Il ginocchio è una struttura portante del corpo umano, difatti si tratta di un’articolazione che ha il compito di sorreggere la gran parte del peso corporeo e, allo stesso tempo gioca un ruolo fondamentale nell’esecuzione di tutti quei movimenti che ci consentono di camminare, saltare, correre, chinarsi ed accovacciarsi: quindi di svolgere tutte le attività quotidiane.
Vi abbiamo già parlato in precedenza del dolore al ginocchio in un articolo specifico che puoi leggere qui. Oggi, invece, abbiamo deciso di dedicare l’oggetto della nostra trattazione al dolore al ginocchio interno che presenta delle cause e delle caratteristiche che sono leggermente diverse dal normale dolore al ginocchio.
In questo articolo parliamo di:
Caratteristiche del dolore
L’articolazione in questione è una struttura soggetta a continue sollecitazioni e stress, e questo fa intendere il motivo per cui il dolore al ginocchio interno (detto anche gonalgia) sia un sintomo così diffuso, soprattutto negli anziani, nei soggetti che praticano sport con molta frequenza e nelle persone in sovrappeso.
Negli anziani è un fenomeno para-fisiologico legato ai normali fenomeni di usura e logorio dovuti all’età. Negli sportivi il dolore può essere facilmente la conseguenza di un eccessivo affaticamento o di un trauma, mentre per quanto riguarda i soggetti in sovrappeso, il dolore al ginocchio è dovuto al costante ed eccessivo carico di peso che va a gravare sui tessuti molli del ginocchio.
In altri casi invece il dolore al ginocchio si manifesta in relazione ad uno stato patologico. Tuttavia se il dolore persiste, e con questo subentrano anche difficoltà motorie, si inviata caldamente a non minimizzare i sintomi e di rivolgersi con tempestività al proprio medico curante.
Alla luce di quanto visto fino ad ora, il dolore al ginocchio laterale interno in ogni caso può costituire una seria limitazione allo svolgimento delle attività quotidiane, delle mansioni lavorative e soprattutto dell’attività sportiva, pertanto, ogni dolore deve essere considerato nelle sue conseguenze globali e sottoposto ad accurati controlli qualora sia di entità acuta, disabilitante o si manifesti di frequente.
Quando invece il dolore è di lieve entità, magari conseguente ad un piccolo trauma, come un urto o una caduta, oppure conseguente ad un’intensa sessione di allenamento o sforzo fisico, come ad esempio sollevare pesi, in genere è sufficiente applicare impacchi di ghiaccio sulla sede del dolore, azione che consente di ridurre il gonfiore per vasocostrizione, e di lasciare la gamba a riposo per qualche giorno, evitando di sovraccaricare ulteriormente il ginocchio.
Oltre al dolore riferito al ginocchio possono sommarsi anche altri tipi di manifestazioni e sintomi quali senso di debolezza dell’articolazione e cedimento quando si carica di peso, impossibilità di muovere la gamba sia per il dolore che per impedenza funzionale, difficoltà a distendere o flettere la gamba, arrossamenti cutanei, cute lesa ed ematomi sottocutanei, gonfiore dovuto ad un versamento interno di liquido, deformità ossee, febbre ed ancora presenza di rumori quando si muove l’articolazione, simili a scricchiolii o al rumore di pietre calpestate.
È importante aggiungere che tutti questi sintomi possono manifestarsi ad un solo ginocchio (destro o sinistro indifferentemente) o ad entrambe le ginocchia e il dolore può localizzarsi alla sola parte interna del ginocchio o coinvolgerlo in tutta la sua estensione, e che il dolore può presentarsi anche senza gonfiore.
A questo punto non ci resta che analizzare in maniera approfondita quelle che possono essere tutte le possibili cause che all’origine di questo dolore diffuso.
Dolore al ginocchio interno: le cause più comuni
Patologie dei legamenti
Il legamento maggiormente responsabile del dolore al ginocchio interno è il cosiddetto legamento collaterale mediale (LCM) che svolge la funzione di impedire, o comunque limitare, tutti quei movimenti che potrebbero portare ad una dislocazione verso l’interno del ginocchio. Si identificano principalmente 3 tipi di lesione dei legamenti:
- lieve stiramento;
- lacerazione parziale delle fibre legamentose;
- lacerazione completa delle fibre.
L’entità ed il grado della lesione si valutano mediante l’esecuzione di un test diagnostico, o meglio dire di una semplice manovra esercitata dallo specialista ortopedico. Questa manovra, detta stress in-valgo, viene eseguita sia a gamba distesa che a gamba flessa (piegata), valutando la funzionalità del legamento nella sua interezza.
Lesioni dei menischi
I menischi del ginocchio hanno la funzione di una vera e propria “guarnizione” e sono posti tra il femore (superiormente) e la tibia (inferiormente). Hanno il compito di ammortizzare le sollecitazioni meccaniche e di stabilizzare l’intera articolazione distribuendo i carichi.
I due menischi del ginocchio hanno delle forme particolari e singolari: quello interno e maggiormente coinvolto nel dolore al ginocchio interno assume l’aspetto di una “C”, l’altro (quello esterno) l’aspetto di una “O”.
Ogni menisco è poi suddiviso in una parte anteriore (corno anteriore), in una parte intermedia (corno intermedio) ed in una parte posteriore (corno posteriore). Si può dire che principalmente le lesioni ai menischi sono conseguenti a movimenti di flessione del ginocchio, tipici di quando ci si accovaccia, evento in cui il femore può intrappolare e “pizzicare” il menisco mediale, lesionando la sua parte posteriore mentre, per quanto riguarda il menisco laterale questo è meno soggetto al problema in quanto più mobile e spesso rispetto a quello mediale.
Talvolta però la lesione può essere dovuta anche ad un trauma diretto, frequente durante le attività sportive che prevedono lo scontro fisico come il calcio, o gli sport di squadra in genere.
Alla luce di quanto visto, dunque, è facile intuire quanto una lesione del menisco gravi sull’articolazione del ginocchio di uno stress eccessivo che porta la cartilagine ad usurarsi, instaurando quindi un processo di artrosi.
Bisogna poi tenere presente che i menischi, così come ogni altro tessuto dell’organismo sottoposto a continui stress meccanici, con l’età sono soggetti a naturali processi di degenerazione ed usura detti meniscosi, che causano dolori cronici ed affaticamento.
Peso corporeo
come visto in precedenza i soggetti in sovrappeso esercitano un’eccessiva pressione che va a gravare sulla cartilagine del ginocchio e sui tessuti molli, causandone l’usura e conseguente dolore. Per approfondire questa causa così diffusa ti consiglio la lettura di questa risorsa che ben spiega la relazione tra il dolore al ginocchio interno e l’importanza di perdere peso. Per leggerla clicca al questo link.
Affaticamento
É sicuramente la causa più banale ma anche più comune che si nasconde dietro a questo tipo di sofferenza articolare. Il dolore al ginocchio interno è causato soprattutto da numerosi piegamenti effettuati nell’atto di sollevare pesi. Questa evenienza è purtroppo molto frequente nelle persone che per lavoro si trovano a spostare e sollevare pesi.
Per questo motivo è sempre consigliabile indossare un tutore che mantenga ferma l’articolazione ed eviti movimenti traumatici che possono causare un trauma o ancor peggio una lesione ai legamenti.
Traumi
Si tratta della più comune evenienza di chi pratica sport di squadra che prevedono contatti fisici e scontri, ne è un esempio il calcio. A seconda dei traumi si possono manifestare semplici contusioni che causano la rottura dei vasi sanguigni, quindi ginocchio gonfio, ematomi, cute arrossata, lesioni cutanee e limitazioni nei movimenti.
Se il trauma, invece, è di forte intensità si può avere la lesione dei menischi e la rottura del legamento crociato anteriore fenomeno purtroppo assai diffuso nei calciatori.
Artrosi
L’artrosi è un processo di degenerazione delle strutture anatomiche del ginocchio (specie cartilagini e legamenti) che può essere conseguente sia a fenomeni di usura legati all’età, che al sovraccarico dell’articolazione, che ancora a fenomeni patologici.
Artrite reumatoide
Si tratta di una malattia autoimmune in cui si hanno fenomeni di infiammazioni alle articolazioni del corpo, causando forti dolori, deformità ossee e difficoltà motorie.
L’individuazione della causa scatenante questo disturbo spetta al medico specialista in ortopedia che rappresenta la figura di riferimento da consultare in primissima istanza nel momento in cui dovesse manifestarsi questo problema.
Di seguito, voglio spiegarvi cosa accade in fase di visita e quali saranno con molta probabilità gli esami diagnostici ai quali dovrete sottoporvi.
Diagnosi: quali fattori vengono presi in considerazione?
Come detto in precedenza la gonalgia non deve essere sottovalutata, specie se causa forti dolori persistenti e se provoca importanti limitazioni del movimento. Quando si manifesta e da esito a sintomi rilevanti è sempre bene parlarne al proprio medico curante, il quale, valutata la situazione, potrà indirizzare verso una visita specialistica in ortopedia.
La visita ortopedica si svolge in due tempi, una prima fase di raccolta informazioni, e una fase di visita vera e propria del ginocchio, ossia quello che viene definito esame obiettivo.
Durante l’anamnesi l’ortopedico si informa su tutti i sintomi riferiti dal paziente e sulle modalità di insorgenza e manifestazione dei disturbi, mentre in fase di esame obiettivo il medico valuta per primo il ginocchio sano. Perché? La riposta è molto semplice: questo modo di procedere permette di paragonare il ginocchio dolente in maniera opportuna.
Infatti bisogna sempre tenere conto delle caratteristiche anatomiche di ciascuno senza cadere nell’errata valutazione che un ginocchio ricurvo o spostato all’indietro sia indice di patologia quando invece è naturalmente così.
Durante l’ispezione del ginocchio viene valutata anche la presenza di gonfiore, indice probabile della presenza di liquido. In questo caso si procede con lo svuotamento articolare del liquido tramite una artrocentesi, effettuata solo e soltanto dal medico specialista in ortopedia per mezzo di siringhe in un ambiente sterile.
Il liquido prelevato andrà poi analizzato per studiarne le componenti e valutare la causa del dolore con maggiore chiarezza, ad esempio la presenza di sangue è tipica di un trauma diretto che causa una lesione dei menischi, a cui può associarsi la rottura del legamento crociato anteriore che è fortemente vascolarizzato.
Se il versamento si presenta come sieroso può indicare la lesione del solo menisco, e se il versamento si ripete più volte allora costituisce un indice di artrosi, oppure di un processo infiammatorio. Un versamento adiposo invece fa propendere verso una frattura vera e propria del ginocchio, che andrà confermata per mezzo di TAC e Risonanza Magnetica per valutare lo stato dei legamenti del ginocchio.
Le indagini di diagnostica strumentale (radiografia, risonanza magnetica, Tac, scintigrafia) consentono di prendere visione delle strutture ossee e molli dell’intera articolazione, verificando processi di usura e lesioni, mentre attraverso un esame del sangue si vanno a valutare i fattori indice di una malattia reumatica.
In genere non è necessario sottoporsi a tutte queste analisi, ne bastano solo alcune e mirate per giungere rapidamente ad una diagnosi ed intraprendere la terapia più efficace.
Terapie e Trattamenti per la gonalgia
Su internet si trovano decine di consigli circa l’utilità di rimedi naturali, e non, che garantirebbero di risolvere il problema in poco tempo e in modo completo, ovviamente si tratta di indicazioni che non hanno alcuna validità scientifica e che anzi, se messi in atto rischierebbero di compromettere negativamente, talvolta anche in modo irrieversibile la guarigione del ginocchio.
In caso di gonalgia l’unica figura professionale a possedere le conoscenze opportune e competenti al fine di diagnosticare il problema, e prescrivere una terapia, è il medico specialista in ortopedia. Va da sé che se i sintomi sono di lieve entità e non richiedono urgenza è raccomandabile chiedere dapprima un parere al proprio medico curante.
É molto complesso cercare di individuare un’unica terapia efficace per la risoluzione del problema: l’intero quadro patologico è sempre da mettere in relazione alla causa scatenante.
In molti casi, specie subito dopo un trauma, sarà sufficiente applicare impacchi freddi sulla sede interna (o mediale) del ginocchio e lasciare l’arto a riposo.
In altri casi, invece, si rende necessaria la somministrazione di una terapia farmacologica con lo scopo di placare i sintomi, quindi per mezzo di antinfiammatori e antidolorifici, e qualora i disturbi siano di maggiore interesse clinico, si rende necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico.
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