Il vecchio consiglio di “dormirci sopra” prima di prendere qualche decisione importante, quando si è stanchi o arrabbiati, non è del tutto sbagliato. Un recente studio ha infatti concluso che essere mentalmente stanchi rende più aggressivi e fa perdere il controllo perché le aree del cervello responsabili dell’autocontrollo si addormentano. La ricerca è pubblicata sulla rivista dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti e condotta in Italia, dalla Scuola Imt di Lucca in collaborazione con l’Università di Firenze.
In questo articolo parliamo di:
Aggressività, stanchezza e cervello
Nella vita quotidiana, le decisioni che prendiamo sono inevitabilmente influenzate da fattori fisiologici, psicologici e cognitivi. Di conseguenza, a volte facciamo scelte che possono apparire incoerenti con il nostro comportamento, portando persino a comportamenti aggressivi inattesi.
In particolare, questo può accadere quando si è sottoposti ad una fatica mentale prolungata provocata da attività cognitivamente impegnative, specialmente se combinata al poco sonno. Questo mix sembra compromettere la capacità di autocontrollo portando a comportamenti impulsivi e aggressivi.
In passato si riteneva che questa perdita di controllo fosse dovuta al fenomeno psicologico chiamato ‘esaurimento dell’ego’, teorizzato fin dall’inizio degli anni 2000. Recentemente non lo si ritiene più convincente. La nuova ricerca, invece, dimostra come l’aggressività sia collegata al cervello in situazione di stanchezza con un aumento delle onde tipiche del sonno.
Gli studiosi riportano che i risultati dimostrano che l’esaurimento metabolico all’interno di alcune aree cerebrali influisce effettivamente sui nostri processi decisionali.
Non solo, questo implica che ci siano importanti effetti anche in altre situazioni della vita quotidiana, tra cui le transazioni economiche e gli accordi legali. Perché se il cervello è ‘stanco’ si possono prendere decisioni che vanno anche contro i nostri interessi.
Il punto di partenza dello studio è stato il fenomeno chiamato ‘sonno locale‘. Si verifica quando alcune aree cerebrali in un individuo sveglio iniziano a mostrare sull’elettroencefalogramma l’attività neurale tipica del sonno, cioè le onde delta. L’ipotesi di partenza era che il sonno locale fosse la manifestazione neuronale del fenomeno dell’esaurimento.
I ricercatori hanno, quindi, sottoposto un gruppo di 44 volontari ad alcuni compiti di fatica della durata di 45 minuti. Subito dopo, quindi in condizioni di affaticamento mentale, i volontari hanno eseguito attività che richiedevano diversi gradi di aggressività e cooperazione mentre erano sottoposti all’elettroencefalogramma.
I risultati confermano: più aggressivi perché il cervello “dorme”
E’ emerso, così, che nel cervello degli individui più affaticati alcune aree della corteccia frontale, legate al processo decisionale e al controllo degli impulsi, mostravano le onde tipiche del sonno. Le onde delta portano ad un abbassamento dei freni delle aree frontali e questo può spiegare la ridotta capacità degli individui di esercitare efficacemente l’autocontrollo. Lo studio, quindi, dimostra che la stanchezza mentale ha un effetto misurabile sul comportamento e che, quando si manifesta un certo grado di stanchezza, le persone sono più propense a comportarsi in modo aggressivo. Perciò, un’attività simile al sonno può accadere nel cervello sveglio su una scala temporale relativamente breve, con effetti rilevabili sul comportamento socialmente rilevante.
Fonti:
Prolonged exertion of self-control causes increased sleep-like frontal brain activity and changes in aggressivity and punishment
E. Ordali, P. Marcos-Prieto et al.
PNAS https://doi.org/10.1073/pnas.2404213121