La lombocruralgia è una delle tante infiammazioni a cui può andare incontro il nostro organismo. Si tratta di uno stato infiammatorio che interessa la nostra colonna vertebrale, più precisamente il nervo crurale. Ma di cosa si tratta nello specifico?
Oggi andremo ad occuparci proprio di questo argomento, cercando di capire insieme che cos’è la lombocruralgia, quali sono i sintomi di questa condizione patologica, cosa bisogna fare quando siamo affetti dalla lombocruralgia e quali sono i rimedi più efficaci.
In questo articolo parliamo di:
Che cos’è la lombocruralgia?
La lombocruralgia, come abbiamo brevemente accennato nell’introduzione, è una condizione patologica in cui il nervo crurale va incontro ad uno stato infiammatorio. Si tratta di un nervo che parte dalla colonna vertebrale e termina nella gamba.
Tale infiammazione può causare un dolore molto intenso che interessa soprattutto le seguenti parti del corpo:
- La porzione interna anteriore della coscia;
- L’anca;
- L’inguine.
Si tratta di una condizione che viene spesso confusa con altre patologie, soprattutto la lombosciatalgia (in cui ad infiammarsi è il nervo sciatico e non quello crurale).
Inoltre, la lombocruralgia è molto più rara della lombosciatalgia, per questo spesso viene erroneamente diagnosticata quest’ultima che le somiglia molto, soprattutto dal punto di vista dei sintomi.
La lombocruralgia è una malattia che colpisce prevalentemente gli individui sovrappeso oppure coloro che hanno un’età compresa tra i 35 e i 55 anni.
Tuttavia è molto diffusa anche tra coloro che conducono uno stile di vita sedentario, soprattutto se hanno la tendenza ad assumere posizioni scorrette dal punto di vista posturale, ma parleremo dei fattori di rischio della lombocruralgia più avanti.
Quali sono le cause della lombocruralgia?
Prima di tutto è il caso di mettere in chiaro le differenze tra cruralgia e lombocruralgia in quanto sono condizioni diverse che vengono spesso confuse tra loro.
Quando parliamo di cruralgia ci riferiamo ad una condizione in cui il nervo crurale viene compresso (ad esempio a causa di una vertebra disallineata, oppure a causa di un’ernia).
Invece, la lombocruralgia è causata da condizioni completamente diverse da quelle che causano la cruralgia. In questo caso, tra le cause principali troviamo soprattutto quelle citate in seguito:
- Un’infezione da Herpes zoster;
- Una discite infettiva;
- La presenza di meningiomi, neoplasie, metastasi alle ossa oppure endometriosi;
- Una ernia all’inguine;
- Problemi di natura ginecologica;
- Problemi di natura urologica;
- Un aneurisma all’arteria femorale;
- La presenza di alcuni disturbi alle ossa o ai muscoli, ad esempio la pubalgia o l’artrosi all’anca;
- Delle aderenze al tessuto connettivo;
- L’ipertiroidismo;
- Il diabete;
- L’abitudine di assumere spesso delle posizioni scorrette;
- Uno stile di vita molto sedentario;
- In seguito a degli sforzi eccessivi.
Come puoi notare, sono veramente tante le cause che stanno alla base della lombocruralgia. Per questo, ma anche per la grossa varietà di sintomi con cui si manifesta, viene spesso confusa con altre malattie come la lombalgia.
Con quali sintomi si manifesta la lombocruralgia?
Per quanto riguarda i sintomi che solitamente accompagnano la lombocruralgia, ricordiamo soprattutto quelli citati in seguito:
- Un forte dolore all’inguine e alla coscia (principalmente nella parte anteriore inferiore della coscia);
- Rigidità muscolare;
- Un forte dolore alla schiena che arriva fino al fianco destro o al fianco sinistro, per poi terminare al gluteo;
- Dolore al ginocchio;
- I muscoli risultano molto contratti;
- Perdita dei riflessi rotulei;
- Perdita delle forze con ipotrofia del quadricipite femorale;
- Parestesie ed ipoestesie;
- Difficoltà nel compiere certi movimenti.
Nel caso in cui la causa della lombocruralgia dovesse essere uno stato infiammatorio, tale quadro sintomatologico è destinato a passare nel giro di pochi giorni. Non appena la lombocruralgia sarà stata curata, in questo caso, potrai tornare a svolgere normalmente tutte le azioni quotidiane.
Tuttavia, nei casi più gravi può capitare che il dolore si propaghi nel tempo. Proprio per questo motivo ti consigliamo di rivolgerti al medico, in modo tale che lo specialista ti indichi la terapia più adeguata per arrestare la sofferenza connessa alla lombocruralgia.
A volte può trattarsi di un dolore insopportabile e lancinante che si accentua quando il nervo viene allungato, ad esempio durante l’esecuzione di alcuni movimenti che, spesso, sono anche i più normali.
Infatti, il dolore può essere percepito anche nel momento in cui starnutiamo oppure quando stiamo tossendo. Per questo spesso si raccomanda di rimanere a riposo in caso di lombocruralgia. Andiamo a vedere in seguito cosa bisogna fare in questi casi.
Cosa bisogna fare nel caso di lombocruralgia?
Come abbiamo già accennato nel paragrafo precedente, nel caso di lombocruralgia, soprattutto nei casi più gravi, è consigliabile rivolgersi ad un medico, meglio ancora se l’ortopedico.
Lo specialista ti sottoporrà ad una attenta analisi in cui andrà a fare una valutazione anche del tuo modo di camminare, e dei tuoi atteggiamenti posturali.
Sicuramente verrai sottoposto ad un test chiamato Test di Wasserman che consiste nel farti sdraiare su di un lettino, a pancia in giù. Successivamente verrai invitato a sollevare il ginocchio dolente, così da andare a stirare il nervo crurale.
Risulterai positivo nel momento in cui, stirando il nervo, percepirai un dolore intenso, insieme ad altri sintomi e, quindi, ti verrà diagnosticata la lombocruralgia.
Nei casi più gravi il medico potrebbe prescriverti degli esami diagnostici come la TAC o la Risonanza Magnetica e, se necessario, dovrai contattare un neurologo per vedere se è il caso di sottoporsi ad un intervento chirurgico per risolvere il problema.
Quali sono le cure più efficaci per questo problema?
Per quanto riguarda invece il trattamento terapeutico previsto per risolvere la lombocruralgia, prima di tutto c’è da sapere che non esiste un solo ed unico trattamento. Infatti, la terapia è solitamente personalizzata, in base ai sintomi che si sono manifestati.
Tra i trattamenti più utilizzati per curare la lombocruralgia, i medici solitamente consigliano uno dei seguenti:
- Sottoporsi ad una particolare tipologia di ginnastica posturale riabilitativa;
- L’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei aiuterebbe a dare un certo sollievo, anche se temporaneo;
- Il metodo Mckenzie, ossia una particolare terapia meccanica che consiste nell’eseguire degli esercizi che vanno a spingere il disco intervertebrale per riposizionarlo nella sua sede;
- Dei trattamenti particolari per mano di un osteopata o di un fisioterapista.
Inoltre, potranno esserti prescritti dei farmaci a base di cortisone, sempre per diminuire lo stato infiammatorio. Questo però accade soprattutto quando il disco intervertebrale va incontro ad una rottura, provocando la fuoriuscita di materiale che, accumulandosi, provoca l’infiammazione.
Come abbiamo già accennato prima, a volte può essere necessario rivolgersi ad un neurologo (o ad un neurochirurgo), soprattutto quando sono necessari degli interventi. Solitamente questo accade quando il paziente riporta dei deficit neurologici e motori anche gravi.
Infine, non devi dimenticare che è fondamentale avere molta pazienza e riposare nel caso di lombocruralgia in quanto potrebbero volerci anche diversi mesi o, addirittura, anche anni, per risolvere il problema in maniera definitiva.
Come ultima cosa, ma non meno importante delle altre, puoi anche considerare l’opzione di ricorrere a dei rimedi naturali. In questo caso, però, chiedi sempre un parere al tuo medico in quanto alcuni rimedi naturali potrebbero interferire con l’efficacia dei farmaci.
Inoltre, ricorda che i rimedi naturali come l’agopuntura o lo yoga, saranno praticamente inutili se la lombocruralgia è stata causata da un’ernia al disco in quanto la situazione sarebbe molto più delicata.
Ci sono dei fattori di rischio per la lombocruralgia?
Così come accade per tante altre condizioni patologiche, anche nel caso di lombocruralgia possono subentrare dei fattori che aumentano il rischio di contrarre questa infiammazione.
Il fattore di rischio più frequente riguarda senza ombra di dubbio il peso dell’individuo. Infatti, in caso di obesità o sovrappeso, il soggetto è maggiormente esposto al rischio di andare incontro ad una lombocruralgia.
Anche l’età gioca un ruolo molto importante. Infatti i pazienti con età compresa tra i 35 anni e i 55 anni, possono essere maggiormente colpiti dall’ernia al disco che, a sua volta, può causare la lombocruralgia.
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