Con il termine atrofia muscolare si intende la condizione in cui si ha una riduzione della massa e dunque del volume della muscolatura striata, per intenderci la muscolatura responsabile dei movimenti volontari e del cuore.
La riduzione del tono muscolare determina una progressiva riduzione della forza (astenia) e in alcuni casi può determinare anche alterazioni della capacità motoria del soggetto, portandolo a paralisi.
Come vedremo di seguito l’atrofia muscolare può essere causata da molti fattori, talvolta risolvibili con opportune terapie, talvolta invece è una condizione a carattere progressivo. Sostanzialmente, questa condizione si caratterizza per la diminuzione delle miofibrille, proteine situate nel muscolo che ne permettono la contrazione e dunque la messa in moto, causando un indebolimento tale da rendere impossibile la contrazione muscolare e quindi lo svolgimento di importanti attività come quella respiratoria.
L’atrofia muscolare può essere un processo fisiologico (o meglio para-fisiologico) legato all’invecchiamento: in questo caso la massa muscolare comincia a ridursi gradualmente intorno alla quinta decade di vita e in maniera lenta e progressiva porta il soggetto a limitare pian piano il numero di attività che può svolgere senza provare fatica o fare sforzi.
Se la riduzione della massa muscolare e la conseguente debilitazione e senso di difficoltà motorie (specie se si manifestano in modo repentino), avviene in giovane età può rappresentare la spia di allarme per patologie di grande rilevanza clinica quali: tumori, AIDS e cardiopatie.
In ogni caso si tratta di un fenomeno su cui è necessario indagare a fondo visto l’ampio spettro di patologie di cui può essere sintomo.
Nella pagina successiva abbiamo raccolto tutte le possibili cause di atrofia muscolare suddivise per cause non neurogene e neurogene.
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