Il dolore al collo (o cervicalgia) è un problema piuttosto diffuso in grado di limitare in maniera pesante il normale svolgimento delle proprie attività di vita quotidiana, influendo negativamente sul lavoro, sullo studio, sui propri hobbies e persino impedendo di svolgere lavori di tipo fisico e quindi sforzi ed attività sportive.
Per fortuna nella maggior parte dei casi si tratta di un dolore che compare sporadicamente, dovuto per lo più all’adozione di posture errate, piccoli traumi o comunque di eventi di poco conto che tendono a risolversi da sé nell’arco di pochi giorni. In altri casi, per fortuna più rari, il dolore tende a presentarsi spesso, divenendo cronico, oppure a durare consecutivamente per più giorni accompagnandosi talvolta anche ad altri sintomi.
In queste circostanze il ricorso al consulto di un medico è necessario sia per sincerarsi della natura all’origine del problema che per stabilire un corretto approccio terapeutico al problema.
Prima di approfondire le cause e le terapie più efficaci, è bene prima di tutto chiarire quali siano i limiti anatomici del collo e quali sono i sintomi più caratterizzanti il disturbo.
In questo articolo parliamo di:
L’anatomia del collo
Il collo corrisponde alla porzione cervicale della colonna vertebrale, ossia alla sezione di vertebre che si estendono dal cranio (più precisamente dal forame occipitale dell’omonimo osso), sino alla porzione toracica della suddetta colonna. Tra una vertebra e l’altra si interpone un disco cartilagineo che ha il compito di assorbire buona parte dei traumi, preservandone la struttura e l’integrità.
Alle componenti ossee e cartilaginee si sommano ovviamente i legamenti, i muscoli, i nervi, i vasi sanguigni e quelli linfatici e la cute di rivestimento, conferendo nell’insieme la possibilità di sorreggere la testa e di eseguire movimenti laterali (a destra e a sinistra), di rotazione, di innalzamento e di abbassamento della testa.
Data la complessità anatomica del collo e l’importanza motoria rivestita da questa sede e le costanti sollecitazioni cui è sottoposta, è più facile intuire ora perché il collo sia una zona così soggetta a dolore, fastidio e rigidità.
Quali sono i sintomi con cui si manifesta?
Essendo quella del collo una zona di passaggio di nervi, vasi sanguigni, muscoli e tendini, la sintomatologia può essere piuttosto varia. Anche la localizzazione può essere differente e quindi interessare soltanto nella parte destra del collo, la parte sinistra oppure l’intera struttura.
Possono essere, inoltre, coinvolte nel processo dolorifico anche altre strutture connesse come: la testa, la spalla, il braccio e fintanto alle dita con una sensazione di formicolio ed intorpidimento.
Il dolore cervicale può presentarsi ed intensificarsi durante il movimento, conferendo una sensazione di rigidità nella parte davanti e dietro del collo. Oltre al dolore, alla rigidità ed al formicolio possono manifestarsi anche altri sintomi quali vertigini e mancanza di equilibrio, difficoltà di coordinamento motorio tale da rendere difficoltoso camminare e compiere movimenti precisi quali afferrare oggetti, ed un aumento della sensibilità cutanea.
Più raramente insieme al dolore al collo possono comparire nausea, vomito, febbre, linfoadenopatia, difficoltà a masticare e a deglutire.
Quali sono le cause più comuni del dolore al collo?
Le principali casistiche riconducono il dolore al collo sia ad eventi quali traumi ed incidenti che a patologie legate all’usura, al mantenimento di posture sbagliate, a processi infiammatori e degenerativi, che ancora a fenomeni di invecchiamento. Proseguiamo quindi andando ad approfondire il discorso relativo alle principali cause all’origine della cervicalgia, e ad alcune condizioni cliniche di rilievo in cui tra i sintomi si manifesta il dolore al collo.
Tensione ed affaticamento muscolare
Si tratta della causa più comune responsabile di cervicalgia e, nella gran parte dei casi si tratta di episodi di poco conto che tendono a risolversi da soli nel giro di pochi giorni e senza lasciare strascichi o complicazioni.
In questo gruppo rientrano le cervicalgie legate al mantenimento di posture errate, tipiche di chi lavora o studia al computer tenendo il collo proteso in avanti, oppure chino su libri e fogli posizionati sulla scrivania. Questa posizione comporta un affaticamento dei muscoli del collo e quindi una sensazione di tensione, rigidità e torcicollo.
Un altro esempio molto frequente è legato alla posizione in cui si è dormito, usare cuscini molto alti o dormire con il capo girato rispetto al resto del corpo, comporta uno stress eccessivo per il collo che rimarrà indolenzito per buona parte della giornata successiva.
Traumi
Il collo è una zona del corpo facilmente soggetta a traumi, specie in caso di cadute, di scontri durante sport di squadra e di incidenti in automobile in cui si verifica il cosiddetto “colpo di frusta”, ossia un movimento molto rapido dovuto alla forza di impatto che porta dapprima il collo in avanti a cui segue uno spostamento molto rapido indietro. In questi casi i muscoli ed i legamenti del collo sono sottoposti ad una forza eccessiva tanto da portarli a compiere uno stiramento oltre le loro normali capacità.
Tra gli esiti traumatologici figurano anche le fratture delle vertebre cervicali, anche se fortunatamente si tratta di un evento raro.
I traumi a carico del collo non andrebbero mai presi alla leggera, soprattutto se sono di una certa intensità, ma invece sottoposti ad accertamenti medici che permettano di sincerarsi sulla necessità di adottare per un certo periodo dispositivi ortopedici quali collari, o, nei casi più estremi, dell’utilità di un intervento chirurgico.
Discopatia cervicale
Con questo termine si intende la formazione di un’ernia del disco che si forma a livello cervicale. Si tratta di una protrusione del disco cartilagineo che si interpone tra una vertebra cervicale e l’altra, la quale andando a comprimere i nervi ed i tessuti circostanti, causa dolore e formicolii al collo, che si irradiano a spalle, braccia, mani e dita. L’ernia comporta anche rigidità del collo e limitazione nei movimenti laterali.
Osteoporosi e osteoartrite
Si tratta di fenomeni legati all’invecchiamento ed al normale processo di degenerazione dei dischi cervicali e di indebolimento della struttura ossea.
Artrite reumatoide
Condizione più rara, si tratta di una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni del corpo.
Patologie neurologiche
Dette anche radiculopatie, possono presentarsi con un segno clinico caratteristico nominato “segno di Lhermitte” che si manifesta come una scossa elettrica che si irradia lungo la colonna vertebrale e che viene scatenata flettendo il collo e la testa in avanti.
Attacco cardiaco
Il dolore al collo in alcuni casi può essere uno dei sintomi di un infarto, ma è bene rassicurare del fatto che una cervicalgia in sé non deve dare esito a preoccupazioni di questo genere. L’infarto infatti si manifesta attraverso molteplici sintomi di forte entità quali difficoltà respiratorie, nausea, vomito, sudorazione profusa, dolore al petto, al braccio sinistro (talvolta anche il destro), e dolore alla mandibola.
In misura minore la causa del dolore al collo può ricondursi a condizioni mediche quali infezioni, malattie metaboliche ed a carico delle ossa, ed ancora a tumori con metastasi diffuse alla colonna vertebrale.
Come comportarsi in caso di dolore al collo?
Un semplice dolore al collo che si manifesta magari al risveglio dopo aver dormito in una posizione errata o durante il corso della giornata lavorativa, specie se si è chini sulla scrivania o protesi in avanti osservando il monitor di un computer non è una condizione che deve mettere in allerta.
Discorso analogo quando il dolore si manifesta come un episodio sporadico e di lieve entità, magari dopo uno sforzo fisico o a causa di un lieve trauma. Tuttavia se gli episodi si ripetono con frequenza, è necessario parlarne con il proprio medico di base per valutare la necessità di effettuare indagini cliniche più approfondite o di effettuare terapie di natura fisioterapica, farmacologica o persino chirurgica.
Quando, invece, il dolore si manifesta in maniera violenta ed invalidante se persiste per più giorni o se si presenta a seguito di un trauma di grande entità (caduta, trauma sportivo o incidente automobilistico) è doveroso rivolgersi immediatamente al consulto di un medico recandosi ad un pronto soccorso.
È altrettanto urgente rivolgersi ad un pronto soccorso qualora il dolore al collo si manifesti insieme ad altri sintomi che potrebbero essere indice di problematiche mediche di particolare rilievo, tra cui febbre, mal di testa, nausea, vomito, vertigini, dolore che si irradia alla mandibola e/o a braccia o gambe, difficoltà a muovere braccia e mani, difficoltà a masticare e respirare.
Diagnosi e Terapie in caso di cervicalgia
Prima di assumere farmaci è sempre necessario rivolgersi al proprio medico curante e chiedere consiglio su quali siano i comportamenti corretti da seguire e questi dovranno basarsi sulla reale causa all’origine del problema. In caso di forte dolore al collo, o di cervicalgia cronica, bisogna rivolgersi ad un esame medico, in cui riferire il tipo di dolore percepito, le sue irradiazioni, i sintomi associati e quando compare (se al mattino, alla sera, a seguito di uno sforzo).
Sulla base dei dati raccolti il medico potrà valutare la necessità di prescrivere esami di approfondimento quali analisi del sangue, una risonanza magnetica, raggi X, una TAC, un’elettromiografia, od ancora una puntura lombare per sincerarsi della presenza di infezioni.
Dai risultati ottenuti il medico potrà prescrivere, a seconda del caso, terapie mirate o la messa in atto di semplici rimedi qualora il problema sia di lieve entità o correggibile.
Le terapie, da seguire scrupolosamente dietro indicazione medica, includono la somministrazione di rilassanti muscolari, farmaci antidolorifici, iniezioni di corticosteroidi, antibiotici qualora la causa sia da imputare ad un’infezione batterica e ancora il ricorso alla chirurgia in caso di forti traumi con fratture o in caso di erniazioni.
I trattamenti prevedono anche l’utilizzo di un collare, da applicare per immobilizzare il collo a seguito di un colpo di frusta, od ancora il ricovero ospedaliero se il dolore rientra nella rara casistica degli attacchi di cuore.
Esistono anche terapie alternative, cui sottoporsi solo e soltanto previa raccomandazione medica, che prevedono trattamenti chiropratici, massaggi attuati da un fisioterapista e stimolazione elettrica transcutanea dei nervi.
Quando la causa del dolore al collo è da imputare a fenomeni di scarso rilievo o più comunemente a posture errate, vengono indicati semplici rimedi in grado di attenuare i sintomi e di prevenirli. Vediamoli di seguito.
- Applicare del ghiaccio sulla parte dietro al collo quando il dolore insorge e nei giorni successivi applicare impacchi caldi o più semplicemente fare in modo che il getto della doccia calda scivoli sul collo;
- Assumere farmaci antidolorifici;
- Riposo da attività fisiche intense e dallo sport;
- Correggere la postura durante la seduta e quando si lavora al computer, badando a cambiare la posizione spesso per non sovraccaricare gli stessi gruppi muscolari troppo a lungo;
- Dormire appoggiando la testa su opportuni cuscini ortopedici che aiutano a distribuire correttamente il peso e la pressione sul collo;
- Effettuare massaggi ed esercizi di stretching quotidiani, in modo da rilassare la muscolatura ed evitare contratture o tensioni prolungate;
- Non indossare mai un collare ortopedico se non nei modi e nei tempi indicati da un medico.