Se il medico prescrive degli esami particolari per un’approfondita diagnosi spesso compaiono nei pazienti tante piccole e grandi preoccupazioni. Spesso l’ansia e la paura sono dovute alla scarsa conoscenza delle procedure d’esame e in alcuni casi essere ben informati può fare la differenza.
Nell’articolo di oggi vi parleremo dell’esame del clisma opaco, un procedimento diagnostico che permette di controllare l’intestino crasso in generale, il colon, il sigma e il retto. Questo particolare esame serve ai medici per scovare numerose patologie che potrebbero coinvolgere l’intestino crasso.
Spesso essere a conoscenza delle procedure può aiutare il paziente a sentirsi più tranquillo durante l’esame e nei giorni precedenti. Prima di pararvi nel dettaglio del clisma opaco vi ricordiamo che lo scopo della guida di oggi è puramente informativo e non sostituiscono il parere del medico per quanto riguarda la diagnosi.
Clisma opaco: cos’è?
Il clisma opaco è un tipo di esame radiologico che mira a scovare eventuali patologie presenti nel colon, nel sigma, nel retto e nell’intestino crasso in generale. L’esame per alcuni pazienti potrebbe essere fastidioso e imbarazzante, ma quando si tratta di salute è sempre bene mettere da parte i timori e lasciar fare al medico il proprio lavoro.
Per rendere ben visibile l’intestino crasso bisogna che il medico introduca per via rettale, passando attraverso l’ano, un mezzo di contrasto apposito. Il paziente deve attenersi con attenzione ad alcune indicazioni del medico, sia nei giorni che lo precedono sia nel corso dell’esame.
Per prepararsi al controllo servono un minimo di tre giorni e, nel corso dell’articolo, verrete a conoscenza di tutte le procedure da attuare per una corretta preparazione.
Voltiamo pagina ed iniziamo subito.
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