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Recarsi dal dentista è una delle situazioni meno piacevoli, sia per il prezzo che per il dolore che si può dover sopportare prima e dopo il trattamento.
Certo è che avere una bocca sana è il desiderio di tutti, tuttavia non sempre è possibile, soprattutto quando si trascura l’aspetto legato alla prevenzione. E così ci si trova a chiedersi quale possa essere il costo di un impianto dentale, di una devitalizzazione, di un’otturazione nel momento in cui se ne ravvisa l’esigenza.
Nel articolo di oggi ci concentreremo sul tema dell’impianto dentale, cercando di capire quale sia il costo medio, a cosa serva e quali vantaggi e controindicazioni possono insorgere nel paziente che deve farvi ricorso.
Ci teniamo però a sottolineare che prendersi cura quotidianamente della propria igiene orale e recarsi almeno una volta all’anno dal proprio dentista per effettuare una detartrasi ed un controllo sono due modi efficaci per evitare di doversi sottoporre ad un ben più costoso impianto dentale, il quale si rende necessario proprio in seguito alla perdita di uno più denti soprattutto per cause legati a patologie cariose e/o paradontali.
Negli ultimi anni il cambiamento dell’alimentazione ha inciso anche sulla salute dei denti, soprattutto a causa dell’ampio utilizzo dello zucchero raffinato in moltissimi prodotti.
L’alimentazione odierna, se non accompagnata da cognizione e igiene, può causare davvero molti problemi alla cavità orale.
Che cos’è un impianto dentale?
Quando si parla di impianto dentale ci si riferisce ad una vera e propria radice artificiale che viene inserita nelle ossa mascellari.
Tale operazione diventa necessaria in seguito alla perdita del dente e serve proprio per inserire un dente finto ma non removibile e molto naturale, senza che i denti adiacenti vengano limati (come avviene invece quando si innesta un ponte dentale, che prevede la manipolazione dei denti vicini a quello da sistemare). Tali impianti possono essere di diversi materiali, tuttavia il più adoperato è il titanio.
Rispetto al ponte già citato e alle protesi mobili e removibili, l’impianto rappresenta la soluzione più stabile ed esteticamente gradevole, anche per l’occhio del paziente, che sa di avere un vero e proprio dente nuovo e non una protesi fissata grazie al sostegno di altri denti.
Come avviene l’innesto di un impianto?
Prima di intervenire, il medico dentista deve, ovviamente, raccogliere informazioni di carattere generale del paziente: il suo stato di salute (se soffre di particolari malattie), l’età, altri interventi subiti, allergia a farmaci o alimenti.
Le nuove metodologie di innesto di un impianto dentale prevedono l’uso in sequenza di varie frese che permettono al medico di operare in maniera del tutto sicura e senza che vi siano traumi per il paziente.
Dopo aver inserito l’impianto, il dentista innesca alcuni processi a carico dell’osso della mascella, in modo che attorno alla protesi si formi una calcificazione ossea che renderà stabile il tutto, permettendo il recupero ottimale della masticazione. Questo è un vantaggio rispetto alla protesi a carico precoce, con la quale la capacità di mangiare si recupera intorno al ventesimo giorno.
Il motivo per cui molti medici preferiscono aspettare con la protesizzazione, e quindi affidarsi a quella a carico precoce, è che una sollecitazione eccessiva potrebbe causare un danneggiamento dei tessuti della bocca, tardando la guarigione: il momento più pericoloso di intervento è da ricercarsi tra la terza e la sesta settimana, in quanto in tale periodo avviene il rimodellamento osseo.
Il vantaggio della tecnologia a carico immediato è che il paziente si sente esteticamente più sicuro, ma questo vuol dire per il medico pianificare ogni passaggio con estrema cura, onde evitare di sbagliare i tempi di guarigione e stabilizzazione dell’organismo all’altezza di questa protesi fissa.
Quanto costa un impianto dentale?
Vediamo ora qual è il costo di un impianto, premettendo sin da ora che è molto difficile stabilire un prezzo “standard”: ogni caso è unico nel suo genere e questo vuole dire che soltanto un’accurata visita medica potrà dirci quali sono le nostre condizioni di partenza e le conseguenti operazioni da effettuare (con il relativo costo).
Inoltre, altri elementi in grado di causare una variazione del prezzo sono la marca dell’impianto prescelto, il costo della protesi provvisoria e definitiva, oltre tutti i materiali e strumenti di precisione e di nuova tecnologia utilizzati nel corso del trattamento e le analisi effettuate (ad esempio una radiografia).
Per poterci fare un’idea indicativa sul costo di questo trattamento abbiamo messo a confronto il prezzo di tre diversi impianti: uno più economico, uno meno economico e uno di una marca prestigiosa.
Da tale confronto emerge che l’installazione di quattro impianti comporta una spesa che varia dai 180 euro sino ai 1000 e più euro. Ribadiamo che la scelta delle marche incide moltissimo sul preventivo. Informatevi su quali materiali vengono adoperati, onde evitare di affidarvi a studi che optano per l’utilizzo di materiali scadenti.
In conclusione, quanto può costare rifarsi un’intera arcata con un impianto dentale completo? Il prezzo per tale operazione varia dai 5900 ai 8900 euro.
Ci sono controindicazioni ed effetti collaterali?
Prima di concludere vogliamo ancora concentrarci sull’aspetto sanitario, in modo da capire meglio perché talvolta è bene non lasciarsi allettare da prezzi che paiono più convenienti.
In gioco c’è la propria salute e quindi è bene non badare troppo al risparmio, a meno che non si sia davvero sicuri di essere in ottime mani.
Infatti, si tratta pur sempre di una operazione di chirurgia, con le stesse controindicazioni di un qualunque altro intervento chirurgico.
Ad esempio, la controindicazione più banale e meno preoccupante è legata all’impossibilità di mangiare: sebbene la tecnologia abbia ridotto, come abbiamo visto, tali tempi a 48 ore, è bene tenere conto di questo aspetto.
Vi sono poi soggetti nei quali è sconsigliata l’operazione, come coloro che sono affetti da immunodeficienze o semplicemente coloro che abbiano avuto un infarto nei 6 mesi precedenti all’intervento o abbiano patologie a carico della bocca.
Quanto è giusto spendere per un impianto dentale?
Per concludere cerchiamo di capire quanto è bene spendere per questo tipo di intervento senza tralasciare l’aspetto legato alla salute. In realtà, come abbiamo ribadito è difficile fare un preventivo preciso, proprio a causa della complessità dell’argomento.
Il nostro consiglio è quello di recarvi presso più studi dentistici sia per avere una diagnosi sia per ottenere più preventivi. In questo modo potrete farvi un’idea sui materiali e sulle tecnologie adoperate e anche individuare qualcuno di vostra fiducia.
Non lasciatevi irretire da prezzi bassi: il rischio è di dover rifare tutto il lavoro dopo poco tempo. Inoltre, considerate che un medico odontoiatra serio offre ai clienti anni di assistenza gratuita.
Per quanto risparmiare sia un sogno di tutti, quando si tratta di salute è bene considerare in primis il proprio benessere. Consultate più medici per potervi sottoporre all’intervento di implantologia in piena consapevolezza e serenità.
Infine prendetevi cura dei vostri denti sani: mangiare bene e con un menù vario e curare l’igiene orale sono atti fondamentali per evitare di doversi di nuovo sottoporre a un intervento di impianto dentale.
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