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Che cos’è l’anestesia mascellare?
Come si può evincere dal nome, quando parliamo di anestesia mascellare, ci riferiamo a una tipologia di anestesia che viene fatta nella zona della mascella, più che altro sui tessuti che costituiscono quest’area.
Più precisamente, il farmaco anestetico viene iniettato sul legamento parodontale e nelle zone circostanti, zone che spesso e volentieri non si trovano proprio sul sito in cui il dentista andrà ad operare, ma che lo influenzano direttamente.
I nervi più frequenti che vengono coinvolti in un’anestesia mascellare sono i seguenti:
- Nervo alveolare postero-superiore: che si utilizza per l’osso alveolare, la polpa e le gengive che corrispondono ai molari (l’ago viene inserito tra i due molari);
- Nervo alveolare medio-superiore: indicata per i premolari, l’ago viene inserito quasi verticalmente tra i due premolari;
- Nervo alveolare antero-superiore: per quanto riguarda incisivi, tessuti molli e canini, nel punto superiore all’incisivo;
- Anestesia mascellare per singolo dente (adatta per i canini, i premolari, gli incisivi, i tessuti molli e la polpa;
- Nervo infraorbitario: si fa un’anestesia su questo nervo quando ci interessano gli incisivi, i tessuti, il primo e secondo premolare e i canini. E’ molto utile se c’è bisogno di addormentare uno o più denti che si trovano nell’arcata superiore. In questo caso l’ago raggiunge l’osso della regione infraorbitale;
- Nervo rande palatino: serve per addormentare i denti al di là del canino e il palato molle;
- Nervo naso-palatino: anestetizzando questo nervo (che si trova al centro del palato nella parte anteriore), si possono addormentare tutti i tessuti che si trovano nella parte anteriore palatina.
Che cos’è l’anestesia mandibolare?
L’anestesia mandibolare è, ovviamente, l’anestesia che coinvolge l’osso della mandibola e in questo caso i nervi in cui si iniettano i farmaci anestetizzanti sono i seguenti:
- Nervo mentale: è quella che tutti ricorderete per il fatto che si addormenta il labbro inferiore. Ma, oltre ad esso, vengono desensibilizzati anche i canini, i premolari e gli incisivi.
- Nervo alveolare inferiore: questo tipo di anestesia è in grado di addormentare un’area molto vasta della mandibola e si esegue dietro all’ultimo molare;
- Tecnica di akinosi: si esegue con la bocca chiusa in quanto il paziente presenta delle condizioni particolari, ad esempio la mandibola fratturata o infezioni in questa zona.
Veniamo ora alle domande che è lecito porsi quando ci si sottopone ad un’anestesia dal dentista: si può fare in gravidanza? fa male? qual è la durata? Voltiamo pagina per trovare risposta a questa domanda.
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