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Negli assorbenti di diversi marchi sono stati trovati metalli pesanti come piombo, arsenico e cadmio. Lo ha rivelato un recente studio americano pubblicato su Environment International, il primo nel suo genere. I risultati hanno posto l’attenzione sulla necessità di sottoporre gli assorbenti a maggiori test di sicurezza e verificare se e in quale quantità i metalli pesanti vengano assorbiti dal corpo.
Poche ricerche su metalli pesanti negli assorbenti
La ricerca ha evidenziato come gli assorbenti sono di particolare preoccupazione nella comunità medico-scientifica come possibile fonte di esposizione a sostanze chimiche, inclusi i metalli pesanti. Tali prodotti sono usati regolarmente da una larga percentuale della popolazione che ha le mestruazioni (circa il 50-80%) per diverse ore al giorno. Questo perché la pelle e le mucose delle parti intime possono assorbire i componenti presenti negli assorbenti. Nonostante questo potenziale impatto sulla salute pubblica, sono state condotte pochissime ricerche per misurare le sostanze chimiche negli assorbenti. Dichiara la principale autrice dello studio, Jenni A. Shearston,dell’Università di Berkeley, luogo dello studio:
“A nostra conoscenza, questo è il primo studio a misurare imetalli negli assorbenti interni. Preoccupante è stato trovare concentrazioni di tutti i metalli testati, inclusi quelli tossici come arsenico e piombo.”
Questi metalli sono collegati ad un aumento del rischio di demenza,infertilità, diabete e cancro. Possono danneggiare il fegato, i renie il cervello, oltre ai sistemi cardio-vascolare, nervoso ed endocrino. Inoltre, possono nuocere alla salute materna e allo sviluppo fetale.
Rilevati piombo e arsenico negli assorbenti
Tra il 2022 e il 2023 i ricercatori hanno analizzato i livelli di 16 metalli (tra cui arsenico, cadmio, piombo, mercurio e nichel) in 30 assorbenti di 14 marchi differenti. I livelli di metalli variavano a seconda del luogo di acquisto (Stati Uniti o Europa), del tipo di produzione (biologico o non biologico) e del marchio. Tuttavia, in tutte le categorie di assorbenti si sono rilevati i metalli. Ad esempio, i livelli di piombo erano più alti negli assorbenti non biologici, mentre quelli di arsenico erano maggiori in quelli biologici. Nel dettaglio, per il piombo la media geometrica era pari a 120 ng/g, cadmio 6,74 ng/g e arsenico 2,56 ng/g.
Servono maggiori test su metalli pesanti e assorbenti
Secondo i ricercatori, è fondamentale che i produttori siano obbligati a testare i loro prodotti per la presenza di metalli tossici. Inoltre, anche una maggiore trasparenza nell’etichettatura sarebbe a beneficio delle utenti e della loro salute. Infatti, la preoccupazione è che i metalli potrebbero contaminare gli assorbenti in diversi modi: attraverso il cotone, che può assorbire metalli dal suolo, dall’aria o dall’acqua contaminata, o durante il processo produttivo, per gli agenti sbiancanti o antimicrobici usati. Al momento, non è chiaro se i metalli rilevati possano causare effetti negativi sulla salute perchè servono ulteriori studi per esaminare l’effettiva quantità di metalli rilasciata e poi assorbita dal corpo.
Usare gli assorbenti si può
Nonostante esistano dei rischi, lo studio ha solamente osservato la presenza dei metalli e non conclude che gli assorbenti non siano sicuri o siano pericolosi per la salute. Quindi è bene non allarmarsi, ma tenere presente le regole generali di igiene:
- evitare di acquistare prodotti su siti non affidabili
- cambiare spesso l’assorbente
- non utilizzare gli assorbenti interni di notte o per più di 8 ore per evitare il rischio di sindrome da shock tossico, un’infezione batterica curabile, ma potenzialmente mortale.
Fonti:
Tampons as a source of exposure to metal(loid)s
J. A. Shearston, K. Upson et al.
Environment International
https://doi.org/10.1016/j.envint.2024.108849