In questo articolo parliamo di:
La formazione di liquido nel ginocchio si instaura il più delle volte in seguito ad un trauma contusivo e si manifesta con gonfiore della zona e dolore al ginocchio che può essere anche piuttosto acuto fino a limitare il movimento, specie nell’atto di stendere la gamba o di fare carico quando si è in posizione eretta o durante la camminata.
Non è necessario spaventarsi se a seguito di un lieve trauma il ginocchio appare gonfio e dolorante, il più delle volte è una condizione temporanea che tende a si risolversi spontaneamente con qualche opportuna medicazione.
Il versamento di liquido nel ginocchio non è sempre e solo la risultante di un trauma a danno dell’articolazione, infatti può essere conseguente a molteplici fattori, che possono essere di natura sistemica, legati alle abitudini del soggetto, all’usura e alla presenza di patologie.
Sorge quindi la questione più spontanea: quando è necessario rivolgersi ad un medico? Se il gonfiore si manifesta successivamente ad un trauma di lieve e moderata entità si può percepire anche un forte dolore al ginocchio, che in genere viene lenito applicando del ghiaccio o delle pomate a base di antidolorifici.
In questi casi, è normalissimo avvertire una sensazione di dolore e gonfiore che provoca difficoltà nel movimento di estensione e di carico della gamba. Nel caso questa situazione non dovesse risolversi in poco tempo si consiglia di rivolgersi al medico per ulteriori indagini diagnostiche.
Se, invece, i sintomi compaiono a seguito di un forte trauma (oppure al contrario, senza che vi sia stato un trauma scatenante), se il dolore è molto intenso, se il gonfiore non tende a diminuire e se si notano delle manifestazioni cutanee sul ginocchio e sulla gamba è necessario ricorrere all’intervento medico con la massima celerità. Questo al fine di evitare o ridurre al minimo ripercussioni sulla mobilità dell’articolazione o per contrastare con efficacia i processi patologici all’origine dei sintomi.
A questo punto sembra utile fornire qualche accenno relativo all’anatomia del ginocchio per meglio comprendere i meccanismi di lesione che causano la formazione di liquido nel ginocchio e come possano comprometterne la funzionalità.
Com’è costituito il ginocchio?
Il ginocchio è un’articolazione della gamba costituita da 3 ossa: il femore, la rotula e la tibia. Queste vanno a formare due articolazioni, l’articolazione femore-tibia che ha funzione di carico e l’articolazione femore-rotula che ha funzione di scorrimento e scivolamento.
Alla componente ossea si aggiunge quella cartilaginea di cui fanno parte i menischi che si interpongono tra la tibia ed il femore che hanno la funzione di ridurre l’attrito e di ammortizzare sia le sollecitazioni che gli urti a carico del ginocchio e della gamba.
Del ginocchio fanno parte anche i tendini che hanno la funzione di fissare i muscoli (muscolo bicipite e quadricipite) alle ossa ed ancora i legamenti che hanno funzione di dare stabilità all’articolazione e che si dividono in:
- Legamento crociato anteriore e posteriore: questi due legamenti si incrociano assumendo la forma di “x”. La loro funzione è quella di impedire movimenti che porterebbero alla dislocazione del ginocchio in senso anteriore e posteriore;
- Legamenti collaterali laterali e mediali: questi legamenti hanno la funzione invece di impedire quei movimenti che porterebbero la dislocazione verso l’esterno o l’interno del ginocchio.
A queste strutture si aggiunge anche la membrana sinoviale che contiene il liquido sinoviale. Quest’ultimo ha la funzione di ridurre l’attrito tra le ossa dell’articolazione, ma quando si instaura un processo infiammatorio a carico del ginocchio, la sua produzione aumenta, portando al rigonfiamento della zona sfociando in una patologia che prende il nome di borsite.
Qual è la natura del liquido nel ginocchio?
Il liquido contenuto nel ginocchio può essere di diversa natura a seconda del trauma subito:
- Sangue: costituisce l’esempio più classico e diffuso. Un versamento di sangue si ha in seguito ad un trauma del legamento crociato anteriore (molto frequente in chi pratica calcio come attività sportiva agonistica) ed alla lesione del crociato si accompagna la rottura della fitta rete vascolare che ha sede nel ginocchio. La lesione del crociato anteriore può a sua volta associarsi ad una lesione del menisco;
- Sangue con contenuto adiposo: questo tipo di contenuto si associa molto spesso ad una frattura. Questo perché la presenza di grasso è collegata alla fuoriuscita del midollo giallo contenuto all’interno delle ossa lunghe e delle ossa piatte. La presenza di sostanza adiposa costituisce pertanto il sospetto di una frattura, sospetto che andrà confermato tramite radiografia o TC;
- Siero: spesso si riconduce ad un’infiammazione del ginocchio o ad un fenomeno artrosico a carico del menisco.
Voltiamo pagina per analizzare nel dettaglio tutte le possibili cause della comparsa di un versamento di liquido nel ginocchio.
Quali sono le cause della presenza di liquido nel ginocchio?
Come illustrato in precedenza, le cause che portano alla formazione di liquido nel ginocchio sono molteplici, alcune scontate ed ovvie, altre invece secondarie a quadri di interesse clinico.
- Obesità e sovrappeso: in questi casi i soggetti interessati esercitano una pressione eccessiva che va a gravare sul ginocchio causando l’usura delle cartilagini, fattore che porta al rigonfiamento;
- Sport: nei soggetti che praticano intense sedute di esercizio fisico e sport è frequente si instaurino processi di usura o traumi del ginocchio;
- Traumi: senz’altro la causa più comune che porta alla formazione di liquido nel ginocchio. Questi possono essere di lieve entità, portando ad un moderato aumento del liquido sinoviale, oppure di grave entità, quali frattura della rotula, rottura del menisco e stiramento o rottura dei legamenti. A seconda della natura della lesione cambiano i costituenti del liquido;
- Malattie infiammatorie: una delle forme più comuni è la tendinite, infiammazione del tendine dovuta spesso ad un eccessivo sforzo fisico. Tuttavia, una delle forme clinicamente più rilevanti riguarda le malattie autoimmuni ed in particolare l’artrite reumatoide, patologia che colpisce le articolazioni e che necessita di cure specifiche;
- Malattie sistemiche: la gotta è una malattia metabolica che porta la deposizione di cristalli di urato a livello delle articolazioni, specie a livello dell’arto inferiore;
- Infezioni;
- Cisti;
- Tumori: evenienza rara che prende il nome di sinovioma.
Come diagnosticare accuratamente la causa scatenante?
Liquido nel ginocchio: come diagnosticarlo?
La struttura del ginocchio è estremamente complessa e necessità pertanto dell’attenta valutazione di un medico specialista in ortopedia, al fine di trattare il problema senza causare ulteriori danni.
A seguito di un trauma del ginocchio si raccomanda di rivolgersi ad un medico con celerità e di non improvvisare bendaggi o medicamenti sulla base di qualche articolo trovato sul web.
Quali tipi di indagini svolge il medico? Di norma, la visita procede seguendo il consueto iter diagnostico di una comune visita specialistica, dunque comprende una fase di anamnesi in cui si raccolgono le informazioni inerenti al trauma, al dolore e alle difficoltà di movimento del soggetto, passando poi alla palpazione della zona e infine ad esami diagnostici specifici basati sulle informazioni raccolte.
L’indagine parte in genere prima dalla valutazione del ginocchio sano, infatti, bisogna tenere conto della variabilità individuale: le due articolazioni non sono quasi mai identiche.
Pertanto, prima di valutare il ginocchio che ha subito un trauma è bene avere un quadro chiaro della struttura di entrambe le ginocchia del paziente.
Queste possono avere una differente lassità, essere più o meno ricurve o più o meno sporgenti.
L’ispezione procede valutando lo stato del ginocchio, dunque se è rigonfio (indice di versamento) e se l’entità del gonfiore è notevole paragonata con il ginocchio sano.
Si valuta poi il cosiddetto ballottaggio rotuleo per capire se effettivamente l’aspetto rigonfio del ginocchio è dovuto alla presenza di un versamento liquido e si palpa il soggetto per capire la sede di maggiore dolorabilità oppure no.
Infine, vengono effettuati esami quali radiologie e TC per avere una visione più nitida dell’entità del danno.
Quali terapie e rimedi abbiamo a disposizione?
Quali terapie esistono per il liquido nel ginocchio?
A seconda dell’entità del trauma si dovranno mettere in atto differenti strategie terapeutiche, e questa decisione spetta unicamente ad un medico specialista nella cura del ginocchio, l’unico a possedere le conoscenze necessarie a trattare una sede così complessa ed importante.
Analizziamo ora i rimedi più efficaci per contrastare il dolore al ginocchio ed il versamento di liquido nella capsula articolare, ricordando che ogni singola azione intrapresa senza un adeguato consulto medico può essere estremamente pericolosa.
Cosa fare in caso di un lieve trauma e di dolore al ginocchio? Il più delle volte se il trauma è di lieve entità viene consigliato di applicare impacchi freddi o del ghiaccio, consentendo al gonfiore di attenuarsi, associando (sempre e solo su prescrizione medica) farmaci antinfiammatori o antidolorifici ed ancora un periodo di riposo, fondamentale per non gravare ulteriormente sull’arcolazione con successivi sforzi e traumi.
Se i sintomi persistono, o se il dolore è acuto ed il ginocchio è molto gonfio, allora si rende necessario l’intervento di un medico specialista del ginocchio.
L’intervento medico dipende dalla natura del trauma, dalle lesioni a carico delle strutture anatomiche del ginocchio, dalla natura del versamento liquido, dalla sintomatologia avvertita dal paziente ed ancora tiene conto dell’età e delle condizioni di salute generali del paziente.
In caso di versamento nell’articolazione del ginocchio in genere si effettua una procedura detta artrocentesi che permette il drenaggio del liquido e dunque lo svuotamento. L’artocentesi si può effettuare grazie ad un’artroscopia dell’articolazione.
Come si effettua l’artroscopia? Si tratta di una procedura invasiva effettuata in anestesia locale (in alcuni casi anche spinale) che deve, pertanto, essere effettuata in un ambiente sterile ed in una struttura opportunamente attrezzata.
Va da sé che che questa procedura deve essere effettuata unicamente da un medico specialista in ortopedia. Questa procedura prevede due piccoli tagli effettuati a livello del ginocchio: uno permette l’ingresso di una sonda ottica che trasmette le immagini su un video, mentre l’altro accesso serve per intervenire sulla lesione, drenando verso l’esterno il versamento liquido.
A seconda dei casi, il liquido prelevato viene analizzato e se presente una carica batterica si andrà ad impostare una terapia antibiotica. Se invece nel liquido si riscontrano cristalli di urato di sodio allora il sospetto clinico volge verso una patologia chiamata gotta e la terapia dovrà andare a trattare la patologia scatenante il fenomeno.
Risulta utile, poi, anche effettuare un prelievo del sangue per verificare la presenza di infezioni o di malattie infiammatorie di tipo autoimmune che vanno a gravare sulle articolazioni, la cui forma più clinicamente interessante è l’artrite reumatoide.
Questa patologia andrà trattata con meticolosità per evitare che porti a serie conseguenze sulla salute del paziente.
In casi più gravi si procede con un intervento mediante applicazione di una protesi al ginocchio in sostituzione dell’intera articolazione ormai danneggiata e non più recuperabile.
Condividi su: