Le spondiloartriti, note anche come spondiloartroentesopatie, rappresentano un gruppo di malattie reumatiche infiammatorie caratterizzate da un’alterazione delle articolazioni e della colonna vertebrale.
Queste condizioni, che includono forme di spondiliti anchilosante e artrite psoriasica, possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti.
La comprensione dei sintomi, delle cause e delle opzioni terapeutiche è fondamentale per affrontare al meglio queste condizioni.
In questo articolo parliamo di:
- Quali sono le caratteristiche e i sintomi delle spondiloartriti?
- Qual è l’incidenza delle spondiloartriti?
- Quali sono i principali tipi di spondiloartriti?
- Qual è il ruolo della genetica e dei fattori ambientali nello sviluppo delle spondiloartriti?
- Quali sono i sintomi principali e come vengono diagnosticati?
- Quali sono le opzioni di trattamento disponibili?
- Qual è l’importanza della fisioterapia e dell’attività fisica?
- Quali sono le prospettive future nella ricerca e nella gestione delle spondiloartriti?
- Conclusioni: Qual è il messaggio chiave per i pazienti?
- Fonti
Quali sono le caratteristiche e i sintomi delle spondiloartriti?
Le spondiloartriti colpiscono in maniera principale le articolazioni e la colonna vertebrale, portano alla manifestazione di sintomatologie che comprendono mal di schiena, rigidità, e gonfiore delle articolazioni, specialmente mani e piedi, dove le dita possono assumere forme non funzionali tipiche delle patologie reumatiche, a causa dell’infiammazione.
Oltre ai sintomi articolari, le spondiloartriti possono essere associate a condizioni extra-articolari, come uveite, ossia una particolare condizione infiammatoria degli occhi, psoriasi e malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa.
Differentemente dall’artrite reumatoide, nelle spondiloartriti, il fattore reumatoide risulta negativo nei test ematici, infatti queste condizioni spesso seguono la denominazione di “sieronegative”. La diagnosi si basa su un attento esame clinico, esami radiologici e test di laboratorio.
Qual è l’incidenza delle spondiloartriti?
La prevalenza di queste condizioni è in netto aumento, con una stima di circa 14,3 casi ogni 100.000 adulti, colpendo in maggior misura il sesso maschile, con un rapporto di 3 a 2.
L’età in cui si colloca generalmente è tra i 18 e i 35 anni.
qualora non sia diagnosticata e trattata precocemente, questo tipo di condizione può portare a forti disabilità, rendendo essenziale un intervento molto tempestivo.
Quali sono i principali tipi di spondiloartriti?
Le spondiloartriti si suddividono in diversi sottotipi, ciascuno con caratteristiche specifiche:
– Spondilite anchilosante: Forma di artrite infiammatoria che colpisce le articolazioni della colonna vertebrale, portando a un irrigidimento progressivo e a una limitata mobilità.
– Artrite psoriasica: Associata alla psoriasi, può causare dolore e deformità articolari.
– Spondiloartriti reattive: Si sviluppano in risposta a infezioni o infiammazioni in altre parti del corpo.
– Spondiloartriti enteropatiche: Associate a malattie infiammatorie intestinali.
– Spondiloartriti giovanili: Si manifestano in età pediatrica e adolescenziale, con una predisposizione genetica nota.
Qual è il ruolo della genetica e dei fattori ambientali nello sviluppo delle spondiloartriti?
L’aspetto genetico gioco un ruolo molto rilevante nello sviluppo di queste condizioni. La presenza elHLA-B27 è un fattore di rischio cruciale, specialmente per la spondilite anchilosante.
Tuttavia, ricerche recenti hanno portato all’identificazione di varianti genetiche, come la B2709, che non conferiscono predisposizione alla malattia: questo può suggerire che i meccanismi genetici che sottostanno a questo fenomeno siano complessi e governati da molti fattori.
Fattori ambientali e stili di vita possono avere un peso molto forte per l’insorgenza di queste patologie.
Ad esempio ci sono diverse condizioni infiammatorie intestinali o alterazioni del microbiota che possono influire fortemente sulla salute delle articolazioni e scatenare risposte infiammatorie.
Le disbiosi, ossia squilibri tra microrganismi benefici e patogeni, può amplificare i meccanismi immunologici legati alla spondilite.
Quali sono i sintomi principali e come vengono diagnosticati?
Il sintomo predominante nelle spondiloartriti è il dolore lombare che è spesso accompagnato da rigidità, specialmente al risveglio o dopo lunghi periodi di sedentarietà.
La diagnosi precoce è importantissima ai fini di una limitazione dei danni alle articolazioni.
Essa si basa su una combinazione di sintomi clinici, esami ematici per rilevare marker infiammatori e indagini radiologiche, come radiografie e risonanza magnetica.
Quali sono le opzioni di trattamento disponibili?
Sebbene non esista una cura definitiva per le spondiloartriti, i pazienti possono gestire efficacemente i sintomi attraverso diversi approcci terapeutici. Tra i trattamenti principali vi sono:
– Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): Utilizzati per ridurre il dolore e l’infiammazione.
– Corticosteroidi: Possono essere prescritti per un rapido sollievo dall’infiammazione.
– DMARD e bDMARD: I farmaci antireumatici modificanti la malattia e i farmaci biotecnologici, che hanno rivoluzionato la gestione delle spondiloartriti, permettendo di raggiungere stati di remissione clinica.
Qual è l’importanza della fisioterapia e dell’attività fisica?
Parallelamente ai farmaci un supporto fondamentale per i pazienti è fornito dalla fisioterapia. L’attività fisica regolare è cruciale per portare a un miglioramento della mobilità, riduzione del dolore e mantenimento dell’integrità delle articolazioni.
Possono esserci programmi di esercizio mirati, che possono includere stretching e ptenziamento muscolare e sono raccomandati per affrontare la rigidità e migliorare la qualità della vita.
Quali sono le prospettive future nella ricerca e nella gestione delle spondiloartriti?
La ricerca in questo ambito continua a fare progressi notevoli per la comprensione a tutto tondo delle spondiloartriti.
Studi recenti stanno esplorando molteplici connessioni tra salute intestinale, microbiota e malattie reumatiche, con l’obiettivo di sviluppare nuove strategie terapeutiche.
Oltre a questo, l’approccio multidisciplinare, che deve comprendere figure come fisioterapisti e nutrizionisti, è fondamentale per fornire un trattamento olistico e migliorare gli esiti clinici.
Conclusioni: Qual è il messaggio chiave per i pazienti?
Il messaggio da portare casa è che per i pazienti che soffrono di spondiloartriti è essenziale riconoscere l’importanza di essere sottoposti a una diagnosi precoce e di un trattamento tempestivo.
I pazienti devono essere consapevoli dei sintomi, saperli riconoscere e, nel caso, cercare assistenza medica specialistica per avviare un percorso terapeutico adeguato.
Con i giusti interventi, molti pazienti possono raggiungere un successo terapeutico, migliorando in maniera significativa la loro qualità della vita.
Una sensibilizzazione e formazione continua sono essenziali per porre in essere le garanzie di cure adatte alla salvaguardia della vita.
Fonti
https://www.alleatiperlasalute.it/reumatologia/spondiloartriti-sieronegative#:~:text=Cosa%20sono%20le%20spondiloartriti%2C%20anche,in%20sedi%20periferiche%20e%20assiali.
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