Caduta dei capelli nelle donne: ecco le cause scatenanti

In autunno e in primavera tutti noi sperimentiamo una maggiore caduta dei capelli. Tuttavia, nel caso della popolazione femminile ci possono essere altre condizioni che vanno oltre la naturale caduta, come ad esempio cambiamenti ormonali causati da parto o menopausa o malattie congenite. Vediamo, quindi, in questo approfondimento, quali sono le cause di caduta dei capelli nelle donne e come è possibile trattarlo e prevenirlo.

In cosa consiste la caduta dei capelli

Quando si applica lo shampoo e poi il balsamo molte donne si passano i capelli con le dita o con una spazzola per cercare di distribuire meglio i prodotti. In questi momenti, spesso, ci si accorge della quantità di capelli che si perdono. Se durante l’anno si possono perdere fino a 50 capelli al giorno, in alcuni periodi la caduta arriva anche a 100. A volte ci si accorge della caduta dei capelli anche sulla quantità che si lasciano sul cuscino, sui vestiti, le piatto della doccia.

Il nome corretto di questo fenomeno, che interessa uomini e donne, è telogen effluvium. Come spiega la dottoressa Valentina Visintini Cividin, chirurgo plastico esperto in tricologia del Centro di Medicina Estetica e Rigenerativa “La Bellezza in Madonnina”:

È un’intensa e uniforme caduta dei capelli, che si trovano ad attraversare prematuramente la fase di caduta (telogen) del proprio ciclo vitale.

Cioè, quando il capello si trova ancora nel follicolo pilifero, ma non è più vitale, può staccarsi anche a seguito di una leggera trazione. In una donna, il ciclo di vita di un capello è di circa 6 anni, mentre per l’uomo di circa 3. Dopo la caduta c’è la fase di ricrescita e questi cicli si alternano circa 20 volte nell’arco della vita.

Quali sono le cause principali

In alcune situazioni la caduta dei capelli può essere anche superiore a quella di 100 al giorno (numero indicativo) e quindi non si rientra più in una casistica naturale, ma bisogna valutare il consulto medico per approfondire da dove derivi la problematica.
Ecco quali possono essere le cause della caduta dei capelli nelle donne:

  • Disturbi ormonali: come problemi legati alla tiroide (ipotiroidismo che li rende i capelli fragili e radi), la sindrome dell’ovaio policistico, il calo di estrogeni (nella menopausa aggravano l’alopecia androgenetica femminile).
  • Parto e post-parto: durante la gravidanza molte donne hanno un miglior volume e lucentezza della chioma ma, nel post parto (circa tre mesi dopo) possono presentare una caduta abbondante di capelli. Tale caduta dei capelli, del tutto naturale, è dovuta al brusco calo ormonale (estrogeni e progesterone) che accompagna il parto. Nei mesi successivi c’è un riequilibrio ormonale con conseguente miglioramento della situazione.
  • Alimentazione scorretta: una dieta povera di ferro e/o priva dei nutrienti necessari (junk food), il consumo di pasti irregolari rende i capelli opachi, diete drastiche, indebolisce e ne facilita la caduta.
  • Stress: una situazione di forte stress, la perdita di una persona cara ad esempio, può favorire una caduta dei capelli totale o a chiazze rotondeggianti chiamata Alopecia Areata.
  • Invecchiamento dei bulbi piliferi: a partire dai 40 anni nella maggior parte delle donne inizia un lieve ma progressivo diradamento e assottigliamento dei capelli causato dall’invecchiamento dei bulbi piliferi.
  • Malattie congenite: le donne affette da iperandrogenismo (un eccesso di androgeni) risultano più predisposte all’alopecia.
  • Malattie autoimmuni: ad esempio, la tiroidite di Hashimoto che colpiscono con maggiore frequenza le donne rispetto agli uomini.
  • Infezioni del cuoio capelluto: come la dermatosfitosi.
  • Malattie sistemiche: ad esempio lupus o dermatite.
  • Terapie farmacologiche: come i trattamenti anticancro, che possono portare alla perdita totale (ma temporanea) dei capelli.

Impatto psicologico della caduta dei capelli nelle donne

Che sia una condizione che si risolve spontaneamente o che sia dovuta a cause patologiche o a trattamenti, la caduta dei capelli nelle donne impatta enormemente a livello psicologico.
La chioma, in particolare quella delle donne, ha da sempre una connotazione associata alla bellezza, alla seduzione, alla femminilità. È anche un simbolo di vigore e forza e fanno parte dell’ identità nel modo in cui vengono acconciati.
Le donne che perdono molti capelli possono sentirsi a disagio, con la tendenza a isolarsi perché non si riconoscono più nella propria immagine. Viene spesso visto come stigma sociale se non si rispecchiano certi standard di bellezza.
Se la persona lo desidera, si possono valutare le parrucche. Tuttavia, sarebbe bene chieder un supporto psicologico che aiuti la donna in un percorso per il recupero della propria sicurezza e autostima.

Quali sono i trattamenti disponibili

Per capire se la caduta dei capelli non è una condizione naturale, è necessario rivolgersi ad un professionista sanitario come il dermatologo. Viene effettuata una visita tricologica dove il medico raccoglie le informazioni della paziente e fa un esame obiettivo ispezionando lo stato del cuoio capelluto. Per un ulteriore analisi è possibile che venga fatto il pull-test, che valuta l’entità della caduta dei capelli e utilizzi una potente lente particolare per ispezionare più in dettaglio cute e capelli (dermatoscopia). Ci sono poi ulteriori esami che possono essere richiesti come: esami del sangue con dosaggio degli ormoni tiroidei e di ferro e ferritina.

Nel caso di alopecia androgenetica femminile, il prodotto che si prescrive più spesso è a base di minoxidil in forma topica. Ma in alcuni casi il medico può prescrivere anche lo spironolattone. L’utilizzo di questi farmaci, però, non determina la guarigione definitiva

Se la perdita è data da uno squilibrio ormonale, si utilizzano anche i contraccettivi orali o la terapia ormonale sostitutiva. Inoltre, di recente è stato autorizzato il prodotto ritlecitinib per il trattamento dell’alopecia areata.

Infine, per chi è sottoposto a cure antitumorali viene proposto l’utilizzo di caschetti refrigerati per l’ipotermia del cuoio capelluto. Ci sono evidenze che hanno valutato come raffreddare il cuoio capelluto e quindi restringere i vasi sanguigni in queste circostanze può aiutare a limitare o ritardare la caduta dei capelli.

Prevenire la caduta dei capelli: ecco cosa fare

Prevenire l’alopecia androgenetica femminile è molto difficile, ma per altri tipi di caduta dei capelli ci sono alcune accortezze che si possono attuare:

  • evitare di lavare tutti i giorni i capelli per evitare di stressarli
  • fare attenzione all’uso di piastre o di dispositivi per lo styling che utilizzano alte temperature
  • trattamenti come decolorazioni e tinte possono indebolire i capelli
  • massaggiare il cuoio capelluto per migliorare la circolazione
  • avere un buon ritmo sonno-veglia
  • seguire una alimentazione varia ricca di nutrienti
  • idratarsi adeguatamente
  • utilizzare integratori se effettivamente sono presenti deficit nutrizionali.

Fonti:

Euronews – Perdita capelli femminile poco studiata
Gruppo SanDonato – Alopecia donne

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