Cambio dell’ora: quali effetti sulla salute e come contrastarli

Il cambio dall’ora legale a quella solare in autunno e viceversa in primavera, può creare diversi disagi. Ad esempio, difficoltà del sonno, minore concentrazione finoa problematiche cardiache. Ci sono, però, alcuni piccoli accorgimenti che si possono mettere in pratica per gestire meglio questo adattamento. Approfondiamo, in questo articolo, come affrontare il cambio dell’ora.

Gli effetti sulla salute quando c’è il cambio dell’ora

Il cambio dell’ora è assimilabile ad un piccolo jet-lag. Il presidente Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale), Alessandro Miani spiega:

“Il passaggio oralegale/ora solare e viceversa determina ripercussioni negative sulla salute umana”.

Questo avviene perché si altera il ritmo circadiano, ossi al’orologio biologico del nostro organismo, e in assenza di segnali provenienti dall’ambiente esterno completa il proprio ciclo in circa24 ore. Il mancato rispetto di questi ritmi naturali ha effetti su:

  • sonno e concentrazione. In chi soffre di insonnia o difficoltà ad addormentarsi può avere più difficoltà rispettare i propri tempi di addormentamento e di risveglio. La qualità e la quantità del sonno impatta sulla concentrazione con il rischio di vedere diminuite le performance a scuola o sul lavoro. Ci sono studi che hanno analizzato una correlazione tra il passaggio dall’ ora legale all’ ora solare e l’incremento di incidenti stradali e sul lavoro. Ad esempio, nei periodi di ora legale una diminuzione fino a -13% degli incidenti a danno di pedoni, connessa all’aumento della visibilità lungo le strade nelle ore serali.
  • effetti sul cuore. Uno studio dell’Università di Stoccolma riporta un’incidenza del 4% in più di problemi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione dell’ora solare, in prevalenza nelle persone più anziane. Nonostante il cambio di ritmo circadiano abbia un suo peso, incide soprattutto in persone in condizioni di fragilità.
  • effetti sull’umore. Dal momento che con l’ora legale fa buio “prima”, può avere un impatto negativo sulle nostre emozioni. Bisogna fare attenzione, ad esempio, a come impatta sulle nostre relazioni personali.

Se, però, i problemi che riguardano il sonno, i disturbi cardiaci e le alterazioni dell’umore si protraggono oltre qualche giorno, è opportuno, consultare un professionista sanitario.

Come gestire gli effetti del cambio dell’ora

Nonostante i possibili effetti negativi, è possibile gestire i disturbi che si creano, in alcune persone, con il cambio dell’ora. Ecco come fare.

Prima del cambio

Sposta già il mattino precedente gli orologi sull’ora nuova, in modo da abituarsi con un po’ di anticipo. Se si è particolarmente sensibili, spostare l’orologio avanti di 15 minuti al giorno nei quattro giorni precedenti al cambio. Non andare a dormire troppo tardi rispetto al solito, con la scusa che il giorno successivo è domenica e ci si può riposare.

Durante il weekend

Sfrutta la luce del giorno per fare esercizio all’aperto. Infatti, l’esposizione alla luce solare è fondamentale da tutti i punti di vista: per il metabolismo dell’osso, per la regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia, per il nostro umore.

Dopo il cambio

Se puoi, concediti un po’ di riposo in più il primo lunedì con l’ora nuova. Fai molta attenzione quando sei in mezzo al traffico durante la prima settimana dopo il cambio dell’ora. Continua ad esporti alla luce naturale del mattino per aiutare il tuo orologio biologico ad adattarsi. Anche i più piccoli possono risentire del cambio dell’ora e potrebbe essere necessario dedicare più tempo alla loro messa a letto.

Eliminare l’ora legale: già sul tavolo dell’Unione europea

Secondo molti esperti di medicina del sonno sarebbe opportuno eliminare il passaggio dall’ora solare all’ora legale e viceversa per migliorare la salute umana e ambientale. Ciclicamente il tema torna sotto i riflettori. Era avvenuto nel 2018: la Commissione europea aveva effettuato un sondaggio dove chiedeva ai cittadini se fossero favorevoli a mantenere l’ora legale, o se invece volessero abolirla. A fronte del parere favorevole, l’Unione europea aveva approvato una direttiva che, però, lasciava ampia discrezionalità agli Stati membri. Questo comportava che gli Stati si coordinassero tra loro per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri. Con lo scoppio della pandemia nel 2020 e i successivi rincari elettrici, il tema non è stato più affrontato. Ora, la Sima e Consumerismo No Profit, hanno promosso una raccolta firme per chiedere al Governo l’ora legale permanente.

Fonti:
Consilium Europa – Seasonal time changes

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