L’insufficienza renale acuta è una condizione caratterizzata da una perdita di funzionalità a livello renale, che può portare a un rapido deterioramento dei reni nel giro di poche ore o giorni.
La diagnosi e il trattamento devono essere impostati rapidamente al fine di evitare gravi conseguenze legate al collasso dei principali organi escretori del corpo, i reni.
Uno studio recente sembra gettare la basi per lo sviluppo di un nuovo trattamento per l’insufficienza renale acuta indotta da interventi chirurgici con by-pass cardio-polmonare. Vediamo di cosa si tratta.
In questo articolo parliamo di:
- Che cos’è l’insufficienza renale acuta?
- Quali sono le cause dell’insufficienza renale acuta? Quali patologie o trattamenti ne predispongono l’insorgenza?
- Sintomi e segni dell’insufficienza renale acuta: quali sono?
- Come può essere seguita una prevenzione dell’insufficienza renale?
- Insufficienza renale acuta: studio su una terapia sperimentale per prevenirla post-intervento
- Quali sono le prospettive future che possiamo aspettarci da questi dati?
- Fonti
Che cos’è l’insufficienza renale acuta?
L’insufficienza renale acuta è un rapido deterioramento della funzionalità dei reni.
Il coinvolgimento di molteplici fattori responsabili di danno alle strutture vascolari e intrinseche dei reni può determinare il crollo repentino delle condizioni in poco tempo.
I danni possono portare alla formazione di tessuto cicatriziale che mina seriamente la conservazione della funzionalità reale.
Qualora i reni perdano la loro funzionalità può innescarsi un fenomeno di accumulo di sostanze azotate e urea nel sangue, che possono avere effetti tossici sull’organismo.
Fornire una diagnosi nei tempi giusti può fare la differenza nella prognosi del paziente.
L’insufficienza renale acuta può essere classificata in tre tipi:
- Prerenale
- Postrenale
- Renale
Quali sono le cause dell’insufficienza renale acuta? Quali patologie o trattamenti ne predispongono l’insorgenza?
Le cause dell’insufficienza renale acuta dipendono in larga parte dall’origine del danno renale. Il danno è più influente nei confronti della funzionalità dell’organo quanto più coinvolge il glomerulo renale.
- Nefropatia acuta tubulo-interstiziale
- Ipertensione e altre patologie cardiache
- Glomerulonefriti e vasculiti
- Infezioni batteriche
- Insufficienza epatica
- Terapie con farmaci
- Ischemia renale
- Intossicazioni
- Mieloma multiplo
- Trombosi delle vene e arterie renali
Sintomi e segni dell’insufficienza renale acuta: quali sono?
L’oligouria, ossia la riduzione del volume delle urine, può essere un segno tipico dell’insufficienza renale acuta.
Tuttavia, possono presentarsi anche:
- Gonfiore alle gambe e alle caviglie
- Fiato corto
- Affaticamento estremo e astenia
- Anemia
- Nausea e perdita di peso
- Proteinuria
- Sangue nelle feci e nelle urine
- Urine torbide e scure
- Mal di testa
- Confusione mentale
Come può essere seguita una prevenzione dell’insufficienza renale?
La prevenzione dell’insufficienza renale acuta passa sicuramente dal monitoraggio delle funzionalità renali, tramite la misurazione costante della pressione arteriosa e gli esami del sangue e analisi delle urine.
I parametri che devono essere monitorati sono quelli di creatinina e azotemia, che sono dati importanti ai fini di valutare la presenza di un danno renale.
I soggetti a rischio, come quelli affetti da diabete, ipertensione o patologie autoimmuni devono seguire una dieta a basso contenuto proteico, grassi saturi, sodio e potassio.
Insufficienza renale acuta: studio su una terapia sperimentale per prevenirla post-intervento
I risultati di uno studio italiano evidenziano il successo di una terapia sperimentale che si è rivelata efficace nel prevenire l’insufficienza renale acuta.
I risultati sono stati descritti nella prestigiosa rivista “New England Journal of Medicine” da un gruppo internazionale guidato dall’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano.
Tra le altre cause che possono predisporre all’insorgenza dell’insufficienza renale acuta vi sono gli interventi chirurgici, soprattutto quelli che si avvalgono dell’ausilio di un bypass cardiopolmonare.
Durante questi interventi, il corpo e gli organi dei pazienti subiscono uno stress notevole, con effetti particolarmente deleteri sui reni, che sono molto vulnerabili a questa condizione.
Tutto questo è dovuto al fatto che i reni possono assistere a una diminuzione della perfusione sanguigna, che secondo molti studi può aumentare significativamente il rischio di sviluppare insufficienza renale acuta.
L’insufficienza renale acuta colpisce il 10-15% dei pazienti ospedalizzati a livello globale e la metà di quelli ricoverati in terapia intensiva.
La ricerca di cui stiamo parlando ha mostrato per la prima volta che una somministrazione in endovena di aminoacidi in pazienti che hanno subito un intervento chirurgico può prevenire l’insorgenza di insufficienza renale acuta.
Lo studio è stato portato avanti su una coorte di 3511 pazienti provenienti da 22 centri, in Italia, Croazia e Singapore.
I pazienti sono stati divisi in due gruppi separati.
Al primo gruppo, composto da soggetti sottoposti a chirurgia cardiaca con bypass polmonare, è stato somministrato un quantitativo di aminoacidi in endovena per tre giorni continuativi dopo l’intervento.
Un secondo gruppo è stato usato come controllo, a cui è stato somministrato un placebo.
I risultati ottenuti hanno permesso di osservare che l’insufficienza renale acuta si è verificata in un numero minore di pazienti che hanno ricevuto la dose di amminoacidi, rispetto al gruppo dei pazienti che hanno ricevuto il placebo, con una riduzione del 5% nella probabilità di sviluppare l’insufficienza renale acuta.
Quali sono le prospettive future che possiamo aspettarci da questi dati?
Gli autori spiegano che questo può essere dovuto a un miglioramento della perfusione del rene ottenuto dall’infusione di amminoacidi: in questo modo il rene riesce a mantenere un’ottima ossigenazione renale e filtrazione glomerulare riducendo significativamente la probabilità di sviluppare un’insufficienza renale acuta.
Questo studio evidenza come la terapia con aminoacidi possa riuscire a prevenire l’insufficienza renale acuta ponendo le basi per lo sviluppo di nuovi tipi di terapie e aggiornamenti delle linee guida cliniche.
Questi risultati potrebbero applicarsi non solo agli interventi chirurgici con bypass, ma anche ai pazienti con insufficienza cardiaca, trapianto renale, insufficienza renale in corso, setticemia, e per ridurre i danni da mezzi di contrasto
La fiducia è che questi risultati possano migliorare la prognosi di milioni di pazienti ogni anno, attraverso la protezione dei reni pre e post-intervento.
Fonti
https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2403769
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