Ogni anno la stagione influenzale colpisce milioni di italiani. E spesso i componenti delle famiglie si contagiano l’uno con l’altro proprio per la vicinanza e l’utilizzo di spazi comuni. Tuttavia, è importante ricordare che per limitare il contagio è bene pulire la casa dopo l’influenza o il raffreddore. Ci sono, infatti, tante superfici che non vengono adeguatamente igienizzate, la cui pulizia profonda elimina i virus e i batteri che causano le malattie. Vediamo, quindi, come pulire casa dopo l’influenza stanza per stanza e a quali altre zone e superfici è bene dedicare attenzione.
In questo articolo parliamo di:
Pulire, sanificare, disinfettare dopo l’influenza
Pulire, sanificare e disinfettare non sono la stessa cosa. Infatti, con pulizia si intende rimuovere germi, polvere e sporco dalle superfici strofinando con acqua e sapone. Ed è la prima azione da attuare, in previsione delle altre due. La sanificazione riduce i germi a livelli considerati sicuri dalle indicazioni di salute pubblica. Si effettua con candeggina delicata o spray sanificanti. Invece, la disinfezione, elimina i germi e batteri dalle superfici con l’uso di prodotti specifici come spray, candeggina o salviette. La disinfezione della casa è di aiuto quando c’è qualche malato o se una persona è ad alto rischio di ammalarsi per sistema immunitario indebolito causato da patologie specifiche.
Come regola generale, non bisogna mescolare prodotti per la pulizia pensando di “disinfettare meglio”. Infatti, mescolare alcuni prodotti, come la candeggina e l’ammoniaca, può essere molto pericoloso. Oppure possono irritare gli occhi, il naso o la gola e causare problemi respiratori. Sì a guanti, occhiali protettivi o maschere. Bisogna, invece, leggere e seguire le istruzioni del produttore, lasciando il prodotto per il tempo indicato.
Pulire casa dopo l’influenza: le superfici più contaminate
Una delle prime attività da mettere in pratica è aprire le finestre per far arieggiare le stanze. Non solo aiuta a rinfrescare l’ambiente, ma è anche consigliabile quando si utilizzano candeggina o altri prodotti disinfettanti. Poi, tenere presente di pulire e disinfettare bene le superfici più utilizzate della casa. Anche se ci si lavano spesso le mani, virus e altri germi possono diffondersi facilmente se si tocca una superficie su cui qualcuno ha starnutito quando era malato. In tutte le stanze e in particolare quelle comuni e frequentate dalla persona malata, è bene pulire e disinfettare:
- maniglie delle porte e cassetti
- interruttori della luce
- corrimano delle scale
- pavimenti
- nell’auto: volante, maniglie delle portiere, schermi di navigazione, sedili e cinture di sicurezza.
Cucina, bagno e camera da letto: ecco a cosa fare attenzione
Quando si è malati, nessuno ha voglia di mettersi a lavare bicchieri, utensili e piatti. Meglio metterli in lavastoviglie che garantisce un’ottima azione disinfettante grazie alle alte temperature raggiunte nelle fasi di lavaggio (50°-65° C) e risciacquo (70° C). Sì alla sostituzione delle spugnette.
Dopo si passa alla pulizia del resto della cucina, facendo attenzione ai piani di lavoro, lavello, rubinetti e manopole. Stessa cura per il bagno dove, oltre alle parti precedentemente indicate, è bene pulire e disinfettare vasche e docce, dispenser di sapone, WC, porta carta igienica, portaspazzolinio porta fazzoletti. Una buona idea è quella di sostituire gli spazzolini da denti.
Oltre a lavare la biancheria da letto, eliminare i virus dell’influenza in una camera richiede anche la pulizia e disinfezione delle superfici dure come comodini – dove spesso rimangono fazzoletti usati – testiere del letto, tappetti e scendiletto.
Lavare la biancheria da letto e da igiene personale
I virus dell’influenza possono sopravvivere anche su superfici morbide, come i tessuti, quindi è essenziale lavare tutti gli indumenti, le lenzuola e gli asciugamani con il detersivo alla temperatura massima tollerata e con asciugatura adeguata. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) americani non è necessario separare gli indumenti delle persone sane da quelle malate. In particolare per la biancheria da letto, le federe dovrebbero essere lavate ogni giorno in caso di persona malata, in lavatrice, con le lenzuola, anch’esse cambiate spesso, alla temperatura più alta consentita. Se si volesse procedere alla pulizia dei cesti per il bucato, bisogna usare acqua calda e sapone, asciugandoli poi con un panno usa e getta. In alternativa, usare spray o salviette disinfettanti.
Inoltre, se un bambino è stato recentemente malato, è importante pulire e disinfettare il fasciatoio, il ciuccio e i giocattoli. Quelli morbidi, come i peluche, possono essere lavati in lavatrice all’interno di una federa; quelli rigidi possono essere spesso puliti con acqua e sapone e successivamente disinfettati.
Pulire sempre i dispositivi elettronici
Tra le superfici più contaminate (e più sottovalutate) ci sono i dispositivi elettronici come smartphone, tablet, computer, tastiere e telecomandi. Toccare un telefono, ad esempio, può trasferire germi dalle mani ad altre superfici. Per pulire lo smartphone si utilizza un panno morbido e privo di pelucchi inumidito con una piccola quantità di acqua tiepida e sapone evitando le aperture. Possono essere utilizzate anche salviette disinfettanti, ma è bene ricordare che i prodotti a base di alcol possono danneggiare gli schermi nel corso del tempo. Una buona idea è di proteggere il proprio smartphone con coperture lavabili. Infine, controllare sempre le istruzioni di pulizia del produttore per individuare prodotti sicuri per disinfettare i dispositivi elettronici.
Fonti:
Health Line: How to disinfect house after flu
CDC – When and how clean your home