Il dolore al braccio destro di norma si manifesta a seguito di un trauma di lieve o media entità o per affaticamento, sia di tipo sportivo che legato all’esecuzione di movimenti ripetuti che con il tempo creano stati di infiammazione.
Si tratta di un sintomo molto comune, quindi nonostante possa determinare delle limitazioni motorie temporanee, specie dei soggetti destrimani, nella grande maggioranza dei casi non deve costituire motivo di preoccupazione, perché il problema tenderà a risolversi da sé in breve tempo tenendo il braccio a riposo.
Tuttavia il dolore al braccio destro può associarsi anche ad altri sintomi quali formicolii, gonfiore, limitazioni motorie protratte, debolezza muscolare, sensazione di caldo e freddo e può aumentare nelle ore notturne o in concomitanza di un determinato movimento.
Si tratta di un fenomeno da non sottovalutare se persistente, questo perché alla base delle manifestazioni potrebbero sussistere stati di infiammazione che se protratti e non trattati adeguatamente possono portare ad una compromissione irreversibile dell’arto.
È poi doveroso sottolineare che seppure si sia soliti pensare che tra i segni di un infarto ci sia il tipico dolore al braccio sinistro, in realtà anche il dolore o la sensazione di morsa al braccio destro potrebbero indicare un infarto. Questo sempre se si associano tutti quei sintomi caratteristici quali difficoltà respiratoria, costrizione al petto, bruciore e dolore retrosternale, sudorazione profusa, senso di ovattamento e brividi.
Fornite le informazioni preliminari sulla manifestazione del sintomo, andiamo a vedere più nel dettaglio le principali cause all’origine della comparsa del dolore riferito al braccio destro.
In questo articolo parliamo di:
Quali sono le cause più comuni di dolore al braccio destro?
Le cause di dolore al braccio destro possono essere svariate ed essere provocate da alterazioni che coinvolgono diverse strutture e distretti del corpo. Inoltre, come vederemo, anche particolari malattie sistemiche possono essere responsabili della comparsa di questo dolore oltre ai traumi che rappresentano senza dubbio le ragioni più frequenti di un simile problema.
Per questo motivo abbiamo pensato di razionalizzare le cause nel seguente elenco:
Posture errate
Condizione molto comune, quanto banale che non richiede alcun trattamento. Il più delle volte il dolore al braccio destro risulta dall’assunzione di posture errate del braccio, quali sorreggere la testa, o tenere un braccio in alto, magari sotto al cuscino durante la notte.
Il dolore al braccio destro può altresì manifestarsi nei soggetti molto ansiosi che tendono ad assumere pose in cui la muscolatura rimane contratta per lungo tempo a causa della tensione accumulata.
Traumi
Altrettanto comune quanto l’assunzione di posture scorrette. I traumi possono essere di lieve entità e possono associarsi a qualche livido o rossore, oppure di maggiore gravità comportando contusioni, lussazioni, ferite o fratture.
Ma i traumatismi possono anche generarsi gradualmente, magari a causa di movimenti ripetuti o in seguito a sforzi fisici, come nel caso degli strappi muscolari e degli stiramenti.
Ernia del disco vertebrale
Con il termine ernia si intende la fuoriuscita di un organo dalla sua sede anatomica ed in questo caso del disco intervertebrale che fa da cuscinetto tra due vertebre cervicali.
La protrusione del disco va a comprimere i vasi sanguigni ed i nervi del plesso brachiale che vanno ad irradiarsi nel braccio. Il risultato è la manifestazione di formicolii estesi dalla spalla fino alla mano, dolore ed eventuali limitazioni del movimento.
Malattie neurologiche
Si tratta di fenomeni infiammatori che colpiscono i nervi del braccio destro (che derivano dal plesso brachiale), in genere di natura infettiva o autoimmune.
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso periferico portando a disturbi progressivi sia a livello sensitivo, causando formicolii persistenti e parestesie, che disturbi motori che portano a sviluppare progressive disabilità.
Malattie metaboliche
Si fa riferimento in particolar modo al diabete, malattia in cui si hanno alti livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) che hanno effetto tossico sul sistema nervoso periferico.
Infiammazioni dei tendini e delle articolazioni
Si tratta di un processo infiammatorio che colpisce i tessuti molli delle articolazioni. Nel braccio la zona maggiormente interessata è il gomito.
Le tendiniti sono causate sia da traumi che dall’esecuzione di movimenti ripetuti e forzati (ne è un esempio il “gomito del tennista”). In questi casi si rende necessario lasciare a riposo l’arto fino a completo recupero, altrimenti il dolore tenderà a cronicizzarsi e ad aumentare nel tempo.
Malattie reumatiche
Ne è un tipico esempio l’artrite reumatoide, una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni, quindi nel caso del braccio, il polso, il gomito e la spalla. Colpisce maggiormente il sesso femminile causando dolori molto acuti e cronici, difficoltà motorie, deformità ossee e riduzione della forza muscolare.
Sindrome del tunnel carpale
Condizione diffusa prevalentemente nelle donne tra i 30 ed i 60 anni di età dovuta per lo più a fenomeni di intrappolamento e compressione del nervo mediano (che deriva dal plesso brachiale) da parte del legamento trasverso del carpo.
Nella maggior parte dei casi la sindrome del tunnel carpale è scatenata dal perpetrarsi di posture scorrette o movimenti ripetuti quali l’utilizzo di mouse o tastiere del computer, ma in alcuni casi la patologia è scatenata dall’uso di farmaci antibiotici ed anestetici.
I sintomi tendono a manifestarsi soprattutto nelle ore notturne e mattutine, momento in cui si avvertono formicolii diffusi al polso ed alla metà laterale della mano (quindi a pollice, indice, medio e metà laterale del dito anulare) e dolori pungenti e particolarmente acuti tanto da svegliare la persona colpita dal disturbo.
Nelle fasi avanzate della malattia si sviluppano anche difficoltà motorie che coinvolgono anche l’avambraccio, il braccio e la spalla destra con un’alta probabilità di determinare una notevole perdita di massa muscolare (ipotrofia muscolare).
Infarto del miocardio
In genere in caso di infarto del miocardio tra i molteplici sintomi figura il dolore al braccio sinistro, e chiunque se colpito da un fitto dolore in questa zona prova un senso di angoscia o paura che si possa trattare di un attacco cardiaco.
È molto meno comune provare la stessa angoscia se il dolore riguarda invece il braccio destro, ma in realtà, seppur si tratti di un fenomeno più raro, bisogna tenere conto che in caso di infarto può dolere anche l’arto superiore destro.
Vale lo stesso discorso del braccio sinistro, se il dolore si associa a sensazione di dolore e morsa al petto, dolore retrosternale, difficoltà respiratoria, sudorazione profusa, confusione mentale e vertigini, è necessario chiamare immediatamente il 118 o recarsi al più vicino pronto soccorso, senza perdere tempo in attesa che i sintomi passino da soli.
A questo punto voltiamo pagina per capire cosa fare in questi casi e quale medico rivolgersi per avere una diagnosi ed una terapia efficace.
A chi rivolgersi in questi casi?
Il dolore al braccio destro, come abbiamo visto, può manifestarsi in seguito all’instaurarsi di numerose condizioni: la maggior parte delle quali richiede trattamenti mirati sia per lenire la sintomatologia dolorosa che per ripristinare la completa mobilità dell’arto.
Va da sé che una struttura così complessa come quella del braccio necessita di una valutazione competente e adeguata e questa può essere fornita soltanto da un medico specialista in ortopedia o in neurologia.
È importante quindi ribadire che non è possibile fare una diagnosi fai da te basandosi soltanto su una raccolta di sintomi letti su internet, pertanto, senza perdere tempo e quindi rischiando di compromettere ulteriormente la funzionalità del braccio, si raccomanda di rivolgersi ad un consulto medico con celerità.
Per dolore persistente ed intenso: rivolgersi al medico
Se invece il dolore al braccio destro persiste nel tempo, si estende alla mano e alla spalla, e se insieme si manifestano anche gonfiore, formicolio alla mano, limitazioni dei movimenti, debolezza muscolare e manifestazioni cutanee, è necessario rivolgersi al proprio medico di base che, valutata la situazione, darà indicazioni sulle visite cui sottoporsi. Tendenzialmente prescriverà una visita specialistica in ortopedia o in neurologia.
In fase di visita il medico specialista andrà a sondare tutti i sintomi e le manifestazioni riferite dal paziente, rivolgendo delle domande molto specifiche quali:
- da quando è insorto il dolore;
- se è continuativo, sporadico o frequente;
- se si manifesta in determinate occasioni ad esempio durante la notte, successivamente ad uno sforzo fisico o al termine di una giornata lavorativa o di studio al computer;
- se il dolore si irradia anche alla spalla, al collo, al polso e alla mano, oppure se riguarda anche altre articolazioni del corpo.
È poi di fondamentale importanza indagare sulle abitudini individuali riguardanti le attività sportive, la tendenza ad assumere determinate posture o se si è soliti eseguire lavori che richiedono movimenti ripetuti o sforzi fisici.
Il medico va poi ad esaminare il braccio verificando se sussistono gonfiori, punti che se toccati aumentano il dolore, la sensibilità cutanea e se sono visibili segni di ipotonia del muscolo, ossia se il braccio destro ha perso parte della massa muscolare rispetto al braccio sinistro.
In base ai dati raccolti il medico decide se è necessario sottoporre il paziente ad ulteriori indagini, come un prelievo di sangue, utile per valutare la presenza di fattori indice di malattie autoimmuni o di iperglicemia oppure esami di diagnostica per immagini (radiografia, risonanza magnetica) per ispezionare lo stato di salute sia dei tessuti molli (tendini e legamenti), che di ossa e cartilagini.
Quando invece il dolore è stato causato da un forte trauma, tanto da avere determinato una deformazione dell’anatomia del braccio, come nel caso di una frattura, una lussazione od una profonda ferita, è necessario rivolgersi ad un pronto soccorso con tempestività.
In questi casi si provvede a somministrare antidolorifici e antinfiammatori, a ridurre la lussazione o la frattura per mezzo di manovre manuali o tramite intervento chirurgico, e successivamente programmando dei cicli di fisioterapia per ripristinare la corretta mobilità del braccio.
Se il dolore al braccio destro si associa a quei sintomi indicativi di infarto, quindi sudorazione profusa, vertigini, costrizione al petto, brividi, confusione mentale, dolore retrosternale, è necessario chiamare subito il 118 o recarsi al più vicino pronto soccorso.
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