Anche se tipicamente meno colpito da forme patologiche e infettive, anche l’apparato genitale maschile può essere fonte di diversi problemi, alcuni gravi, altri meno, ma comunque molto fastidiosi.
Oggi parliamo di bruciore al pene e al glande, un problema che colpisce relativamente di frequente gli uomini, sia prima che dopo la pubertà, che può essere collegato a diverse cause.
Vediamo insieme quali sono le cause più comuni e, ove possibile, quali sono i rimedi da mettere immediatamente in pratica.
In questo articolo parliamo di:
- Bruciore al pene e al glande: cosa intendiamo?
- Il caso più tipico e meno grave: l’irritazione da frizione
- Il caso patologico: la balanite
- La candidosi è causa di bruciore intenso al glande e all’asta
- Il bruciore può essere anche causato da troppa igiene
- Bruciore durante la minzione: è quasi sempre un’infezione delle vie urinarie
- C’è da preoccuparsi?
Bruciore al pene e al glande: cosa intendiamo?
Innanzitutto è d’obbligo isolare il fenomeno e separarlo da quelle che possono essere situazioni simili, che rientrano però nella sfera del fisiologico e non del patologico. È più che normale avvertire bruciori molto blandi a livello del glande o anche sull’asta, che possono essere determinati da diversi fattori, come la ricrescita dei peli nel caso di precedente depilazione, sporcizia, residui di urina o sudorazione.
Se il bruciore non dura che pochi secondi o pochi minuti, in genere non c’è di che preoccuparsi. Ad interessarci devono essere quei casi di bruciore che interessano glande o pene o per periodi lunghi o in concomitanza di diverse azioni (può essere il caso della minzione o dell’atto sessuale).
Il caso più tipico e meno grave: l’irritazione da frizione
Indumenti intimi ruvidi, pantaloni troppo stretti o sudorazione eccessiva possono determinare la comparsa di irritazioni sia sul glande che sull’asta del pene.
È un evenienza che colpisce con maggiore frequenza i soggetti che si sono sottoposti a circoncisione, anche se non in via esclusiva. Tipicamente il bruciore, in questo caso, si accompagna alla comparsa di arrossamenti più o meno intensi, perfettamente coincidenti con l’area dalla quale irradia appunto il bruciore.
In questo caso c’è davvero poco da fare, nel senso che vanno individuate le cause, messo il pene a riposo e aspettata la guarigione, magari aiutandosi con creme specifiche che dovrebbero essere comunque indicate dal medico, tenendo conto delle condizioni di salute generali del soggetto.
Si tratta di un fenomeno che colpisce più volte praticamente ogni uomo nel corso della propria vita. Non c’è nulla di cui preoccuparsi: il glande è fisiologicamente esposto a questo tipo di problematiche e anche con il massimo dell’attenzione c’è la possibilità di sviluppare irritazioni di questo tipo.
L’importanza di una buona lubrificazione
Quando la frizione è di origine sessuale, che si tratti di auto-erotismo o di rapporti sessuali, è importantissimo utilizzare a scopo preventivo un buon lubrificante. L’insorgenza di irritazioni e bruciore con una certa frequenza, è proprio segno della necessità di avere rapporti più lubrificati, al fine di ridurre la frizione.
Il caso patologico: la balanite
La balanite è una patologia che colpisce il glande e le zone limitrofe. È molto diffusa tra i bambini, anche se colpisce di frequente anche gli adulti.
All’interno della categoria vengono fatte rientrare infezioni molto diverse per genere e tipo: può essere il caso di infezioni batteriche, fungine o dovute a a parassiti. Possono anche esserci delle cause extra-infettive, come allergie a coloranti, indumenti o anche lattice, igiene intima non adeguata, fimosi.
Trattandosi di una patologia complessa, è necessario in questo caso l’intervento del medico sia a scopo diagnostico che a scopo terapeutico: dopo averne individuate le cause, sarà il medico stesso ad indicare la terapia più indicata.
La candidosi è causa di bruciore intenso al glande e all’asta
La candidosi, patologia che erroneamente si associa con maggiore frequenza all’apparato genitale femminile, può colpire anche gli uomini. È più difficile da individuare, perché presenta sintomi molto meno evidenti nell’uomo rispetto alla donna.
Possono presentarsi, anche se non sempre, desquamazioni e aree di colore bianco sul glande e sull’asta, anche se la sintomatologia può essere anche molto poco pronunciata.
In questo caso è necessario intervenire con farmaci antifungini specifici, che devono essere necessariamente prescritti dal proprio medico curante, tenendo conto anche del quadro generale di salute del paziente.
Il bruciore può essere anche causato da troppa igiene
Potrebbe sembrare paradossale, ma il bruciore al glande e al pene può essere causato anche da un’igiene eccessiva, con lavaggi troppo frequenti dell’area genitale.
Le mucose che rivestono il glande e più in generale l’area cutanea genitale sono relativamente delicate e non dovrebbero essere lavate troppo di frequente, soprattutto nel caso in cui si dovessero usare dei detergenti troppo aggressivi. Oltre ad utilizzare detergenti specifici per l’area, in questo caso è necessario ridurre la frequenza dei lavaggi, a meno di non avere necessità specifiche per agire in tal senso.
Anche per le irritazioni e i bruciori che derivano da una eccessiva frequenza dei lavaggi, un consulto medico può essere importante, sia per individuare saponi adeguati, sia per individuare quelle che sono, in relazione alla nostra cute e alle nostre mucose, la frequenza ideale per i lavaggi.
Bruciore durante la minzione: è quasi sempre un’infezione delle vie urinarie
Se il bruciore invece dovesse presentarsi in concomitanza della minzione, ad essere interessate dall’infezione non sono soltanto glande e pene, ma anche le vie urinarie. In questo specifico caso è indicato agire il prima possibile, recandosi dal medico per intraprendere prima un percorso diagnostico, teso ad individuare la natura dell’infezione, e poi un percorso terapeutico atto ad intervenire il prima possibile sull’infezione stessa, generalmente di carattere batterico.
Infezioni uro-genitali mal curate possono facilmente risalire la via dei reni e causare danni irreversibili. Meglio muoversi per tempo e intervenire con farmaci adeguati per contenere prima ed eliminare poi l’infezione.
C’è da preoccuparsi?
Non necessariamente, anche se vale l’appunto che più volte è stato ripetuto sulle pagine di Salutarmente: la salute dell’apparato genitale maschile merita tante attenzioni quante ne vengono dedicate alla salute femminile in questo senso. Un appuntamento periodico da andrologo e urologo dovrebbe entrare a far parte della routine di salute di ogni uomo, soprattutto successivamente alla pubertà e in presenza di un attività sessuale regolare o meno.
Prevenire è sempre meglio che curare e intervenire per tempo quando non si può più prevenire. È importante, perché ogni problema di poco conto può trasformarsi in un’emergenza.
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