L’articolazione del gomito è una delle più soggette ad urti e dolori di varia natura. Il dolore al gomito è una sensazione che sicuramente ti ha riguardato almeno una volta nella vita a causa del fatto che questa articolazione sopporta molti urti e movimenti errati che involontariamente si effettuano con il braccio.
In questo articolo andremo a vedere insieme cos’è il dolore al gomito e quali sono i diversi modi in cui può manifestarsi, cercando di fornirti una guida completa su questo argomento in quanto, essendo un’articolazione, anche il gomito è soggetto a particolari sforzi e traumi e può provocare dolore.
In questo articolo parliamo di:
Dolore al gomito Destro o Sinistro: Quali sono le cause?
In linea di massima non ci sono differenze sostanziali tra il dolore al gomito destro e il dolore al gomito sinistro. Infatti una condizione simile può colpire indifferentemente sia il gomito del braccio destro, sia quello del braccio sinistro.
Al limite, il dolore potrebbe incrementare nel momento in cui interessa il gomito dell’arto dominante, ad esempio, se siamo mancini, potrebbe essere più frequente il dolore al gomito sinistro proprio perché sforziamo maggiormente quel braccio.
In ogni caso le cause principali del dolore al gomito possono essere riassunte nei seguenti punti:
- epicondilite, ossia una condizione comunemente conosciuta come gomito del tennista;
- L’artrite;
- L’artrosi;
- La tensinovite;
- Un’ernia al disco;
- L’epitrocleite, ossia una condizione conosciuta anche come gomito del golfista;
- L’artrite reumatoide;
- L’artrosi cervicale;
- La tendinite;
- La borsite.
Come puoi notare, alcune di queste cause sono delle vere e proprie condizioni patologiche. Ciò è determinato dal fatto che il dolore al gomito può presentarsi proprio come sintomo di una di queste condizioni.
Dolore al gomito quando lo stendo
Spesso può capitare di percepire dolore al gomito solo quando l’articolazione viene distesa, ossia quando il braccio viene allungato. Il medico potrebbe invitarci a fare questo movimento proprio per capire di cosa si tratta.
Infatti, una delle condizioni più comuni in cui si manifesta il dolore al gomito quando viene disteso è l’epicondilite, ossia il gomito del tennista, di cui parleremo meglio in seguito.
Dolore al gomito quando lo appoggio
Il dolore al gomito quando viene appoggiato ha invece diverse cause. La causa più comune è la presenza di un’infiammazione alla capsula sinoviale, generalmente causata a sua volta dal fatto che l’individuo appoggia spesso il gomito.
Questa condizione riguarda soprattutto quelle persone che fanno, ad esempio, un lavoro da ufficio e appoggiano spesso l’articolazione sulla loro scrivania fino a quando non si verifica l’infiammazione.
Inoltre, quando percepiamo dolore al gomito appoggiandolo su una superficie, potrebbe trattarsi anche di un’infiammazione o compressione del nervo ulnare, ossia quel nervo che, quando subisce un urto ci provoca un forte dolore che si irradia fino alla punta dell’anulare e del mignolo della mano.
Infine, una situazione del genere può verificarsi anche in presenza dell’epicondilite.
Dolore al gomito interno: epitrocleite o gomito del golfista
Quando il dolore al gomito è percepito nella parte interna dell’avambraccio, potrebbe trattarsi di una condizione comunemente conosciuta come gomito del golfista che, in ambito medico, viene chiamata epitrocleite.
Si tratta di una condizione che colpisce soprattutto coloro che sono soliti compiere sempre gli stessi movimenti, per lo più rotatori, oppure coloro che espongono il gomito a delle sollecitazioni ripetute, ad esempio l’utilizzo continuo di un martello pneumatico.
Quindi il termine gomito del golfista è relativamente errato perché questa condizione non interessa solo chi pratica questo sport, ma anche chi fa dei lavori che prevedono movimenti ripetitivi come quelli di cui sopra, oppure chi va in palestra e così via.
In questi casi si verifica l’infiammazione dell’osso che si trova nella parte interna del gomito. Il dolore è causato dal fatto che, proprio in questo punto, i tendini vanno ad inserirsi all’interno dell’articolazione.
Nel caso di epitrocleite, si manifestano dei sintomi ben precisi come quelli citati in seguito:
- Sensazione di fastidio quando i tendini interessati vengono stirati oppure sono sottoposti ad una certa pressione;
- Dolore lancinante quando viene stretto il pugno mantenendo il palmo rivolto verso l’alto;
- Dolore nella parte interna del gomito quando vengono effettuati dei movimenti ben precisi.
Epicondilite o Gomito del Tennista
Un’altra condizione molto comune che interessa il gomito e provoca dolore a chi ne soffre è l’epicondilite, comunemente conosciuta come gomito del tennista. Anche in questo caso bisogna però ricordare che non si tratta di una patologia che colpisce solo chi pratica tennis.
Infatti, interessa soprattutto coloro che effettuano movimenti ripetitivi in cui la mano viene ruotata, ad esempio il semplice utilizzo di un cacciavite per lungo tempo.
Con il termine epicondilo ci riferiamo alla sporgenza ossea che si trova nel lato esterno del gomito e, anche in questo caso, il dolore è causato dal fatto che in questo punto si vanno ad inserire i tendini del braccio. Infatti, ad infiammarsi sono proprio i tendini che si trovano in questa zona, provocando dolore e calore.
Così come accade nell’epitrocleite, anche in questo caso la condizione viene riconosciuta quando si manifestano dei sintomi specifici come i seguenti:
- Il dolore più forte viene percepito quando si stringe un oggetto nella mano, mantenendo il gomito in estensione;
- Girare la mano con il palmo verso l’alto (supinazione dell’avambraccio) provoca dolore intenso;
- Se il tendine subisce una pressione o viene allungato si percepisce dolore;
- Utilizzare strumenti come il mouse provoca dolore.
In genere il gomito dolorante nel caso di epicondilite è quello del braccio dominante. Ossia, se siamo destrorsi saremo più soggetti nel gomito destro e viceversa se siamo mancini.
Cosa bisogna fare in questi casi?
In alcuni casi è indispensabile rivolgersi al medico, soprattutto quando i rimedi casalinghi si sono dimostrati inutili, ad esempio l’applicazione del ghiaccio o l’assunzione di antidolorifici da banco.
Quando si presentano le seguenti condizioni è fondamentale contattare il medico per fare una visita di controllo:
- Quando si presenta febbre;
- Quando il gomito è particolarmente caldo;
- Quando il dolore si protrae nel tempo;
- Quando il gomito sembra deforme e pensiamo che si sia rotto;
- Quando non riusciamo a piegare l’articolazione.
Se il medico sospetta la presenza di una epitrocleite sicuramente ti sottoporrà ad una ecografia per valutare lo stato dei tendini e, se la situazione non è grave, ti consiglierà di fare degli impacchi con il ghiaccio, di sottoporti ad una laser terapia e agli ultrasuoni per risolvere il problema.
Nel caso in cui l’epitrocleite è grave, allora il medico potrebbe ritenere necessario effettuare delle infiltrazioni di cortisone a livello locale anche se sarebbe meglio evitarle per non favorire la degenerazione dei tendini. Per questo si preferisce optare sempre per un programma di esercizi appositi.
Anche se il medico sospetta l’epicondilite ti sottoporrà ad una ecografia, anche se con una radiografia potrebbe valutare la presenza di eventuali depositi di calcio sul tendine oppure di altre anomalie che interessano il gomito.
Il trattamento previsto per l’epicondilite, in linea di massima, è lo stesso che viene considerato per l’epitrocleite, ossia:
- Impacchi di ghiaccio;
- Antinfiammatori da banco come gli antinfiammatori non steroidei FANS;
- Un programma di esercizi mirato al rinforzo dei muscoli del gomito.
Infine, nel caso di epicondilite, si possono anche usare degli appositi cinturini che possono essere acquistati in farmacia, in parafarmacia o presso i negozi di articoli sportivi.
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