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Il cardias incontinente è una patologia che colpisce il cardias, ossia la zona in cui si incontrano esofago e stomaco che diventa incontinente quando non può più contrarsi a sufficienza per evitare il reflusso acido.
Il cardias ha infatti la funzione di uno sfintere quindi si contrae e si rilassa a seconda se debba far scendere, o no, il cibo o altro. Mentre mangiamo il cardias si dilata e il cibo riesce a passare nello stomaco, una volta che il bolo alimentare è arrivato nello stomaco, il cardias si contrae per evitare che i succhi gastrici arrivino all’esofago, corrodendolo.
L’esofago non ha la mucosa sufficientemente resistente per contrastare gli acidi, per questo si avvertono dolore e bruciore quando gli acidi dello stomaco lo raggiungono.
Se il cardias non riesce a svolgere le sue normali funzioni viene detto “incontinente”. In sintesi si parla di cardias incontinente o cardias beante quando lo sfintere gastrico non riesce a contenere in sede gli acidi dello stomaco. Nell’articolo di oggi parleremo dei sintomi, delle cause e della terapia per risolvere questo disturbo.
Sintomi e cause
Tra i sintomi più comuni di cardias incontinente troviamo:
- Bruciore di stomaco;
- Reflusso gastrico;
- Acidità.
Il cardias incontinente è conosciuto più comunemente con il nome di reflusso gastrico o gastroesofageo. Si tratta di un disturbo comune a molti che viene sottovalutato troppo spesso.
Il reflusso gastrico diventa una condizione patologica quando compare una volta a settimana o più, in questo caso si parla di Malattia da reflusso gastroesofageo conosciuta anche con la sigla MRGE.
La MRGE è una patologia di tipo benigno, ma può provocare disturbi cronici che abbassano la qualità della vita. Soffrire continuamente di acidità può causare imbarazzo oltre che dolore e in alcuni casi può portare il paziente all’isolamento.
Le cause reflusso gastrico in genere si accostano ad una scorretta funzionalità dello sfintere gastroesofageo.
Altre cause del reflusso gastrico causate da cardias incontinente sono:
- Contrazione e/o dilatazione anomala dello sfintere esofageo;
- Patologie maligne che compromettono la funzione dello sfintere gastrico;
- Abuso o utilizzo di farmaci gastrolesivi;
- Esofagite;
- Abuso di bevande gassate;
- Abuso di bevande a base di caffè;
- Abuso di bevande contenenti caffeina;
- Sovrappeso;
- Obesità;
- Fumo;
- Alimentazione scorretta;
- Aerofagia;
- Consumo eccessivo di gomme da masticare;
- Stress.
Anche fare il classico pisolino dopo pranzo può aumentare il rischio di soffrire di reflusso. La gravidanza può essere annoverata tra le più comuni cause di cardias incontinente, il feto comprime lo stomaco e spesso causa la risalita di acido fino all’esofago.
Anche alcune terapie farmacologiche possono aumentare il rischio di reflusso. Ad esempio le terapie con antinfiammatori e/o con antidolorifici possono causare la risalita degli acidi.
Nei casi più gravi il paziente, a causa del reflusso acido che raggiunge l’esofago, può arrivare a soffrire anche di raucedine, faringite, asma e tosse, disfonia (tono di voce alterato), laringite, bronchiti e carie.
Questo perché il reflusso acido risale fino alla gola e si mescola all’aria che viene respirata dal paziente. Il rigurgito può infine corrodere i denti e aumentare il rischio di carie.
Terapia e cura
Le terapie per il trattamento del cardias incontinente cambiano a seconda dell’entità del problema. Solo il medico potrà indicare la terapia più adatta al vostro problema e la relativa posologia.
Quando la patologia è ancora allo stadio iniziale, può rivelarsi efficace un semplice cambiamento dello stile di vita. Seguire una dieta sana può rappresentare un ottimo rimedio contro il reflusso gastrico.
Se cambiare dieta non si rivela un rimedio efficace è consigliabile optare per una terapia a base di farmaci. In genere la terapia farmacologica è a base di antiacidi: questi medicinali non risolvono il problema, ma riescono a contenere i sintomi perché neutralizzano l’acido dello stomaco. Gli antiacidi agiscono celermente, ma l’efficacia svanisce in fretta.
I medicinali H2-antagonisti rappresentano una valida alternativa contro il reflusso, essi diminuiscono le secrezioni di acido e sono ad effetto prolungato, i benefici del farmaco durano fino a dodici ore.
Il trattamento migliore contro il cardias incontinente è quello a base di farmaci inibitori della pompa protonica. Questi medicinali agiscono all’origine della patologia e fermano la produzione dell’acido agendo a livello cellulare. Hanno un effetto duraturo e si rivelano molto efficaci.
Esistono anche dei rimedi naturali contro il reflusso gastrico, ma bisogna comunque consultare il medico prima di assumerli. L’aloe vera, sotto forma di compresse, di apposite bevande o di integratori, può aiutare a gestire i sintomi.
Anche malva, anice e liquirizia sono rimedi naturali contro il reflusso, bisogna assumerle sotto forma di tisane da bere a temperatura ambiente. Ovviamente si tratta di rimedi che non risolvono il problema, ma possono aiutare a gestire i sintomi.
Intervento chirurgico
Quando nessuna delle terapie indicate nel paragrafo precedente risulta efficace nella gestione del problema, può rivelarsi necessario ricorrere ad un intervento chirurgico.
Questo tipo di intervento non rappresenta sempre una soluzione definitiva infatti in alcuni casi c’è il rischio che la patologia si ripresenti o che l’intervento non sia risolutivo. Alcuni pazienti devono comunque assumere farmaci anche dopo l’intervento anche se in dosi minori.
Decidere di ricorrere all’intervento deve essere sempre l’ultima scelta. L’operazione si esegue con tecniche poco invasive, ovvero con la chirurgia laparoscopica, e mirano a ripristinare la normale funzionalità dello sfintere.
Come prevenire il reflusso gastrico? Quali cibi evitare?
Per prevenire il malfunzionamento dello sfintere gastro esofageo è consigliabile evitare di mangiare troppo e troppo velocemente durante i pasti.
Bisogna fare piccoli pasti durante il corso di tutta la giornata, comunemente bastano cinque piccoli pasti per non sentire i morsi della fame e avere una corretta digestione.
Inoltre, per contrastare l’acidità è necessario conoscere quali sono i cibi da evitare nel caso di cardias incontinente. Qui riportiamo quelli più comuni:
- Cibi speziati;
- Cibi troppo grassi;
- Cibi fritti;
- Cioccolato;
- Alcolici;
- Caffè;
- Cibi e bevande acide;
- Bevande gassate;
- Aglio;
- Cipolla;
- Brodo (soprattutto se consumato caldo).
Per evitare il reflusso gastrico è utile anche masticare lentamente. La corretta masticazione consente di digerire meglio e di ridurre il rischio di malfunzionamenti del sistema digerente.
Persino mantenere una posizione corretta durante i pasti aiuta la digestione e riduce il rischio di acidità. Fumo, caffè e alcolici dopo i pasti causano bruciore di stomaco e aumentano il rischio di reflusso.
Il riposino post-pranzo è da sconsigliarsi se si soffre di malfunzionamento dello sfintere gastrico. Dormire dopo i pasti è considerato da molti salutare, ma in realtà rallenta la digestione e aumenta il rischio di acidità oltre che rallentare il metabolismo.
L’attività fisica deve essere evitata appena prima e appena dopo i pasti principali perché può agire negativamente sulla digestione. Per la dieta cercate di preferire la carne bianca alla carne rossa, prediligete anche il pesce e le cotture leggere.
Ricordate anche di condire poco i cibi, anche i condimenti eccessivi possono causare acidità. Molti pensano che il latte aiuti contro il reflusso, ma si tratta di una bevanda alcalina da sollievo solo nell’immediato.
Un consumo prolungato può peggiorare la situazione perché il latte contiene grassi e proteine, sostanze che rallentano lo svuotamento dello stomaco e, di conseguenza, aumentano l’acidità gastrica.
Come sempre vi ricordiamo che i nostri articoli sono utili solo a scopo informativo e che non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Se avvertite i sintomi di un cardias incontinente consultate il vostro medico ed evitate di trascurare i sintomi e i segnali che il vostro corpo vi da.
Evitate le cure fai da te perché oltre a rivelarsi inefficaci potrebbero anche peggiorare la situazione. Il contatto degli acidi con tessuti del corpo non adatti possono portarvi a soffrire di patologie più gravi.
L’acido dello stomaco corrode i tessuti col tempo e potrebbe provocare ulcere oltre che aumentare il rischio di comparsa di tumore all’esofago. Vi ricordiamo che anche i denti possono subire danni a causa degli acidi che possono arrivare a corrodere lo smalto.
Fate attenzione, evitate i rimedi fai da te e seguite la terapia del medico. È l’unico modo per trattare i sintomi del cardias incontinente e riuscire a gestire correttamente questa patologia evitando conseguenze spiacevoli.
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