Che cos’è la colonscopia? Qual è la preparazione richiesta per questo importantissimo test diagnostico? Cosa c’è da sapere per il prima, il durante e il dopo la procedura? Ci sono rischi collegati oppure si tratta di una procedura che possiamo considerare come sicura? Ci sono controindicazioni?
Di seguito troveremo informazioni dettagliate non solo sulla colonscopia classica, ma anche su quella virtuale, un nuovo metodo che permette, talvolta, di evitare la vecchia e invasiva procedura.
Parleremo anche dei costi collegati alla procedura, laddove fossero da corrispondere dalle nostre tasche.
Che cos’è la colonscopia?
La colonscopia è un test diagnostico (anche se sarebbe meglio parlare di entrambe le procedure e definire colonscopia un termine entro il quale vengono compresi diversi esami) attraverso il quale è possibile analizzare le pareti interne dell’intestino e in particolare del colon.
È una procedura di fondamentale importanza a livello diagnostico che viene consigliata nel caso di sospetto fondato di problematiche a carico del colon e/o del grosso intestino.
È una procedura diventata ormai di routine e che presenta delle significative varianti. In gergo medico, inoltre, si usa distinguere tra rettosigmoidoscopia, esame che tipicamente analizza soltanto gli ultimi 50 centimetri del tratto intestinale e la pancolonscopia che, invece, permette di arrivare fino a 150-180 cm dal retto verso l’alto.
L’esame può essere anche accompagnato da una biopsia, ovvero dal prelievo di tessuto per la successiva analisi.
Voltiamo pagina per approfondire tutte le casistiche nelle quali si consiglia di ricorrere alla colonscopia.
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