Il periodo invernale non è solo caratterizzato dalle festività, ma anche da influenza e raffreddore che possono colpire tutti. Influenza e raffreddore sono patologie che hanno alcuni sintomi in comune, ma non sono identiche. Fortunatamente sono trattabili con alcuni giorni di riposo e qualche farmaco per gestirne i sintomi. Ma come si possono distinguere? Lo vediamo in questo articolo.
In questo articolo parliamo di:
I sintomi dell’influenza, ecco quali sono
L’influenza è una malattia infettiva, causata da un virus, e altamente contagiosa. Il primo isolamento di virus influenzale nell’uomo risale al 1933 in Inghilterra e da allora ne sono stati identificati quattro tipi differenti, della famiglia Orthomixoviridae, classificati con le prime quattro lettere dell’alfabeto. I virus di tipo A e B sono responsabili della classica influenza; il tipo C generalmente è asintomatico, mentre il tipo D è stato identificato nei bovini e non si sa se può infettare l’uomo.
I sintomi influenzali compaiono generalmente da uno a quattro giorni dopo l’infezione, insorgono all’improvviso e sono intensi. Poi, scompaiono dopo una o due settimane. Ecco quali sono:
- brividi
- congestione nasale
- dolori articolari e muscolari
- febbre
- mal di gola
- mal di testa
- stanchezza
- sudorazione
- tosse secca
- starnuti e raffreddore
In alcune persone, come anziani e pazienti con patologie croniche, come BPCO, cardiopatie e diabete, bambini sotto i 2 anni, donne incinte e over 65, l’influenza può avere complicanze anche gravi. Infatti, è possibile che l’influenza porti ad una polmonite.
Influenza e influenza intestinale, non sono la stessa patologia
Quella che viene comunemente definita influenza intestinale o gastroenterite, è un’infezione che non è causata dai virus dell’influenza e può capitare tutto l’anno. I virus responsabili sono un gruppo di enterovirus quali rotavirus, astrovirus, norovirus e adenovirus. I sintomi più evidenti sono diarrea con scariche che variano da 5-6 a 15-20 in 24 ore e vomito. Ma sono presenti anche febbre, nausea, inappetenza, mal ditesta e dolori alle ossa e ai muscoli.
Come si manifesta il raffreddore
Il raffreddore o rinosinusite virale è un’infiammazione di tipo virale delle vie aeree superiori. Esistono oltre 200 tipi di virus che possono scatenare il raffreddore. Tra i più diffusi ricordiamo: rinovirus, adenovirus, coronavirus (ne esistono 6 tipi), virus parainfluenzale umano. Interessa principalmente il naso, i seni paranasali e la faringe. Generalmente scompare in circa 7-10 giorni. I sintomi consistono in:
- gola secca
- iperproduzione di muco
- lacrimazione
- mal di testa
- starnuti
- tosse secca
- raramente febbre
Quando si ha il raffreddore, il microambiente del naso vede un abbassamento del pH dell’ambiente e il rallentamento dell’attività di protezione e pulizia delle ciglia interne al naso favorendo la colonizzazione dei batteri. In questo modo l’infezione batterica subentra a quella virale. In questo caso i sintomi si prolungano oltre le due settimane, e le secrezioni sono viscose o giallastre. Per quanto sia una situazione di disagio per chi deve lavorare, studiare o viaggiare, è curabile.
Trattare influenza e raffreddore, come fare
Per influenza e raffreddore i trattamenti consigliati sono stare a riposo e assumere liquidi, come acqua, tè, tisane, infusi o brodi. I farmaci che normalmente si utilizzano si possono, quasi tutti, acquistare in farmacia senza prescrizione medica. Normalmente si utilizzano gli antinfiammatori e gli analgesici per limitare l’infiammazione e i dolori muscolari e scheletrici.
In caso di febbre si utilizzano gli antipiretici, mentre gli antibiotici solo su prescrizione del proprio medico di famiglia e solo se influenza e raffreddore presentano un’infezione batterica.
In particolare, nel caso del raffreddore o di naso chiuso si possono effettuare sciacqui nasali con soluzione fisiologica o spray ipertonici (ad esempio a base di acqua di mare). Alcuni pazienti utilizzano i decongestionanti nasali, che però devono essere assunti secondo le indicazioni del prodotto senza abusarne e per evitare complicazioni.
Invece, la vaccinazione contro l’influenza è il mezzo più sicuro ed efficace per prevenire e ridurre le complicanze. E’ consigliata alle categorie fragili, ma anche agli operatori sanitari e alle persone che sono a contatto con anziani, malati, bambini come caregivers, personale scolastico ecc.. Ogni anno il vaccino antinfluenzale viene aggiornato in base all’andamento dei ceppi virali dell’anno precedente in modo da somministrare la versione più aggiornata del prodotto e quindi per proteggere la popolazione con maggiore efficacia.
Fonti:
Ministero della Salute – Influenza
HealthLine – Cold, Flu and you