanto e di riempire i polmoni.
Prima della manovra: riconoscere il potenziale caso di soffocamento
Prima di procedere con la manovra sarebbe però il caso di accertarsi dell’effettiva sussistenza del pericolo di soffocamento. Tra i sintomi che indicano la presenza di un possibile soffocamento troviamo:
- la mimica: chi si trova nell’impossibilità di respirare si porta in genere le mani alla gola. È un segno che può essere considerato universale e che è comune a tutte le culture;
- l’afonia: la persona che potrebbe essere vittima di soffocamento non riesce a parlare né tantomeno a strillare;
- il colore: anche dopo privazioni di ossigeno limitate nel tempo, la persona che sta soffocando diventa di colore cianotico (ovvero ha un colore della pelle tendente al blu). Si tratta di una reazione comune alla mancanza di ossigeno;
- la tosse: si potrebbe avvertire una sorta di tosse estremamente debole e che comunque non è assolutamente utile per espellere alcunché dalle vie respiratorie;
- la possibile perdita di conoscenza: chi sta soffocando può anche perdere conoscenza.
Come effettuare la manovra di Heimlich su una persona in posizione eretta
Nel caso in cui la potenziale vittima di soffocamento si trovi ancora in posizione eretta, dovremo posizionarci dietro la schiena del soggetto e dovremo cingerlo con le nostre braccia, all’altezza tra sterno e ombelico. Una mano dovrà essere posizionata su quest’area e dovrà essere chiusa a mo’ di pugno, l’altra mano invece dovrà spingere il pugno stesso verso l’alto. Bisogna fare attenzione, perché questa manovra non dovrebbe mai e poi mai comprimere la cassa toracica.
L’European Resuscitation Council, che è la più importante associazione che si occupa appunto di procedure di emergenza per la rianimazione, consiglia di alterare alla pressione al di sotto del diaframma 5 colpi di tipo dorsale con fuga laterale cioè senza dare colpi alla testa.
La manovra di Heimlich si può fare anche su se stessi?
La manovra di Heimlich, nel caso in cui nessuno sia nei paraggi, può essere anche applicata su se stessi. Si dovrà mettere anche in questo caso un pugno chiuso sull’area che va dall’ombelico allo sterno e poi spingere il pugno verso l’alto con l’altra mano. Si tratta di una procedura leggermente più difficile, in quanto non saremo comunque in posizione ottimale per applicare pressione; molte volte può comunque salvare la vita, quindi tentar, come dice il vecchio modo di dire, sicuramente non nuoce.
Cosa fare quando il soggetto ha perso conoscenza
Come abbiamo detto sopra, il soffocamento può portare alla perdita di coscienza da parte della vittima e può essere in questo caso estremamente difficile andare ad eseguire la manovra, in quanto potrebbe essere sicuramente comoplicato mantenere il soggetto in posizione eretta. In questo caso dovremo far stendere il soggetto sulla schiena e sederci a cavalcioni ad altezza delle anche. La mano va messa di nuovo tra ombelico e sterno e va applicata esattamente la stessa pressione.
Questa manovra può essere di fondamentale importanza per permettere al soggetto di tornare a respirare e quindi riguadagnare conoscenza.
Cosa fare dopo che le vie aeree sono state liberate?
Una volta che le vie aeree saranno state liberate, si dovrà procedere nei seguenti due modi:
- nel caso in cui la persona abbia ricominciato a respirare senza problemi, si dovrà comunque contattare il medico per scongiurare la presenza di traumi che possono essere correlati a quanto appena avvenuto;
- nel caso in cui invece la persona non dovesse respirare ci si dovrà attivare con il soccorso di emergenza. Il soggetto che non respira ha infatti bisogno immediato di attenzione da parte di personale specializzato. In questo caso comunque il soggetto che si trova con la vittima dovrà, prima di chiamare i soccorsi, procedere con il primo ciclo di insufflazioni.
L’importanza delle scuole di primo soccorso
I corsi per imparare a gestire le situazioni di emergenza sono diventati ormai molto comuni e dovrebbero essere seguiti non solo dal personale che presta servizio volontario presso associazioni come la croce bianca o la croce rossa, ma da chiunque. Si tratta infatti di procedure, nel caso specifico di cui stiamo parlando della manovra di Heimlich, facili da imparare e che potrebbero salvare la vita di chi si trova con voi in quel momento o anche di voi stessi.
La manovra si può praticare (anche a mo’ di esercizio) su se stessi e sono moltissimi i casi registrati di manovra che ha salvato la vita di soggetti che, altrimenti, essendo impossibilitati nel parlare e nel chiamare aiuto, sarebbero stati destinati a soccombere.
Il discorso diventa particolarmente importante per tutti gli operatori che svolgono un lavoro a stretto contatto con i bambini, pensiamo alle scuole oppure ai nidi dove la percentuale di bambini che possono andare incontro a soffocamento è molto elevata. Pertanto, risulta particolarmente importante che gli educatori siano istruiti sulle principali tecniche di disostruzione pediatrica che in questi casi possono salvare letteralmente la vita.
Per i neonati esiste una manovra diversa
La procedura che va applicata nel caso di principio di soffocamento dei neonati è radicalmente diversa e merita una trattazione separata nello specifico. Ad ogni modo, per ora vi basti sapere che la manovra di Heimlich nei termini in cui l’abbiamo descritta poco sopra, non può essere assolutamente eseguita sui neonati e sui lattanti.
In quel caso infatti si dovrà procedere con specifici massaggi cardiaci e sotto-mammari che vanno però trattati separatamente dalla manovra di Heimlich, non appartenendo appunto alla tecnica stessa descritta in questa guida.
Quando si consiglia di non fare la manovra?
La manovra non andrebbe fatta:
- quando il soggetto è in grado di tossire: sarà la sua stessa tosse ad espellere il corpo estraneo;
- quando il soggetto sta affrontando una gravidanza: in quel caso la pressione andrà infatti esercitata direttamente sullo sterno o poco sotto, facendo attenzione a non provocare fratture. Il movimento deve essere perpendicolare al corpo e non verso l’alto;
- quando il soggetto riesce a respirare, anche se con ostruzione parziale: anche in questo caso dei colpi di tosse ben assestati dovrebbero bastare a liberare le vie respiratorie.
Occhio al peso della vittima!
Un’ultima avvertenza non può che riguardare il peso della vittima. Durante l’esecuzione della manovra potrebbe infatti perdere i sensi e dovrete essere voi a reggerla. Nel caso in cui la cosa potesse causare problemi, cercate di farvi aiutare da qualcun altro.
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