Angiografia degli arti inferiori
L’angiografia degli arti inferiori è un esame che viene utilizzato per avere un quadro preciso della situazione dei vasi sanguigni e delle arterie che interessano gli arti inferiori. Si procede in questo caso dall’arteria femorale e dopo aver effettuato un’anestesia locale, si introduce il catetere, che dovrà essere fatto arrivare fino al vaso obiettivo.
Anche in questo caso si procede con un mezzo di contrasto e vengono scattate, tramite delle macchine radiografiche specifiche, le immagini necessarie. Si estrae successivamente il catetere e il paziente continua ad essere ospedalizzato per 12-24 ore.
Tipicamente si possono avere risultati entro la giornata e, nel caso in cui fosse necessario, intervenire in tempo reale sulla presenza di eventuali restrizioni del lume o di problemi che interessano le pareti dei vasi.
Spesso però per i casi di restringimento dei vasi che interessano le arterie iliache, è necessario intervenire con intervento chirurgico con bypass, non essendo sufficiente il ricorso al palloncino o ad impianto di stent a sostegno della parete venosa.
Anche in questa procedura sono presenti, come negli altri casi, dei rischi che vanno sicuramente valutati prima di procedere con l’esame in questione:
- è relativamente frequente il caso di sanguinamenti ed ematomi, che insistono nell’area dove è avvenuta l’incisione per l’inserimento del catetere;
- talvolta si possono formare dei coaguli di sangue che possono causare ostruzioni importanti alla vena;
- si può danneggiare la parete dell’arteria;
- in casi in realtà estremamente rari può esserci una reazione di tipo allergico al mezzo di contrasto. In questo caso i pazienti rispondono però tipicamente bene a terapie che prevedono l’utilizzo di farmaci antistaminici.