Che cos’è lo spotting ovulatorio? Quanto dura? Quando c’è preoccuparsi? Ci sono dei rischi oppure no? Quando bisogna contattare il ginecologo per capire cosa sta succedendo? Quali sono le cause? Possiamo prevenire lo spotting?
Oggi andremo a rispondere insieme a tutte le tue domande sullo spotting ovulatorio, ossia la comparsa di perdite dal colore marroncino, soprattutto durante l’ovulazione. Si tratta di una condizione molto comune ed oggi ti forniremo una guida molto completa sull’argomento, sperando di riuscire a risolvere tutti i tuoi dubbi.
In questo articolo parliamo di:
Che cos’è lo spotting?
Con il termine spotting ci si riferisce ad una condizione prettamente femminile in cui si verificano delle particolari ed atipiche perdite di sangue al di fuori del ciclo mestruale. Infatti il termine è stato ripreso dalla lingua inglese in cui “to spot” significa proprio macchiare.
Di solito lo spotting avviene tra una mestruazione e l’altra, per questo si parla di spotting ovulatorio, proprio perché di solito coincide con l’ovulazione della donna, ma non sempre.
In genere, lo spotting è considerato come un sintomo amico che indica alla donna che c’è qualcosa che non va nel suo organismo. Infatti questa situazione è spesso associata a delle condizioni interne anomale di cui ci occuperemo meglio più avanti.
Il fatto che lo spotting venga visto come un “sintomo amico”, non significa però che debba essere sottovalutato, per questo motivo sarebbe opportuno trovare la causa del problema insieme al tuo specialista di fiducia.
Che cos’è lo spotting ovulatorio? Da cosa è causato?
Al contrario di come molti pensano, parlare di spotting e di spotting ovulatorio è esattamente la stessa cosa. Infatti, anche se le perdite ematiche possono verificarsi in qualsiasi momento, la loro comparsa durante l’ovulazione è sicuramente più frequente.
In pratica, quando si parla di spotting ovulatorio ci riferiamo a queste piccole perdite di sangue che si manifestano soprattutto tra un ciclo e l’altro e, come abbiamo già detto, non si tratta di una condizione normale anche perché le perdite tipiche dell’ovulazione non contengono sangue.
Le cause principali, e anche le più comuni, dello spotting ovulatorio, riguardano sicuramente lo stress e l’assunzione di eventuali farmaci contraccettivi, soprattutto l’anello vaginale e gli anticoncezionali per via orale.
Di conseguenza possiamo dire che non c’è da preoccuparsi se lo spotting ovulatorio si presenta in concomitanza di situazioni stressanti o nel caso in cui assumiamo i contraccettivi di cui sopra.
Tuttavia, lo spotting ovulatorio potrebbe essere causato da altri fattori come i seguenti:
- La presenza di cisti ovariche;
- Una condizione di anoressia e/o di bulimia creerebbe uno scompenso del ciclo mestruale e, quindi, potrebbe favorire la comparsa dello spotting;
- L’utilizzo della spirale in rame;
- Delle disfunzioni della tiroide, quindi nel caso di ipertiroidismo e/o ipotiroidismo;
- Una condizione di diabete;
- La menopausa precoce;
- L’endometriosi;
- La presenza di un tumore al collo dell’utero, o di un fibroma o di altre forme cancerogene, compreso il polipo al collo dell’utero.
Quanto dura?
Intuibilmente, la durata dello spotting ovulatorio dipende principalmente dalla causa che lo ha provocato. Ad esempio, nel caso in cui la causa sia una condizione patologica, lo spotting durerà finché non curiamo quella patologia.
Come abbiamo detto, lo spotting ovulatorio nel caso in cui assumiamo la pillola anticoncezionale o se usiamo altri metodi contraccettivi, è ritenuto normale. In questi casi lo spotting ha in genere una durata di circa quattro giorni.
Visto che le cause dello spotting ovulatorio sono diverse e, alcune, possono comportare dei rischi (ad esempio nel caso di un tumore), se la durata dello spotting supera i quattro giorni sarebbe opportuno contattare il proprio ginecologo per fissare un appuntamento per un controllo.
Solo il ginecologo, infatti, con la sua conoscenza e con la strumentazione adeguata, sarà in grado di fare tutte le valutazioni necessarie per capire qual è la causa del problema e il migliore trattamento per risolverlo.
Quando rivolgersi al ginecologo?
Quindi, come abbiamo già detto nel paragrafo recedente, è necessario fissare un appuntamento con il tuo ginecologo di fiducia nel momento in cui la durata dello spotting supera i quattro giorni.
Inoltre, bisogna contattare lo specialista anche se, apparentemente, non ci sono cause che hanno provocato la comparsa dello spotting ovulatorio, ad esempio nel caso in cui non assumiamo alcun tipo di anticoncezionale.
In questi casi, infatti, potremmo essere affetti dalle cisti ovariche che, come abbiamo visto, sono tra le cause più comuni dello spotting ovulatorio e che, anche se di solito si riassorbono in modo autonomo, richiedono comunque una valutazione del ginecologo.
Come puoi notare, l’importanza di contattare il ginecologo è determinata soprattutto dai rischi a cui potremmo andare incontro se sottovalutiamo lo spotting ovulatorio.
Infatti, solo il ginecologo con la strumentazione di cui è in possesso e con la sua conoscenza determinata da anni e anni di studio, sarà in grado non solo di determinare la causa del tuo problema, ma soprattutto di individuare qual è il trattamento che fa più al caso tuo e che ti permetterà di risolvere la situazione.
Come facciamo a prevenire lo spotting ovulatorio?
Visto che spesso lo spotting ovulatorio potrebbe essere connesso a dei rischi anche gravi, come la presenza di un tumore al collo dell’utero, oltre a chiedere un parere al ginecologo non appena notiamo qualche cambiamento, è consigliabile seguire alcuni piccoli accorgimenti per prevenirlo.
Per quanto riguarda la prevenzione dello spotting ovulatorio ti mostriamo alcuni consigli, alcuni dei quali, se seguiti correttamente, possono anche costituire le basi per uno stile di vita sano all’insegna della salute:
- Segui una dieta sana ed equilibrata che preveda la giusta assunzione di vitamine, proteine, carboidrati, fibre e tutte le altre sostanze di cui ha bisogno il nostro organismo per funzionare correttamente;
- Evita di mangiare grosse quantità di cibo spazzatura, di grassi e di zuccheri;
- Evita le bevande alcoliche, quelle eccessivamente zuccherate e quelle gassate;
- Riduci il consumo di sigarette o, se possibile, eliminalo del tutto;
- Concediti dei momenti di riposo, soprattutto in seguito a situazioni particolarmente stressanti in quanto, come abbiamo visto, lo stress favorisce la comparsa dello spotting;
- Pratica la giusta quantità di attività fisica;
- Non dimenticare mai di contattare il tuo medico non appena noti che qualcosa non va nel tuo organismo.
Ti assicuriamo che mettendo in pratica tutti questi consigli potrai prevenire la comparsa dello spotting ovulatiorio e, in alcuni casi, anche la comparsa delle sue cause, soprattutto quelle di natura patologica.
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