I crampi ai polpacci sono un evento così comune che bene o male si può dire che chiunque abbia avuto modo di soffrirne più volte durante il corso della vita. Data la diffusione del problema, è facilmente intuibile come nella grande maggioranza dei casi si tratti di un fenomeno innocuo, del tutto passeggero e senza esiti di alcun rilievo.
Con il termine crampo si intende una contrazione muscolare involontaria (spasmo) e dolorosa della muscolatura striata, ossia tutto quel gruppo di fasci muscolari che contraendosi permettono l’esecuzione di movimenti volontari quali estensione, flessione, adduzione, abduzione e pronazione.
I crampi ai polpacci sono la diretta conseguenza delle continue sollecitazioni e del continuo carico di lavoro cui sono sottoposte le gambe che, oltre a sorreggere il peso del corpo, permettono la deambulazione, la corsa, il salto o anche il semplice permanere in piedi a lungo, magari per questioni lavorative.
In questo articolo parliamo di:
Quali sono i sintomi principali dei crampi ai polpacci?
Come anticipato, per crampo si intende il meccanismo di contrazione involontaria della muscolatura striata (detta anche volontaria) che, nel caso specifico dei polpacci si riferisce al muscolo gastrocnemio, facilmente individuabile soprattutto nei soggetti bene allenati, o sottoposti a sforzo fisico per motivi di hobby, sport o di lavoro.
Un crampo al polpaccio in genere può essere molto doloroso, al punto da impedire di continuare a svolgere qualsiasi tipo di attività si stesse svolgendo, persino una semplice passeggiata, costringendo a fermarsi e ad effettuare esercizi di stretching o un massaggio, nel tentativo di lenire quanto prima il dolore ed il forte senso di tensione percepiti.
Nonostante un crampo sia un evento particolarmente acuto e che per l’appunto costringe a fermarsi per il troppo dolore, nella grandissima maggioranza dei casi si tratta di un fenomeno che si risolve da solo nel giro di qualche secondo, o al più di qualche minuto, non appena ci si è reidratati o riposati da uno sforzo fisico, senza la necessità di assumere farmaci o terapie.
Esistono poi delle circostanze in cui si presenta la necessità di rivolgersi al proprio medico curante (o medico di base), questo perché potrebbe sussistere una condizione patologica che va valutata quanto prima con opportune analisi diagnostiche, al fine di impostare un eventuale piano terapeutico. Vediamo quindi di seguito le condizioni che devono indurci a richiedere il consulto del medico, senza attendere che il disturbo magari si risolva nel tempo da sé:
- quando i crampi ai polpacci si manifestano frequentemente o se causano dolori molto forti;
- quando i crampi non passano da soli entro breve, ma si prolungano oltre i 10-15 minuti;
- quando i crampi ai polpacci si accompagnano a debolezza muscolare e gambe e/o caviglie gonfie o arrossate;
- quando i crampi al polpaccio si manifestano senza che vi sia un apparente motivo scatenante quale caldo intenso, sforzo fisico eccessivo, o carico di pesi.
Quando si manifestano più facilmente i crampi al polpaccio?
I crampi alle gambe, ed in particolare al polpaccio, si manifestano più facilmente in relazione ad un’intensa attività sportiva (soprattutto se non si è bene allenati o se non si è provveduto a fare esercizi di stretching in fase di riscaldamento), ad uno sforzo quale il sollevamento di pesi, od ancora quando ci si trova in ambienti molto caldi e umidi e la perdita di liquidi tramite la sudorazione non viene integrata, creando una condizione di disidratazione e perdita di sali minerali.
Si tratta per lo più di eventi improvvisi che possono riguardare uno solo od entrambe i polpacci, in base alle sollecitazioni a carico del muscolo gastrocnemio, e che come detto, tendono a risolversi da soli in breve tempo.
I crampi ai polpacci possono poi anche presentarsi in momenti particolari, ossia essere notturni o presentarsi nel corso di una gravidanza. Vediamo il perché.
- Crampi ai polpacci di notte: si tratta di un fenomeno piuttosto diffuso, soprattutto nella popolazione femminile, e negli individui al di sopra dei 50 anni. È un fenomeno per lo più legato all’accumulo di stanchezza del giorno appena trascorso, specie in chi lavora molte ore in piedi o chi magari a fine giornata lavorativa decide di dedicarsi alla pratica sportiva, forzando la propria preparazione fisica. I crampi notturni riguardano anche la popolazione anziana, questo perché i tendini della gamba vanno incontro a processi di irrigidimento e di accorciamento, provocando una sensazione di tensione muscolare e crampi ai polpacci;
- Crampi durante la gravidanza: molto comuni specie nelle donne al terzo trimestre di gestazione, momento in cui il fisico risente maggiormente dello sforzo e della stanchezza accumulata. Inoltre, in questa fase si hanno fenomeni di ritenzione di liquidi, il cui accumulo esercita una pressione eccessiva sui tessuti della gamba.
Quali sono le cause all’origine dei crampi ai polpacci?
Le cause sono molteplici, ed in buona parte abbiamo avuto modo di vederle più volte nel corso delle righe precedenti, riferendoci alla fatica ed agli sforzi fisici che vanno ad affaticare il muscolo gastrocnemio. Continuiamo il discorso illustrando altre cause organiche ed i fattori di rischio che aumentano la possibilità si manifestino crampi alle gambe ed ai polpacci.
- Riduzione dei valori degli elettroliti: gli elettroliti, o sali minerali (potassio, calcio, magnesio e sodio), hanno un ruolo primario nel meccanismo di contrazione dei muscoli. Se il loro valore viene alterato, a causa della disidratazione, si possono avare episodi frequenti e molto violenti di crampi ai polpacci. Gli elettroliti vengono persi attraverso la sudorazione, ed ecco perché è così importante mantenersi bene idratati quando si suda, chiedendo parere al proprio medico curante della necessità o meno di assumere integratori idro-salini;
- Età: con l’avanzare dell’età è più facile che aumentino gli episodi di crampi ai polpacci, questo principalmente perché con l’età i tendini, ossia le componenti che connettono i muscoli alle ossa, si accorciano e perdono della loro elasticità. Con l’età si ha anche una progressiva riduzione del tessuto muscolare, con il risultato che le fibre muscolari sono maggiormente soggette a stanchezza e sovraccarico;
- Ridotta perfusione di sangue ai muscoli: condizione che si viene a creare quando si manifesta un restringimento di un’arteria che percorre la gamba andando ad irrorare di sangue i muscoli del polpaccio (gastrocnemio);
- Compressione dei nervi: può essere causata da un’ernia, un processo infiammatorio, da un edema in seguito ad un trauma, o ancora da un tumore.
Terapie e Rimedi in caso di crampi ai polpacci
Abbiamo visto come nella maggior parte dei casi i crampi ai polpacci tendano a risolversi da soli entro pochi secondi o minuti, semplicemente arrestando qualsiasi tipo di attività o sforzo fisico si stesse facendo quando è insorto il disturbo, senza dover ricorrere a particolari soluzioni se non effettuando un massaggio e stirando la gamba, distendendo il piede rispetto alla gamba.
Quando i crampi si prolungano e non si risolvono distendendo le gambe, oltre ad un massaggio può risultare utile applicare degli impacchi caldi, in modo da aiutare i muscoli a decontrarsi.
Quando gli episodi di crampi ai polpacci sono frequenti o molto dolorosi, o ancora perdurano a lungo, è necessario rivolgersi al proprio medico di base per fare in modo che, valutata la condizione, potrà ritenere opportuno prescrivere analisi di approfondimento, oppure l’utilità di assumere farmaci antidolorifici, o antinfiammatori non steroidei (FANS), al fine di attenuare il senso di dolore e di fastidio.
Qualora i crampi al polpaccio siano un episodio sporadico e di poco conto, il medico potrà indicare dei semplici rimedi da mettere in atto al fine di prevenire o di lenire i sintomi. Vediamo di seguito quali sono le principali indicazioni ed i rimedi più comunemente consigliati.
- Rimanere bene idratati nelle giornate calde e quando si svolge qualsiasi tipo di attività che implica sforzo e sudorazione. Con la sudorazione non vengono persi soltanto liquidi, ma anche elettroliti (potassio, magnesio, calcio e sodio), che andrebbero reintrodottimediante integratori idro-salini, per cui è comunque bene chiedere al proprio medico;
- Prima di svolgere una sessione sportiva effettuare esercizi di stretching in modo da riscaldare la muscolatura e prevenire episodi di crampi ai polpacci;
- Quando insorgono i crampi effettuare dei massaggi per decontrarre la muscolatura ed applicare degli impacchi (borsa dell’acqua calda o un bagno caldo) per alleviare i sintomi;
- Assumere farmaci antinfiammatori, ma sempre e solo dietro consiglio del proprio medico.