Incontinenza urinaria e pavimento pelvico, un legame da non sottovalutare

L’incontinenza urinaria è una condizione delicata e difficile per chi ne soffre, perché spesso non ne parla nemmeno con un professionista sanitario. Questo porta ad avere un impatto negativo sulla propria salute e sulla qualità di vita in generale. Tuttavia, si può limitare o prevenire l’incontinenza urinaria con la consapevolezza e l’allenamento del pavimento pelvico, importante nel sostegno di alcuni organi interni. Vediamo quindi più in dettaglio il legame tra incontinenza urinaria e pavimento pelvico.

Cos’è il pavimento pelvico

Il pavimento pelvico o perineo è l’insieme di legamenti e muscoli posti alla base della cavità addominale (o pelvica) che si estendono dall’osso pubico a quello sacro. Ha la funzione di sorreggere gli organi pelvici come l’intestino, la vescica e l’uretra. Nella donna anche l’utero evitando quindi i prolassi. Contribuisce alla continenza delle urine e delle feci. Ci sono diverse situazioni e attività che predispongono ai disturbi del pavimento pelvico, ad esempio: il parto, la gravidanza, la stipsi ostinata, la tosse cronica, attività lavorative pesanti, eccessivo dimagrimento, la menopausa, attività sportive intense.

Incontinenza urinaria e pavimento pelvico, un legame importante

La perdita incontrollata delle urine viene definita incontinenza urinaria e si verifica molto spesso a causa dell’indebolimento del pavimento pelvico. Altre cause possono essere: cambiamenti ormonali, farmaci, infezioni, danni ai nervi ecc.. Le perdite possono essere piccole o abbondanti e a volte la minzione può risultare dolorosa per cause irritative (come i calcoli) oppure per lo sforzo.

Si stima che la prevalenza dell’incontinenza femminile varia dal 10% al 70% e spesso si associa la problematica all’età, in donne over 60. In realtà dipende anche da altri fattori come la presenza di comorbilità, il tipo di incontinenza, se si ha avuto una gravidanza, lo stile di vita ecc..

Da sforzo o da sovraccarico, i tipi di incontinenza urinaria

Si possono individuare diversi tipi di incontinenza urinaria e alcuni possono avvenire anche se la vescica non è piena.
La prima è quella da sforzo che avviene in concomitanza ad un colpo di tosse o uno starnuto, una risata improvvisa o sollevando una borsa pesante. Interessa più le donne soprattutto se in gravidanza, post partum o in menopausa.
C’è anche l’incontinenza per urgenza minzionale, cioè quando si è incapaci di rimandare lo stimolo di fare pipì e accade in uomini e donne. In questi casi aumenta anche la frequenza dello stimolo creando un forte disagio fisico.

Se la vescica è molto piena e iperdistesa e non riesce a svuotarsi completamente, è definita incontinenza da sovraccarico. Infine, c’è anche quella di origine neurogena, cioè legata a particolari malattie che coinvolgono il sistema nervoso come sclerosi multipla, parkinson, Alzheimer, lesioni, midollari da trauma.

Quali sono i sintomi dell’incontinenza urinaria

I sintomi dell’incontinenza urinaria variano a seconda del tipo e della gravità della condizione. In generale, però, sono:

  • perdite di urina durante sforzi fisici come la tosse o lo starnuto
  • necessità improvvisa e urgente di urinare difficile da controllare
  • bisogno frequente di urinare durante la notte (nicturia)
  • difficoltà a raggiungere il bagno in tempo
  • sensazione di non riuscire a svuotare completamente la vescica.

Parlare di incontinenza e pavimento pelvico è ancora tabù

Non è facile per chi soffre di incontinenza urinaria, parlarne né con il proprio partner né con un professionista sanitario. Spesso i pazienti si sentono talmente a disagio che si limita anche la possibilità di affrontare e risolvere il problema. Inoltre, c’è un forte impatto sulla qualità di vita e sulle sfere sociali ed emotive. Infatti, c’è il costante timore che di avere incontinenza in situazioni pubbliche portando la persona ad uscire meno di casa e ad isolarsi. Anche sul lavoro questa condizione può portare a limitare la partecipazione ad attività come riunioni o trasferte, aumentando lo stress e la frustrazione.

A chi rivolgersi per la diagnosi e quali trattamenti disponibili

Innanzitutto è bene chiedere un consulto al medico di famiglia che potrebbe suggerire una visita specialistica. Gli esami da effettuare spaziano dall’esame delle urine, all’ecografia dell’addome per vedere vescica, reni e in generale le vie urinarie. Inoltre, può essere richiesto di tenere un diario delle minzioni, indicando non solo il numero delle volte che si sente lo stimolo ad urinare, ma anche se si svuota o meno la vescica.
Per i trattamenti, dipende dalla diagnosi del medico e quindi dalla personalizzazione della cura. Possono essere prescritti farmaci, dispositivi medici (come pessari vaginali o tamponi uretrali) oltre a eventuali assorbenti per incontinenza. Molto spesso viene indicato di effettuare esercizi specifici per rinforzare il pavimento pelvico e solo in casi gravi si valuta l’intervento chirurgico.

I 5 consigli per prevenire l’incontinenza e aiutare il pavimento pelvico

E’ possibile attuare alcune strategie per limitare o prevenire l’incontinenza urinaria. Ecco 5 suggerimenti:

  1. Ascoltare i segnali della propria vescica
    Evitare di procrastinare il bisogno di andare in bagno (meglio andarci a orari regolari) o di fare la “pipì preventiva”, prima di uscire di casa senza un reale stimolo.
  2. Sedersi correttamente sulla tazza
    Una buona seduta consente di svuotare completamente la vescica. No alla posizione del semi-squat, se non in situazioni d’emergenza e tenere un rialzo per i piedi per aiutare a svuotare la vescica (utile anche per l’intestino).
  3. Allenare i muscoli del pavimento pelvico
    Mantenerli tonici facilita la minzione e riduce il rischio di problemi futuri. Quindi sì ad una regolare attività fisica abbinandola agli esercizi specifici per il pavimento pelvico.
  4. Idratazione adeguata
    Bere molto (2-2,5 litri di acqua al giorno), evitare gli alcolici, caffè e bevande contenenti caffeina e il fumo.
  5. Non trascurare la salute generale
    Prendersi cura di sé è importante anche nella prevenzione dell’incontinenza. Ad esempio, curare sempre le infezioni respiratorie, perché starnuti e tosse possono aggravano la situazione.

Fonti:
Humanitas – Incontinenza urinaria e pavimento pelvico

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