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Il verdetto del dentista talvolta può suonare sinistro e preoccupante: “dobbiamo devitalizzare un dente“. Questo termine può spaventare il paziente che si è recato dal professionista per curare una carie o cercare una soluzione ad un dolore comparso in bocca, in quanto non tutti sanno cosa significhi una devitalizzazione né quanto costa tale intervento.
Per questo vogliamo dedicare il nostro articolo a questo tema, con lo scopo di darvi qualche delucidazione al riguardo su questa pratica dentistica assai importante per la nostra salute dentale e sul benessere della bocca in generale.
Prima di passare alla trattazione, vogliamo però ricordarvi di quanto sia importante la prevenzione dentale che si realizza sia con una buona pratica igienistica sia sottoponendosi alle visite dentistiche con una cadenza periodica in modo tale da evitare ulteriori danni che possono peggiorare la situazione.
Devitalizzazione: ecco di cosa si tratta
Prima di addentrarci nei dettagli della devitalizzazione può essere utile comprendere qualcosa dell’anatomia del dente. Il dente al suo interno è costituito dalla polpa, che a sua volta è ricoperta dallo strato duro del dente, composto dalla dentina, dal cemento, dalla corona e dallo smalto.
La polpa è la parte che viene rimossa con la devitalizzazione, in quanto essa può infettarsi a causa di una carie molto profonda. In questo caso il professionista interviene con la cosiddetta cura canalare, che ha come obiettivo quello di rimuovere il tessuto pulpare che si trova nella corona e nelle radici.
Dopo la pulizia bisogna intervenire con un processo di ricostruzione mirato al riempimento del vuoto lasciato dalla polpa.
Ciò permetterà al dente di essere utilizzabile e renderlo nuovamente pronto per masticare tranquillamente. Tale operazione è una delle più costose ed è impegnativa, in quanto può durare oltre un’ora.
Al termine dell’operazione il dente non sarà più sensibile e il dolore e l’infezione saranno rimossi del tutto.
Devitalizzare un dente: quanto costa?
Entriamo nel vivo del discorso e vediamo qual è il prezzo da pagare per togliere l’infezione che ha colpito profondamente uno o più denti.
I vari passaggi della devitalizzazione hanno i seguenti costi: la detersione chimica del canale dentale che va curato comporta 25-40 minuti di tempo, in quanto in tale lasso di tempo le soluzioni disinfettanti hanno il modo di sterilizzare lo spazio endocanalare, anche laddove la mano e gli strumenti del dentista non possono arrivare.
Prima di poter agire in tal senso è necessario aprire e pulire approfonditamente la camera pulpare, così da individuare gli imbocchi canalari.
Gli strumenti adoperati per queste operazioni sono di alta tecnologia e costano molto, ciò perché lo spazio di lavoro è davvero molto ristretto.
Sulla base di questa semplice descrizione è semplice capire come mai i tempi richiesti per una devitalizzazione e il suo costo siano alti: il tempo necessario al dentista per agire correttamente mentre la manodopera di tutto il personale dello studio dentistico, le apparecchiature di tecnologia adeguata e i materiali adoperati incidono sul prezzo finale.
Così il costo di una devitalizzazione si aggira tra i 400 ed i 550 euro, sia per la devitalizzazione in sè (il cui costo varia tra i 150 e i 250 euro) che per il successivo intervento di ricostruzione finale del dente.
Naturalmente ridurre i tempi (e il preventivo) potrebbe essere possibile, ma vi sconsigliamo di affidarvi a chi vi propone una spesa minore perché spesso il prezzo più allettante è sintomo di qualità scadente dei materiali e/o del lavoro svolto.
La conseguenza potrebbe essere quella di risparmiare sì qualche euro, ma di dover spendere gli stessi soldi, se non di più, dopo pochi mesi per rimediare ai danni apportati alla vostra bocca. Considerate in vece che un dente curato correttamente può durare per parecchi anni se non per sempre.
Le fasi della devitalizzazione: i tempi richiesti
In questo paragrafo vogliamo approfondire le fasi del trattamento in questione così da indurvi a comprendere perché è bene che il vostro medico non sia frettoloso.
La prima fase è quella di esplorazione, seguita da quella di alesatura preliminare dei canali che permettono di determinare in maniera più precisa la durata dell’intervento e stabilire in maniera più precisa il costo della devitalizzazione.
Infatti i tempi potrebbero non essere uguali per tutti i pazienti, poiché ognuno di noi parte da una situazione differente. Alcuni possono avere calcificazioni, curvature, sdoppiamenti dei canali e così via, caratteristiche uniche che richiedono tempi e azioni differenti da persona a persona.
C’è da dire che l’evolversi della tecnologia ha contribuito ad agevolare il processo di devitalizzazione: negli ultimi anni i tempi nel momento centrale della devitalizzazione si sono accorciati.
Si tratta della fase della sagomatura o della preparazione meccanica del canale: la riduzione di tempo è legata alla creazione di una nuova tecnologia, legata all’introduzione dei files rotanti costruiti in lega di nichel-titanio.
Tali files rappresentano una strumentazione precisa che ha permesso di velocizzare la devitalizzazione garantendo precisione e oculatezza, per un risultato se non migliore almeno uguale.
Infine vi è un ultimo passaggio, che è quello legato all’asciugatura del canale e all’otturazione volta a sigillare la parte finale del canale e l’otturazione del canale superficiale.
Quindi tutte queste fasi quanto tempo richiedono? Come anticipato, ogni situazione è unica nel suo genere, tuttavia la devitalizzazione per un dente monocanalare può servire un’ora e mezza; un dente con due canali richiede due ore, mentre se vi sono tre canali allora l’intervento può durare circa 2 ore e mezza.
Cosa fare dopo la devitalizzazione?
Molte persone si domandano come ci si debba comportare una volta che il dente è stato ripulito e disinfettato dall’infezione.
Nei primi giorni post operatori il dente curato potrebbe apparire più sensibile del solito: talvolta il dentista prescrive appositi medicinali per evitare tali fastidi. Inoltre se il vostro dente non è ancora stato ricostruito, allora è bene evitare di adoperarlo per mordere o per masticare, poiché potrebbe scheggiarsi e rompersi e quindi sarebbe necessario un intervento d’urgenza.
Per quanto riguarda eventuali dubbi sulla dannosità della devitalizzazione, possiamo tranquillizzarvi: non vi sono prove che attestino che tale intervento causi problemi di varia natura.
Il vostro dente deve essere considerato come tutti gli altri: potrete mangiarvi e lavarlo come un dente sano, anzi, la buona e ripetuta igiene orale è fondamentale per garantire la salute della vostra bocca ed evitare che altri denti necessitino di questo intervento o che quello già curato richieda una nuova visita e altre manipolazioni.
Per ogni dubbio vi consigliamo di non affidarvi alle recensioni online, spesso sbagliate e infondate, ma di chiedere al vostro medico dentista: vi ricordiamo che in moltissimi casi la visita è assolutamente gratuita, dunque meglio approfittare.
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