Crampi Notturni alle Gambe: Cosa fare? Cause e Rimedi

Soffrire di crampi notturni alle gambe è un fenomeno che ognuno di noi ha avuto modo di sperimentare più volte nel corso della vita. Quella sensazione improvvisa di morsa alle gambe che si manifesta come un forte dolore in grado di generare impaccio motorio, debolezza muscolare e fastidio.

Nella guida di oggi ci occuperemo di sviscerare a fondo questo argomento in modo tale da fornirvi una guida per affrontare al meglio il problema.

Cos’è un crampo?

Il crampo è contrazione involontaria della muscolatura striata (o scheletrica), ossia di quella muscolatura preposta al movimento volontario e maggiormente sviluppata a livello degli arti, quindi delle braccia e delle gambe.

crampi notturni alle gambeProprio perché sottoposti a maggiore e costante carico di lavoro e di stress, i muscoli delle gambe sono quelli che mostrano maggiormente il problema dei crampi. Ecco che il polpaccio, il quadricipite ed in genere la muscolatura della coscia e della gamba, sono le aree più colpite del corpo umano specialmente in chi effettua sedute di attività sportiva quali corsa, arrampicata, in chi lavora molte ore in piedi durante il giorno e in chi svolge lavori faticosi che richiedono notevoli sforzi, come i carichi di peso.

Sintomi

I crampi notturni alle gambe sono un fenomeno molto comune, particolarmente doloroso e fastidioso al punto da impedire di proseguire il normale sonno notturno costringendo chi ne soffre a sedersi e distendere le gambe nel tentativo di lenire i sintomi.

Nonostante questi disturbi, per fortuna, nella grande maggioranza dei casi questi dolori non hanno un significato patologico, né conseguenze sull’organismo degne di nota. Si tratta, infatti, per lo più di episodi di breve durata (dai pochi secondi fino ai pochi minuti) che tendono a risolversi da soli non appena si sospende qualsiasi tipo di attività fisica e ci si ferma a riposare.

Alle volte, invece, i sintomi tendono a perdurare di più, prolungandosi per 10-15 minuti, ed in questi casi oltre ad effettuare dei massaggi sulla zona del polpaccio, o della coscia, interessata, risulta utile applicare degli impacchi caldi, al fine di rilassare la muscolatura della gamba e lenire il crampo.

I crampi, come visto, si manifestano per lo più a causa di fattori quali caldo, quindi in conseguenza a stati di disidratazione, affaticamento muscolare ed in seguito a sforzi fisici, tuttavia esistono condizioni in cui, anche se più di rado, i crampi possono manifestarsi anche in assenza di questi fattori, ed in particolare durante la gravidanza e nel corso della notte.

I crampi durante la gravidanza colpiscono principalmente le donne al terzo trimestre di gravidanza, momento in cui il fisico risente maggiormente della fatica accumulata. In questo periodo si hanno fenomeni di deposito di liquidi, quindi di ritenzione idrica, che vanno a comprimere i nervi della pelvi e in aggiunta si manifestano carenze di elettroliti quali magnesio, potassio, sodio e calcio, che contribuiscono in modo importante ai meccanismi di contrazione delle fibre muscolari.

I crampi notturni alle gambe sono un fenomeno che riguarda moltissime persone, in particolar modo di sesso femminile e al di sopra dei 45 anni di età, coinvolgendo quasi il 60% della popolazione adulta. I crampi notturni si concentrano soprattutto a livello delle gambe, perché queste costituiscono le parti del corpo più esposte alla fatica che si accumula durante il giorno, specie in chi lavora per molte ore in piedi, in chi pratica sforzi fisici intensi o ripetuti, e nelle giornate calde ed afose estive, per via della disidratazione. Tuttavia a monte del problema potrebbero esserci condizioni neurologiche a carico del sistema nervoso periferico, o alterazioni vascolari.

Quando bisogna rivolgersi ad un medico?

Come detto fino ad ora, i crampi notturni muscolari alle gambe sono per lo più un evento del tutto innocuo, legato a fenomeni naturali, quali affaticamento, caldo, sforzi fisici ed in generale a stati di disidratazione (dovuti a sudorazione eccessiva o al ridotto introito di liquidi) che comportano la perdita di sali minerali. Si tratta per l’appunto di condizioni reversibili e, nella gran parte dei casi, i crampi si risolvono da sé senza la necessità di intervenire.

Esistono invece poi condizioni che, qualora si presentino, devono suonare come un campanello d’allarme, facendo in modo di rivolgersi con prontezza al consulto di un medico. Vediamo qui di seguito quindi quali sono questi sintomi a cui prestare attenzione:

  • i crampi compaiono di frequente causando forti dolori alle gambe;
  • i crampi non si risolvono da soli entro qualche minuto di riposo e si prolungano per oltre 10-15 minuti;
  • i crampi compaiono anche senza che sussistano le cause scatenanti più comuni (caldo, disidratazione, esercizio fisico prolungato, sforzi fisici);
  • insieme ai crampi compaiono anche altri segni e sintomi quali arrossamento cutaneo, debolezza muscolare e gonfiore alle caviglie e piedi.

Quando si manifestano una o più di queste condizioni è necessario consultare con prontezza un medico, in modo che possa valutare se sussistono le condizioni per prescrivere esami di approfondimento per verificare se la causa sia da ricondurre ad una patologia, e quindi fornire consigli per come curare il problema.

Cause più comuni dei crampi alle gambe

Le cause all’origine dei crampi notturni a livello delle gambe sono molteplici e possiamo suddividerle essenzialmente in cause di tipo idiopatico, ossia per le quali non si identifica un motivo preciso ma piuttosto una concausa di eventi generici ed in cause, invece, secondarie ad una condizione clinica o ad un comportamento.

Vediamole più nel dettaglio.

Cause idiopatiche

Per le quali cioè non di identifica una causa precisa, riguardano la maggior parte dei fenomeni di crampi notturni alle gambe quando non si è sotto sforzo. Le cause sono da imputare a stiramenti muscolari, o ad una ridotta perfusione sanguigna ai muscoli delle gambe conseguente a restringimenti dei vasi sanguigni.

Cause secondarie

In questo gruppo rientrano alcune delle condizioni condizioni già citate in precedenza come: l’esercizio fisico e gli sforzi, la gravidanza e la disidratazione che determina la perdita di elettroliti (sali minerali), la cui funzione è necessaria alla normale contrazione muscolare.

Quest’ultima condizione si verifica quando il corpo suda molto ed i liquidi non vengono reintegrati in misura sufficiente oppure quando si assumono farmaci diuretici. Tuttavia, esistono altre condizioni all’origine dei crampi alle gambe quali:

  • malattie epatiche: in questi casi il fegato non riesce a svolgere a pieno il suo compito di depurare il corpo dalle tossine che pertanto si accumuleranno nel circolo sanguigno, ed una volta giunte ai muscoli determinano spasmi e crampi;
  • infezioni: alcuni batteri come il tetano comportano l’irrigidimento dei muscoli (o paralisi dei muscoli) determinando dolore, spasmi e crampi;
  • alterazioni del sistema nervoso periferico: quindi a carico dei nervi che giungono ai muscoli comandandone la contrazione. Una patologia rappresentativa di questa causa è la sindrome delle gambe senza riposo;
  • invecchiamento: le persone anziane tendono a manifestare problemi di crampi e dolore soprattutto a livello dei tendini della caviglia, questo perché con il progredire dell’età i tendini (la cui funzione è quella di connettere i muscoli alle ossa), vanno incontro ad un processo di irrigidimento ed accorciamento, determinando l’insorgenza frequente (specie durante la notte) di crampi alle gambe.

Terapie e Rimedi

In genere i crampi alle gambe si risolvono da soli entro qualche minuto, nella maggior parte dei casi è sufficiente prendersi una pausa da qualsiasi tipo di attività si stesse facendo quando è insorto il disturbo, distendendo le gambe al fine di lenire la sintomatologia. Se il crampo si protrae più a lungo è utile effettuare dei massaggi o applicare degli impacchi caldi al fine di rilassare la muscolatura e diminuire il dolore.

Quando i crampi si manifestano di frequente, se sono molto dolorosi e/o se si associano a manifestazioni quali arrossamento cutaneo, articolazioni (ginocchio e caviglia) gonfie e debolezza muscolare, è necessario rivolgersi al proprio medico di base in modo che possa valutare l’opportunità di effettuare accertamenti diagnostici o meno.

A seconda del caso possono essere indicati esami del sangue, delle urine, ecografie dell’addome od una visita cardiologica. Dietro esclusiva indicazione del medico si possono poi assumere farmaci volti a diminuire gli episodi di crampi ed il dolore conseguente, ed in particolare mio-rilassanti e di anti-convulsivi o ancora l’indicazione può prevedere l’assunzione di integratori di vitamine del gruppo B e di elettroliti (potassio, sodio, calcio, magnesio).

Quando, invece, gli episodi di crampi sono sporadici o di lieve intensità, il medico opterà più facilmente per indicare dei semplici rimedi da mettere in atto per contribuire nella prevenzione del disturbo o nella sua rapida attenuazione.

Vediamo, quindi, di seguito cosa fare, quali sono i principali rimedi e le strategie indicate in caso di crampi alle gambe.

  • Svolgere esercizi di stretching muscolare prima e dopo ogni sessione di esercizi sportivi o di sforzi fisici;
  • Quando i crampi insorgono effettuare dei massaggi e/o applicare degli impacchi caldi in modo da ridurre la contrazione muscolare;
  • Restare bene idratati, reintegrando i liquidi ed i sali minerali persi con il sudore, assumendo integratori idro-salini (ricordandosi di chiedere parere al proprio medico curante).

Assumere farmaci da banco quali farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) quando i sintomi sono molto forti (anche in questo caso dietro esclusiva indicazione medica).

In alternativa potete utilizzare dei miorilassanti naturali, ovvero rimedi naturali fitoterapici che aiutano a rilassare la muscolatura ed evitare il dolore tipico che si associa a questo disturbo. In genere i migliori rimedi sono in crema e vanno applicati direttamente sulla zona interessata dal crampo.

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