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Il ginocchio è l’articolazione più grande e complessa del corpo umano, e dato il suo ruolo di primaria importanza nella deambulazione, nella corsa, nel salto e nel mantenimento della postura eretta (e dunque nel sorreggere il peso corporeo), risulta chiaro come un qualsiasi dolore sia acuto che cronico, può costituire una compromissione al normale svolgimento delle attività quotidiane.
Riassumendo ai minimi termini si può dire che il dolore al ginocchio è un fenomeno molto comune, sia in relazione ai possibili traumi generati durante l’esecuzione di movimenti, che per traumi diretti o indiretti con le superfici (per caduta) o corpi ed oggetti in movimento (urti).
Ma il dolore al ginocchio (che prende il nome di gonalgia), può manifestarsi anche in seguito a patologie proprie dell’articolazione oppure a quadri patologici sistemici, ed ancora, può essere un fenomeno naturale legato alla vecchiaia (processo para-fisiologico) e quindi ai fenomeni di usura che insorgono inevitabilmente con l’età.
Ma quali sono i sintomi che si accompagnano?
Il dolore al ginocchio può interessare una sola delle due gambe (ginocchio sinistro o destro in egual misura), soprattutto in caso di trauma, o entrambe, in caso di patologia sistemica.
Può manifestarsi in condizioni di riposo, sotto sforzo, a seguito di un’attività sportiva o ancora quando si è stati seduti o in piedi a lungo. Al dolore possono poi sommarsi altri sintomi quali rossore, gonfiore, ematoma, deformazioni ossee, formazione di liquido nel ginocchio, rigidità articolare, presenza di scricchiolii, lesioni cutanee e dolori diffusi alle altre articolazioni del corpo.
In quasi tutti i casi si ha una riduzione più o meno accentuata delle possibilità di movimento dovute sia al dolore che a stati infiammatori che limitano fisicamente la mobilità dell’articolazione. Bisogna poi tenere conto anche delle variabilità individuali per cui il dolore può manifestarsi anche senza gonfiore o rossore.
Al fine di rendere più chiara la comprensione dei meccanismi che portano all’insorgenza del dolore al ginocchio, sembra utile fornire qualche accenno sull’anatomia del ginocchio, e delle formazioni che costituiscono questa complessa articolazione.
Come è formata l’articolazione del ginocchio?
Il ginocchio è un’articolazione della gamba ed è costituito da 3 ossa: il femore, la rotula e la tibia. Queste 3 ossa vanno a costituire l’articolazione femore-tibia e quella femore-rotula.
Alla componente ossea si aggiungono le cartilagini, di cui fanno parte i menischi, che hanno la funzione di interporsi tra la tibia ed il femore, svolgendo una funzione di cuscinetto, limitando ed attutendo le sollecitazioni a carico del ginocchio. A queste strutture si aggiungono ancora i tendini, i quali hanno la funzione di fissare la parte muscolare (muscolo bicipite e quadricipite) alle ossa, ed infine i legamenti che donano stabilità all’articolazione dividendosi in:
- Legamento crociato anteriore e posteriore: legamenti che si incrociano ad assumere una ideale forma di “x” e che hanno il compito di impedire tutti quei movimenti che possono causare la dislocazione in senso anteriore o posteriore del ginocchio;
- Legamento laterale e mediale: questi due tipi di legamenti impediscono o comunque limitano i movimenti che possono causare la dislocazione verso l’interno o l’esterno del ginocchio.
Nel ginocchio trovano poi ovviamente sede i vasi sanguigni (responsabili di gonfiore ed ematoma in caso di trauma) e la membrana sinoviale che accoglie il liquido sinoviale (borsa con funzione di protezione ed ammortizzazione del ginocchio).
Nell’insieme dunque il ginocchio è costituito da strutture che consentono il movimento e da strutture che hanno una funzione protettiva contro tutti i traumi cui il ginocchio può essere sottoposto.
Quando e perché insorge il dolore al ginocchio?
Fornito un quadro complessivo sulla complessità dell’anatomia del ginocchio e sulle tipologie di cause traumatiche, patologiche ed erosive a carico di questa articolazione, possiamo andare ad approfondire punto per punto i fattori e le condizioni maggiormente responsabili dell’insorgenza di dolore al ginocchio (o gonalgia).
Traumi
I traumatismi sono il fattore più comune alla base dell’insorgenza di dolore al ginocchio. Può trattarsi di semplici contusioni che esitano in nulla più che un dolore anche acuto ma che non si protrae nel tempo, rossore cutaneo, lividi e contenute limitazioni del movimento.
In questi casi in genere un po’ di riposo, l’applicazione di impacchi freddi di ghiaccio e tenere la gamba in posizione sollevata rispetto al piano del corpo, porta ad una rapida risoluzione del problema. A causa del gonfiore si avverte dolore specie quando si piega l’articolazione dovuta alla forza che si contrappone al movimento.
Talvolta il trauma può essere di entità più grave, quindi trattarsi di lussazioni della rotula o di fratture. Questi fenomeni sono ben distinguibili perché il gonfiore risulta da subito ben evidente e la mobilità risulta così compromessa da impedire al soggetto di caricare alcun peso sul ginocchio. Ovviamente in questi casi è necessario rivolgersi alle attenzioni di un medico specialista in ortopedia recandosi ad un pronto soccorso.
In seguito ad un forte trauma contusivo si può formare il cosiddetto “liquido nel ginocchio”, dovuto alla rottura della borsa sinoviale che si manifesta con: ginocchio gonfio, forte dolore e limitazioni nel movimento nell’atto di stendere la gamba o di fare carico quando ci si trova in posizione eretta.
Obesità e sovrappeso
Altra causa molto comune, dovuta al sovraccarico di peso corporeo che va a gravare sul ginocchio causando un’usura accelerata delle cartilagini.
Affaticamento
Condizione frequente in chi svolge attività sportive ad alti livelli o quando non sufficientemente allenati. L’affaticamento dell’articolazione si riscontra anche in quei soggetti che svolgono mansioni particolarmente gravose o che sollecitano in maniera importante il ginocchio, quali il sollevamento di pesi, quindi quando lo si piega di frequente (specie nell’atto di accovacciarsi e rialzarsi).
Gotta
Condizione clinica tipica di quei soggetti che seguono una dieta ricca di carne rossa e di proteine. Questo porta all’innalzamento dei livelli di acido urico nel sangue, i quali vanno ad aggregarsi formando dei cristalli che vanno ad accumularsi a livello delle articolazioni (specie degli arti inferiori), causando dolori molto intensi che insorgono in particolar modo durante la notte. Abbiamo trattato il tema dell’alimentazione corretta in caso di gotta in un articolo specifico che puoi leggere qui.
Artrosi
Patologia infiammatoria di natura degenerativa che nel caso specifico del ginocchio prende il nome di gonartrosi. Questa patologia comporta un progressivo assottigliamento della cartilagine del ginocchio che si interpone tra le ossa del ginocchio e che, come abbiamo visto prima, svolge la funzione di ammortizzare i traumi e le sollecitazioni.
Il fenomeno interessa principalmente i soggetti al di sopra dei 60 anni d’età, ed è da mettere in relazione con i normali fenomeni di usura dell’età, sia al logorio dovuto all’esecuzione di movimenti forzati e ripetuti.
Infiammazioni dei tendini
La cosiddetta tendinite è un fenomeno piuttosto comune, legato soprattutto a sforzi fisici eccessivi, ma talvolta anche all’insorgenza di malattie reumatiche. Ne è un esempio l’artrite reumatoide, malattia autoimmune che colpisce soprattutto il genere femminile che porta ad una progressiva limitazione della mobilità delle articolazioni, deformità ossee e dolori molto intensi.
Un punto fondamentale di questa patologia è il fatto che coinvolga tutte le articolazioni del corpo, pertanto è molto difficile che il dolore che riguarda solo e soltanto un ginocchio possa costituire la spia di allarme per questa patologia.
Lesione del legamento crociato anteriore
Si tratta della struttura più fragile e delicata e dunque più soggetta ai traumi del ginocchio, specie quelli sportivi. È un legamento molto vascolarizzato pertanto una sua lesione esita con facilità in un ematoma (che richiede lo svuotamento del ginocchio dal sangue), gonfiore ed un dolore molto acuto.
Tumori
Condizione piuttosto rara che può portare alla formazione e all’accrescimento di una massa tumorale che comprime i tessuti del ginocchio, causando dolore.
Diagnosi e Terapia della Gonalgia: come comportarsi?
Data l’importanza che riveste il ginocchio nello svolgimento di tutte le principali attività della vita quotidiana, qualsiasi fenomeno traumatico o patologico a suo carico può facilmente alterare o compromettere le abilità lavorative, sportive o legate alla vita privata. Pertanto, qualsiasi disturbo che riguarda il ginocchio, se perpetrato nel tempo va sottoposto alle attente valutazioni di un medico specialista in ortopedia.
Quando il trauma o il dolore è di lieve entità, è passeggero e non limita in modo significativo l’esecuzione del movimento o il mantenimento della stazione eretta, sarà sufficiente adottare qualche rimedio che il più delle volte si rivela risolutivo: applicare il ghiaccio sul ginocchio, tenere a riposo la gamba senza sovraccaricarla di pesi e di lavoro. È inoltre utile tenere la gamba sollevata rispetto al piano del corpo, per evitare la formazione di ritenzione idrica e dunque limitare la comparsa del gonfiore.
Quando, invece, il dolore persiste, si accompagna ad affaticamento, gonfiore, rossore, raccolte di liquido sottocutaneo, rigidità dell’articolazione, riduzione della forza, impossibilità di fare peso sulla gamba e di movimento, è doveroso sottoporsi al più presto ad accertamenti specialistici, quindi rivolgersi ad un ortopedico o ad un pronto soccorso, a seconda dell’intensità delle manifestazioni.
Il medico in genere raccoglie dapprima tutte le informazioni (anamnesi) riguardanti i sintomi percepiti, le manifestazioni concomitanti ed i fenomeni rilevanti associati, e poi procede a visitare il ginocchio valutando la presenza o meno di manifestazioni visibili, la mobilità passiva ed attiva del ginocchio ed eventuali punti di dolorabilità.
I sospetti diagnostici formulati durante la visita andranno in genere sottoposti ad una conferma o ad una smentita per mezzo di indagini specifiche.
A seconda dei casi può risultare utile un prelievo di sangue per verificare la sussistenza di fattori legati ad una malattia autoimmune o ad un’infezione. I mezzi di diagnostica strumentale (risonanza magnetica, TAC, radiografia, ecografia) invece risultano essenziali per valutare lo stato sia delle componenti ossee e cartilaginee, che lo stato di salute di legamenti, tendini, vasi sanguigni e l’eventuale presenza di raccolte di liquidi.
In caso di borsite del ginocchio (o liquido nel ginocchio) sarà utile effettuarne un prelievo tramite ago aspirato per analizzarne la composizione, oppure un vero e proprio drenaggio per diminuire la pressione che il liquido esercita sulle strutture del ginocchio causando dolore e ridotta mobilità.
Quanto ai trattamenti, essi variano a seconda del caso e del disturbo all’origine del fenomeno. In caso di infiammazioni il più delle volte risulta efficace la somministrazione di antinfiammatori e antidolorifici, mentre in casi di usura o di forti traumi può rendersi necessario un intervento chirurgico di sostituzione con protesi.
Come corretto mantenimento dello stato di salute dell’articolazione del ginocchio si consiglia di praticare attività fisica o sportiva con regolarità, provvedendo ad iniziare ogni sessione soltanto a seguito di un adeguato riscaldamento, e ancora, di prediligere quelle attività che non gravano eccessivamente sulle ginocchia, quali il nuoto, passeggiate con scarpe adeguate ed il ciclismo.
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