Bruxismo: Cause, Sintomi e Rimedi

Quali sono i sintomi e le conseguenze del bruxismo? 

Abbiamo accennato al fatto che il bruxismo non sia un disturbo da sottovalutare, questo perché può dare esito a ripercussioni piuttosto rilevanti. Innanzitutto, la contrazione muscolare determina un senso di fatica e di tensione ai muscoli del viso che si accompagnano al dolore alla mandibola e dolore alla mascella, in relazione alle troppe sollecitazioni.

Il senso di affaticamento muscolare può interessare anche i muscoli del collo e delle spalle, nonché rendere dolorosa e difficoltosa la masticazione per la troppa tensione sviluppata sulla muscolatura della bocca.

Sul lungo periodo a risentirne può essere anche l’articolazione temporo-mandibolare, questo perché le continue sollecitazioni dovute al serramento dei denti comportano fenomeni di usura del disco cartilagineo tra le strutture ossee, oppure una vera e propria dislocazione della mandibola che impedisce di aprire la bocca del tutto o parzialmente.

Un’altra possibile conseguenza del bruxismo è l’esposizione ed il danneggiamento della polpa dentaria. Digrignare i denti eseguendo movimenti a scatto che esercitano un’enorme pressione sulle strutture dentarie, può portare alla formazione di fratture e crepe dello smalto, ma talvolta anche a vere e proprie rotture e decapitazioni delle cuspidi del dente, esponendo quindi la polpa del dente e causandone la sua perdita.

In casi meno estremi la pressione esercitata durante il digrignamento va a scaricarsi sulle strutture di sostegno dei denti, sia dell’arcata superiore (mascella), che dell’arcata inferiore (mandibola), tanto da indebolire i legamenti che tengono fissato il dente all’interno del processo alveolare.

Come conseguenza i denti si presenteranno mobili al tatto, più soggetti a traumatismi, e saranno più facilmente soggetti alla caduta, quindi alla perdita. 

Quali sono le cause del bruxismo?

Si può dire che non esiste una causa unica del disturbo, ma che il bruxismo sia una conseguenza di molteplici fattori. Vediamone alcuni:

  • Malocclusioni dentali: condizione che si instaura quando alla chiusura della bocca i rapporti tra le cuspidi dei denti sono deviati, alterati, ridotti, distorti rispetto alle condizioni normali. Questo tipo di disturbi necessita di trattamenti ortodontici per correggere le deviazioni;
  • Stress e ansia: nella maggior parte dei casi la causa responsabile di bruxismo è lo stress, condizione che porta a contrarre i muscoli come atto involontario per scaricare la tensione. In questo caso il disturbo può essere risolto mediante sedute di psicoterapia cognitivo-comportamentale, tramite tecniche di rilassamento quali lo yoga, e periodi di riposo;
  • Patologie neurologiche: quali la sclerosi multipla e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA);
  • Farmaci: il bruxismo può essere anche uno degli effetti indesiderati dell’assunzione di un farmaco, in particolare di neurolettici ed antidepressivi.

Quali sono i fattori di rischio?

Esistono pazienti che più di altri possono andare incontro alla comparsa di questo fenomeno ed i fattori di rischio più comuni sono i seguenti:

  • L’età: i bambini sono più esposti al bruxismo e questa tendenza tende a scomparire con l’adolescenza;
  • Tipo di personalità: i soggetti ansiosi o iperattivi sono maggiormente esposti;
  • Abuso di alcool, fumo e sostanze stupefacenti.

Voltiamo pagina per approfondire quelli che sono gli esami diagnostici necessari per inquadrare meglio il problema del bruxismo

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