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Quando è necessario fare una diatermocoagulazione in ambito dermatologico?
Come abbiamo già detto, la diatermocoagulazione viene utilizzata per il trattamento di lesioni di natura dermatologica e ginecologica, vediamo adesso quali sono le condizioni dermatologiche più comuni in cui si ricorre a questa procedura.
Di solito, le lesioni semplici che vengono trattate con la tecnica della diatermocoagulazione, sono le seguenti:
- Porri cutanei;
- I condilomi;
- Le verruche senili;
- Le verruche volgari;
- Le verruche seborroiche;
- Gli angiomi stellati;
- I fibromi penduli;
- I capillari venosi ectasici.
Queste e tante altre sono le lesioni cutanee in cui si preferisce usare questa tecnica. Tuttavia la diatermocoagulazione ha trovato largo utilizzo anche durante veri e propri interventi chirurgici, ad esempio per l’occlusione dei piccoli vasi sanguigni.
Quando è necessario fare una diatermocoagulazione in ginecologia?
Invece, per quanto riguarda l’utilizzo della diatermocoagulazione in ambito ginecologico, è da ricordare sicuramente il trattamento della cervicite.
Infatti alcuni ginecologi la consigliano alle pazienti affette da questa particolare condizione per andare ad asportare il tessuto alterato che si trova attorno al collo dell’utero.
Oltre alla cervicite ricordiamo anche le seguenti condizioni in cui spesso si interviene con diatermocoagulazione:
- Nel caso di piaghetta della mucosa cervicale;
- Se si è verificata un’emorragia a causa di una biopsia troppo profonda;
- Nel caso in cui si vuole eliminare un polipo cervicale benigno.
Diatermocoagulazione ed epilazione definitiva
Non solo la diatermocoagulazione ha avuto successo per il trattamento di particolari condizioni patologiche, siano esse di natura dermatologica o ginecologica, questa tecnica viene utilizzata anche per l’epilazione definitiva.
Molte donne vogliono liberarsi di quegli antiestetici peli superflui che spesso crescono sul viso, o su qualsiasi altra parte del corpo e spesso ricorrono a questa tecnica per eliminarli definitivamente.
Questo procedimento è sicuramente molto costoso e richiede una certa costanza e una certa determinazione per ottenere i risultati che il paziente desidera.
Anche in questo caso il procedimento è lo stesso ed è piuttosto doloroso. La differenza sostanziale risiede nel fatto che la corrente elettrica, invece di intaccare il tessuto cutaneo, colpisce direttamente il bulbo pilifero.
Per far si che la corrente elettrica vada a cogliere il bulbo del pelo da eliminare, però, è necessario penetrare sotto la cute, con l’ausilio di un ago molto sottile.
Molte estetiste seguono corsi per mettere in pratica questo tipo di epilazione definitiva, ma si tratta sempre di una procedura paramedica che necessita di un certo tipo di preparazione, altrimenti c’è il rischio di rovinare il proprio aspetto fisico.
Quali sono le raccomandazioni da seguire dopo essersi sottoposti a questa procedura? ci sono controindicazioni? e particolari rischi? Non ci resta che voltare pagina per trovare risposta a queste domande.
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