Cistoscopia: Guida Completa all’Esame

Preparazione all’esame

In genere non sono richieste preparazioni specifiche per la cistoscopia. Potrebbe però accadere che il medico vi consigli di prendere degli antibiotici a scopo preventivo, proprio per diminuire il rischio di infezioni urinarie. Una piccola avvertenza: se utilizzate anticoagulanti o anti aggreganti piastrinici bisogna che avvisiate il medico perché questi farmaci devono essere sospesi per un periodo di tempo indicato dal medico.

Per sicurezza è fortemente consigliato avvertire il medico di qualsiasi farmaco stiate prendendo in modo che siate sicuri che i medicinali non possano interferire con le procedure.

Nel caso ci fosse bisogno di anestesia generale o spinale il paziente non deve bere né mangiare per almeno quattro o otto ore prima di effettuare il test. In genere dopo il normale esame il paziente può riprendere normalmente le sue abitudini e tornare tranquillamente a casa. Discorso diverso quando alla cistoscopia segue un prelievo di campione di tessuto, in questo caso deve passare breve periodo di degenza in ospedale.

Nella maggior parte dei casi il solo esame diagnostico dura non più di una decina di minuti, ma se il medico deve effettuare altre procedure l’esame sarà più lungo. Il normale esame di norma non supera i dieci minuti, ma in alcuni casi possono servire anche da 20 a 30 minuti. Per un esame con intervento i tempi variano a seconda del tipo di patologia.

Sia dopo il semplice esame che dopo un eventuale intervento al paziente viene richiesto di non sforzarsi per qualche giorno e di bere molta acqua per eliminare eventuali fastidi, facilitare la diuresi e scongiurare la comparsa di infezioni.

Un bagno caldo o l’applicazione di un panno caldo sulla zona della vescica, può aiutare ad alleviare l’eventuale bruciore e a dare al paziente un senso di sollievo. Per riprendere l’attività sessuale in genere è consigliabile aspettare qualche giorno e richiedere il parere dell’urologo.

La cistoscopia ha effetti collaterali?

L’esame può avere qualche piccolo effetto collaterale come ad esempio un temporaneo gonfiore dell’uretra. Il gonfiore può causare al paziente qualche difficoltà nell’urinare. In questi casi risulta necessario applicare per qualche giorno un catetere vescicale.

Il catetere vescicale serve ad aiutare il paziente a liberare la vescica dall’urina. Al paziente viene inserito un tubicino sottile e molto flessibile nella vescica attraverso l’uretra. In questo modo l’urina potrà defluire senza problemi e senza causare infezioni a causa del ristagno.

A seguito dell’esame o dell’intervento possono verificarsi dei piccoli episodi emorragici che in genere scompaiono in poco tempo. Infezioni del tratto urinario non dovrebbero verificarsi in quanto ai pazienti vengono somministrati antibiotici sia prima che dopo la procedura.

Nel caso in cui si verifichi un’infezione il paziente avvertirà sintomi facilmente riconoscibili come:

  • dolore durante la minzione;
  • bruciore;
  • stimolo ad urinare spesso;
  • difficoltà a trattenere l’urina;
  • sensazione di non aver completamente svuotato la vescica;
  • emissione di urine scure;
  • emissione di urine dal cattivo odore.

In casi più gravi il paziente potrebbe anche rilevare un’emissione urine color rosso vivo a causa della presenza di sangue, l’emissione di coaguli e la presenza di  febbre. In entrambi i casi, sia quello di una lieve infezione che quello di un’infezione più seria, è necessario contattare immediatamente il medico.

Altri effetti collaterali potrebbero essere correlati all’anestesia spinale o all’anestesia generale e/o alle varie manovre strumentali eseguite dal medico durante la cistoscopia. Solo in casi particolarmente rari possono verificarsi lesioni dell’uretra o danni a carico della vescica che in genere si risolvono con un immediato intervento chirurgico.

Perché il medico consiglia di sottoporsi a questo esame? Voltiamo pagina per approfondire tutte le casistiche. 

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