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Come si esegue l’esame del clisma opaco?
Per controllare lo stato di salute del colon, durante l’esame diagnostico il radiologo può utilizzare due principali tecniche:
- esame clisma opaco convenzionale;
- esame clisma opaco a doppio contrasto.
È sempre necessario somministrare al paziente, per via rettale, un mezzo di contrasto radiopaco. In genere il mezzo di contrasto utilizzato è il bario solfato.
Con un tubicino ben lubrificato il mezzo di contrasto viene inserito nel retto. L’iniezione del liquido di riempimento può essere resa più agevole dall’insufflazione di aria che viene emessa da un piccolo palloncino sulla punta della sonda. In questo modo viene favorita la ritenzione del bario all’interno del colon.
L’esame avviene sotto lo stretto controllo radioscopico da parte di un medico specialista. Prima di inserire la sonda il medico esegue una prima radiografia per controllare che il colon del paziente sia ben pulito e privo di scorie. Le manovre di riempimento causano al paziente un forte stimolo all’evacuazione, ma il paziente deve far attenzione a trattenersi e a resistere fino alla fine dell’esame.
Solo dopo che il medico avrà terminato l’esame potrete evacuare il liquido e una volta svuotato l’intestino bisogna sottoporsi ad altre radiografie. In genere l’esame è ben tollerato e per i pazienti più sensibili risulta solo un po’ fastidioso ma non è doloroso.
Nel clisma opaco a doppio contrasto l’esame si svolge allo stesso modo, ma dopo l’evacuazione del mezzo di contrasto viene insufflata al paziente aria nel colon per distenderne le pareti e per avere immagini di alta qualità che possano mostrare anche le alterazioni più piccole. Per questo il clisma opaco a doppio contrasto è spesso preferito alla tecnica classica e ad altri esami. La sua accuratezza e ancora oggi importante per molte diagnosi.
In alcuni casi, per facilitare la distensione dei visceri e per rendere meno fastidiose le procedure, vengono somministrati al paziente (per iniezione) dei farmaci antispastici. Per avere una corretta e completa diagnosi l’esecuzione delle radiografie va fatta in diverse posizioni. In questo modo il medico potrà osservare le varie porzioni dell’intestino.
La durata dell’esame del clisma opaco è variabile e dipende sia dalle condizioni del paziente che dalla sua collaborazione e resistenza. Anche il tipo di apparecchiatura utilizzata può rendere l’esame più o meno breve. L’esame dura in genere dai 20 ai 40 minuti al massimo.
Come prepararsi all’esame?
Per prepararsi all’esame è necessaria una particolare dieta da seguire per alcuni giorni prima dell’esame. Nei giorni precedenti l’esame si raccomanda di seguire una dieta povera di scorie, in questo modo il corpo potrà eliminare i residui fecali sia solidi che liquidi. Eliminare le scorie è necessario per rendere l’esame agevole e l’osservazione corretta.
Per questo bisogna evitare di consumare:
- alimenti integrali;
- verdure;
- legumi;
- frutta;
- pasta;
- pane;
- zucchero;
- alcolici;
- cibi grassi.
Bisogna invece seguire una dieta a base di:
- carne alla griglia;
- brodo;
- riso;
- pesce bollito;
- uova sode.
Questi cibi aiutano l’intestino ad eliminare gli eventuali residui ed è buona cosa seguire attentamente il regime alimentare consigliato dal medico prima di procedere con l’esame.
Per la corretta dieta da seguire dovrete strettamente attenervi al consiglio del medico. Il regime alimentare descritto è un semplice esempio, la dieta specifica richiesta per l’esame varia da paziente a paziente, ma in genere i cibi elencati sono ben tollerati da tutti (tranne ovviamente per i soggetti allergici, per questo è necessario il consiglio di un medico).
Il giorno prima dell’esame bisogna seguire un’alimentazione molto leggera e quasi completamente liquida. Chiedete al medico quali cibi preferire e in che modo trattarli per far sí che nulla interferisca con l’esame del clisma opaco. Al paziente verranno prescritte dal medico anche delle preparazioni lassative per eliminare tutti i residui e per svuotare completamente l’intestino.
Il clisma opaco ha particolari controindicazioni? Voltiamo pagina per approfondire.
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